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Armand Duplantis mostruoso: nuovo record del mondo outdoor nel salto con l'asta, 6,16 m a Stoccolma in Diamond League

DaOAsport

Pubblicato 30/06/2022 alle 23:01 GMT+2

ATLETICA - Mondo Duplantis non si ferma e davanti al suo pubblico realizza il nuovo primato mondiale all'aperto, migliorando di un centrimetro il precedente al Golden Gala di Roma nel 2020. Ai Mondiali di Eugene punterà al record del mondo di 6,20 sempre suo ma realizzato al coperto.

Duplantis, nell'asta è il re del mondo: rivivi il salto del 6.20 da record

A Stoccolma è andata in l’ultima tappa della Diamond League prima dei Mondiali di Eugene. Il massimo circuito internazionale itinerante di atletica leggera è sbarcato nella capitale svedese per una serata che ha regalato grande spettacolo e ha offerto prestazioni interessanti, lanciando così la volata verso la rassegna iridata ormai distante soltanto un paio di settimane.
Marcell Jacobs non si è presentato ai blocchi di partenza a causa di un fastidio al gluteo, Elena Vallortigara non è decollata nel salto in alto, Ayomide Folorunso si è avvicinata nuovamente al record italiano sui 400 ostacoli. Di seguito tutti i risultati della tappa di Diamond League a Stoccolma.

Il record del mondo all'aperto di Duplantis nell'asta

Armand Duplantis vola in cielo ancora una volta e supera la vertiginosa quota di 6.16 metri al secondo tentativo: non è il record del mondo assoluto perché lo stesso svedese ha siglato un leggendario 6.20 ai Mondiali Indoor lo scorso 20 marzo, ma mai nessuno è decollato così in alto nella storia di questa specialità all’aperto! Duplantis ha battuto il 6.15 che lui stesso firmò al Golden Gala di Roma nel 2020. Per la prima volta dopo 28 anni il primato mondiale outdoor in questa specialità ha sede fuori dai confini del Belpaese, ma è altrettanto simbolico come sia arrivato nella città dell'attuale dominatore assoluto dell'asta. Miglior prestazione mondiale stagionale al termine di una gara sontuosa, dove era stato costretto a superare l’elevato 6.03 al primo tentativo per battere lo statunitense Christopher Nilsen e il brasiliano Thiago Braz. Il Campione Olimpico si lancia con grande ottimismo verso i Mondiali.

Senza Jacobs, Simbine vince i 100 metri

Marcell Jacobs ha dato forfait a causa di un fastidio al gluteo. Senza il Campione Olimpico in pista, a vincere è stato il sudafricano Akani Simbine, capace di imporsi con il tempo di 10.02 (0,5 m/s di vento contrario). Battuti nettamente il britannico Reece Prescod (10.15) e il francese Jimmy Vicaut (10.19).

Lobalu e dos Santos mondiali stagionali

Arriva la miglior prestazione mondiale stagionale per mano di Domnic Lobalu nei 3000 metri uomini, che corre sotto l’egida del team degli atleti rifugiati. Ha abbattuto il proprio primato personale di dieci secondi e si è tolto la soddisfazione di battere due fuoriclasse come l’ugandese Jacob Kiplimo (7:29.55) e il keniano Cornelius Kemboi (7:31.26).
Strepitoso assolo di Alison dos Santos nei 400 ostacoli maschili. Il brailiano stampa un superbo 46.80, miglior prestazione mondiale stagionale ad appena 8 centesimi dal suo personale. Distantissimi lo statunitense CJ Allen (48.28) e Kyron McMaster dalle Isole Vergini Britanniche (48.58).

Le italiane: quarta Folorunso, sesta Vallortigara

Femke Bol si inventa una magia e corre uno straripante 52.27 nei 400 ostacoli femminili, record della Diamond League e ad appena 24 centesimi dal suo personale. Bel quarto posto di Ayomide Folorunso, che chiude in 54.66 ad appena 12 centesimi dal record italiano sfiorato domenica scorsa a Rieti (54.60).
Epilogo inatteso nel salto in alto femminile: la favorita Yaroslava Mahuchikh sbaglia a 1.96 e chiude in quinta posizione. Elena Vallortigara non decolla dopo il volo di Rieti (1.98) e commette tre errori a 1.93. Vince l’australiana Eleanor Patterson con 1.96.
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Gli altri risultati

200 METRI (FEMMINILE) – Gara senza particolari squilli cronometrici, vinta al photo-finish dalla britannica Dina Asher-Smith sulla svizzera Mujinga Kambundji (22.37 per entrambe). Distaccata la danese Ida Karstoft (22.90).
100 METRI OSTACOLI – La portoricana Jasmine Camacho-Quinn conferma il pronostico della vigilia. La Campionessa Olimpica trionfa in 12.46 davanti alla nigeriana Tobi Amusan (12.50) e alla statunitense Nia Ali (12.53).
SALTO IN LUNGO (FEMMINILE) – La britannica Lorraine Ugen pesca il balzo a 6.81 metri al quinto tentativo e riesce a battere l’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk (6.76) e la svedese Khaddi Sagnia (6.74).
TIRO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Stoccata oltre i 90 metri per il grenadino Anderson Peters, che con un superbo 90.31 vince la bellissima sfida con l’indiano Neeraj Chopra (89.94) e il tedesco Julian Weber (89.08).
GETTO DEL PESO (FEMMINILE) – La statunitense Chase Ealey si ferma ad appena tre centimetri dalla miglior prestazione mondiale stagionale che ella stessa aveva siglato ai Trials quattro giorni fa. L’americana si impone con una botta da 20.48 metri, distanziando nettamente la canadese Sarah Mitton (19.90) e la portoghese Auriol Dongmo (19.30).
LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – Bel successo dello sloveno Kristjan Ceh con 70.02 metri al termine di una bella sfida con il lituano Mykolas Alekna (69.81, personale) e lo svedese Daniel Stahl (67.57).
3000 SIEPI (FEMMINILE) – Assolo della kazaka Daisy Jepkemei (9:15.77), che precede la francese Aline Finot (9:19.59, record nazionale) e la svizzera Chiara Scherrer (9:24.16).
800 METRI (MASCHILE) – Vittoria dell’algerino Slimane Moula in 1:44.60 davanti ai francesi Benjamin Robert (1:45.11) e Gabriel Tual (1:45.29).
800 METRI (FEMMINILE) – Si impone la keniana Mary Moraa (1:57.68) davanti alla britannica Keely Hodgkinson (1:58.18) e all’australiana Catriona Bisset (1.58.54).
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