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Ten Hag: “Ronaldo si è rifiutato di entrare, ci devono essere conseguenze. Però resta importante per lo United"

Michele Neri

Aggiornato 21/10/2022 alle 14:45 GMT+2

PREMIER LEAGUE – Cristiano Ronaldo è diventato un dilemma per il Manchester United. Il portoghese, già poco contento in estate, ha perso stimoli nell’avvio di stagione anche a causa delle tante partite seguite dalla panchina. L’episodio contro il Tottenham è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, come ha confermato Ten Hag, il quale ha confermato che l’attaccante non ha voluto giocare.

Ten Hag: "Ronaldo in spogliatoio prima del 90'? Sistemeremo la cosa"

Il Manchester United non può rilassarsi dopo l’importante vittoria interna contro il Tottenham di Antonio Conte. Sabato infatti i Red Devils saranno accolti allo Stamford Bridge dal Chelsea, che dall’arrivo di Graham Potter ha inanellato sette risultati utili consecutivi tra campionato e Champions League. Inoltre, la squadra della famiglia Glazer è alle prese con il turbolento caso Ronaldo. La stella portoghese è stata multata, messa fuori rosa ed esclusa dal prossimo match in seguito a quanto accaduto all’Old Trafford mercoledì scorso. L’attaccante si è infatti rifiutato di subentrare ed è andato negli spogliatoi prima del triplice fischio finale. Su questo fatto è tornato Erik ten Hag in conferenza stampa. L’allenatore ha confermato: “Sì, Cristiano si è rifiutato di entrare. Per questo ci devono essere conseguenze, è importante per la mentalità e l’attitudine del gruppo”. Tuttavia non è sceso nei particolari: “Ciò di cui abbiamo parlato resterà tra lui e me. Le mie affermazioni penso siano chiare: Ronaldo rimane un giocatore importante della prima squadra. Io sono il manager, sono il responsabile della cultura di squadra, devo fissare degli standard e dei valori e devo controllarli”.

I PROBLEMI IN ESTATE MAI RISOLTI

Il rapporto tra ten Hag e Cristiano non è mai stato idilliaco. Probabilmente c’è di fondo una diversa visione del calcio, e poi sicuramente alcuni fatti hanno precluso ogni possibilità di feeling. Il numero 7, ad esempio, ha fatto diversi tentativi per cambiare squadra in estate. Inoltre, fu uno dei giocatori che abbandonò lo stadio all’intervallo dell’amichevole contro il Rayo Vallecano. Un comportamento che l’olandese definì “inaccettabile”. Quella volta non fu l’unico, mercoledì invece sì ed ha manifestato una rottura a tutto il mondo che ha potuto vedere il suo gesto. L’allenatore è stato chiaro: “Questa è la seconda volta e ci devono essere conseguenze. Non ci sarà domani col Chlesea. E’ una perdita per la squadra, ma è importante costruire la mentalità del gruppo”. Infine, ha concluso tentando di sgonfiare il caso: “Ora dobbiamo concentrarci solo sulla partita”.
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Ten Hag: "Ronaldo è parte del progetto. Molti se ne sono andati prima"

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