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Come riparte l'Italia dopo l'umiliazione con la Macedonia? Da Bastoni a Scamacca, l'11 tipo di Mancini per Euro 2024

Paolo Pegoraro

Pubblicato 25/03/2022 alle 22:52 GMT+1

SPAREGGIO MONDIALE - È tempo di leccarsi le ferite ma al contempo provare a ripartire da subito dopo la figuraccia contro la Macedonia del Nord. Da che allenatore e da che undici tipo ripartire in vista della campagna per i Campionati Europei del 2024?

Gianluca Scamacca - Italia

Credit Foto Getty Images

L’Italia è chiamata già a partire da oggi a raccogliere i cocci della peggior disfatta della sua storia, con la Macedonia del Nord a entrare nel lessico comune raccogliendo idealmente il testimone della Corea del Nord del 1966. Come ripartire dopo un’umiliazione simile? C’è un rebus in panchina da risolvere e poi tanti altri sparsi, reparto per reparto; c'è un undici da forgiare al più presto per imbastire la missione Euro 2024. Manca, invece, il tempo di piangersi addosso e di indulgere in processi sommari fini a sé stessi.

Rebus Mancini

Si vocifera in queste ore concitate di possibili dimissioni da parte del diretto interessato, qualcuno caldeggia addirittura un esonero da parte dei piani alti: l’era di Roberto Mancini volge dunque al capolinea? Gli errori in gestione ci sono - uno su tutti: eccesso di riconoscenza per il gruppo vincente di Euro 2020 unito a una certa miopia nell’interpretare i segnali del campionato - ma non si può radere al suolo l’enorme lavoro che ha fruttato il trionfo di Wembley: un cambio radicale nella filosofia di fondo che ha portato a rivoluzionare i connotati della Nazionale plasmando una squadra finalmente qualitativa. La strada maestra è stracciata da tempi non sospetti: bisogna seguirla a ogni costo, perché ripartire da ogni altra tipologia di calcio risulterebbe anacronistico; urge ritrovare al più presto il fuoco della scorsa estate (non benissimo l'ufficio facce ieri sera a Palermo, ndr) e sfruttare l'ampiezza di una potenziale rosa ricca di giovani talenti.
Italia fuori dal Mondiale. Giusto ripartire da Mancini ct?

L’undici da cui ripartire

11 tipo dell'Italia
Se Donnarumma e Bastoni sono le sicurezze, i recuperi di Di Lorenzo e Spinazzola permetteranno al ct di ritrovare certezze smarrite, mentre al centro della difesa stando così le cose serve a tutt'oggi la leadership di Leonardo Bonucci. Se Gianluca Mancini è rimandato (ma non bocciato in via definitiva), Giorgio Chiellini è il senatore da congedare con tanti ringraziamenti per gli anni di onorevole devozione alla causa azzurra. I magnifici tre del centrocampo avranno necessità di rifiatare, ma il loro è pur sempre uno status di intoccabili. Davanti la rivoluzione: via Insigne e Immobile, spazio al rientrante Federico Chiesa e a bomber Gianluca Scamacca nella speranza che non tremi con l'ingombrante numero 9 cucito sulle spalle; conferma per Mimmo Berardi perché nonostante il gol divorato a Palermo è stato pur sempre il nostro go-to-guy, quello cui affidare in toto la regia offensiva.

L'11 alternativo

11 sperimentale dell'Italia
Le variazioni sull'undici titolare vanno tenute in considerazione, più di quanto abbia fatto il Mancio contro la Macedonia, ad esempio. Vi abbiamo presentato un 11 sperimentale/alternativo ma avremmo potuto stilarne altri 3/4. Backup da centrocampo in su da far invidia a molti, a patto che si ricostruisca un sistema di gioco virtuoso e a patto che gli stessi nostri talenti in rampa di lancio proseguano il loro sviluppo senza intoppi. Tonali e Frattesi devono fronteggiare una concorrenza spietata, ma la loro crescita impetuosa è sotto gli occhi di tutti e, qualora Barella o i Jorginho di turno palesassero segnali di stanchezza, si potrebbe tranquillamente gettarli nella mischia. Poi Locatelli, Zaccagni, Raspadori, il nuovo che avanza (l'Under 21 Udogie sulla sinistra può scalare gerarchie): bisogna rialzare la testa da subito, tralasciando pleonastici disfattismi ma al contempo elaborando un'evidente lezione. Le fondamenta sono solide, lo ha certificato Euro 2020, ma fuori dal campo c'è un intero sistema da svecchiare e ogni ulteriore dilazione è un fatidico passo verso l'esclusione dal Mondiale 2026.
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