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Calciomercato, Lukaku, gol divorato e 4 tocchi in Chelsea-Real Madrid: solo una cessione può risollevare Romelu?

Stefano Dolci

Pubblicato 07/04/2022 alle 14:38 GMT+2

CHAMPIONS LEAGUE - Il gol fallito in Chelsea-Real Madrid riaccende i riflettori delle critiche su Romelu Lukaku, che ieri nei 26' che Tuchel gli ha concesso nella ripresa ha mostrato di essere avulso dal gioco dei Blues. Il tecnico nel post gara lo striglia: "Quella fallita era una chance importante, se capilatizzata avrebbe cambiato tutto". Solo cambiare aria può risollevare la sua carriera?

Lukaku "alla Inzaghi": il gol che porta il Chelsea in finale

Nella serata in cui Karim Benzema ha dato l’ennesima dimostrazione di essere il centravanti più forte del mondo, l’altro numero 9 in campo in Chelsea-Real Madrid, Romelu Lukaku, ha vissuto l’ennesima serata da incubo in maglia Blues. Panchinato inizialmente da Thomas Tuchel, negli ultimi 8 incontri ufficiali lo ha schierato nell’undici titolare solo in due match di FA Cup, il belga è stato inserito dal tecnico tedesco al 65’ al posto di uno spento Pulisic ed ha fatto in tempo ad attirarsi le ire del pubblico di Stamford Bridge, divorandosi un gol clamoroso di testa, completamente solo, in posizione favorevolissima, graziando il connazionale Courtois e sciupando nel peggiore dei modi un pallone di Azpilicueta che gridava solo di essere scaraventato in rete. Big Rom invece non è riuscito nemmeno ad inquadrare la porta, vanificando un’occasione che – nel post gara – anche Thomas Tuchel ha rimarcato come pesantissima nel conto del doppio confronto.
"Quella di Lukaku era una chance importante. La regola del gol in trasferta non esiste più, dunque se avessimo chiuso con un solo gol di deficit forse avremmo avuto anche il tempo di pareggiarla. Nella ripresa abbiamo avuto più spazi e occasioni. Ma purtroppo le singole giocate oggi sono state indubbiamente non altezza del nostro standard. Ma sì, quando produci 16 tiri solamente nel secondo tempo, capitalizzare diventa cruciale”.

4 solo tocchi e la consapevolezza di essere un corpo estraneo

Oltre all’errore pesantissimo sottorete, la prestazione di Lukaku nello scampolo di partita contro il Real ha mostrato ancora una volta quanto il belga sia sconnesso dal resto della squadra che non lo cerca e non si appoggia a lui. La testimonianza arriva anche dai tocchi di palla, appena 4: troppo pochi per una punta che, sia nel Belgio che nella sua precedente esperienza nell’Inter, era abituato a ricevere molti più palloni e a sentirsi molto più nel vivo della manovra, agendo spalle alla porta, attaccando la profondità e giostrando ‘da pivot’ dialogando coi compagni d'attacco, coi centrocampisti o con i laterali di fascia.
  • Lukaku, la partita col Real Madrid in numeri
Minuti giocati26
Palloni toccati4
Tiri tentati2
Tiri in porta0
Occasioni da gol sprecata1
Passaggi chiave1
Duello aereo vinto 1/1
L’estate scorsa quando Roman Abramovich investì 115 milioni di € per strappare Lukaku all’Inter e riportarlo a Stamford Bridge, il tecnico tedesco e la dirigenza Blues credevano di avere trovato il tassello giusto per risolvere il problema del gol e rendere il Chelsea una squadra non solo rocciosa (nelle prime 50 partite ufficiali col Chelsea, Tuchel ha totalizzato ben 31 clean sheet: nei top 5 campionati nessuno può vantare un bilancio migliore) ma anche spietata davanti. Nove mesi dopo invece la realtà ci dice invece che la scelta si è rilevata disastrosa e, non è un caso, che da settimane Lukaku insieme al suo entourage sia al lavoro per trovare una exit strategy che gli permetta di ritrovare centralità, gioia e quella fiducia che al Chelsea, dal suo ritorno, non ha di fatto mai avuto...
Oggi come oggi, dire dove giocherà Lukaku l’anno prossimo è difficile persino per chi è esperto di astrologia, di certo immaginarselo ancora imbolsito ed intristito con la maglia Blues non appare una soluzione sul tavolo. E chissà Conte, ieri in tribuna allo stadio a godersi la partita, cosa avrà pensato a vedere il suo caro Romelu nella bufera, triste e solitario. Così lontano da quel centravanti che, da solo, faceva tremare le gambe a ogni difesa della nostra Serie A.
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Tuchel: "Lukaku è un nostro giocatore, siamo contenti di averlo"

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