Siviglia, Joan Jordan alla 'Dibu' Martinez: gestaccio dopo la finale vinta con la Roma, cosa è successo

Prosegue lo speciale feeling tra il Siviglia e l'Europa League: nella notte di Budapest gli andalusi hanno alzato al cielo il settimo trofeo in questa competizione, stavolta avendo la meglio ai rigori contro la Roma di Mourinho in un match infinito e ad altissima tensione. Tra i protagonisti della finale c'è anche Joan Jordan, più per questioni extracalcistiche considerato che il centrocampista classe '94 è entrato al 129' e non era nemmeno tra i quattro incaricati agli undici metri: fa discutere infatti il festeggiamento del numero 8 dei biancorossi, che dopo il rigore decisivo di Montiel ha esultato afferrandosi le parti basse. Un gesto volgare che porta subito alla mente quello di Emiliano "Dibu" Martinez dopo il trionfo ai Mondiali in Qatar, quando si mise lì davanti il premio di miglior portiere, o anche quello di Diego Simeone contro la Juventus in Champions League nel 2019.

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Jordan non è nuovo a comportamenti sopra le righe, basti pensare che pochi giorni prima della finale il tecnico Mendilibar lo aveva paragonato a "un vecchio asino, perché vuole ma non può" dopo non aver seguito le indicazioni durante la sfida di campionato contro il Real Madrid, appena rientrato dopo uno stop di un mese per infortunio. Già durante il match si era scontrato con Mourinho, facendosi ammonire dall'arbitro insieme allo Special One. In passato invece è stato più di una volta bersaglio dei rivali del Betis: nel 2022 colpito da un'asta durante il match Copa del Rey, mentre undici giorni fa, alla vigilia dell'ultimo derby, una bambola che lo raffigurava con la maglia del Siviglia venne fatta penzolare da un ponte della tangenziale.