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Roma-Lazio, Mourinho contro Sarri nel derby degli opposti. Analisi della sfida tra i due allenatori

Simone Pace

Aggiornato 05/11/2022 alle 12:43 GMT+1

SERIE A - Giallorossi e biancocelesti si affrontano in una sfida come al solito molto attesa, che arriva dopo una settimana che ha un po' stravolto il quadro psicologico. La leadership di Mou contro il perfezionismo di Sarri, senza dimenticare che - oltre alla supremazia cittadina - in palio ci sono anche punti pesanti: ecco che derby dobbiamo aspettarci.

Maurizio Sarri e José Mourinho si salutano prima di Lazio-Roma - Serie A 2021-22

Credit Foto Getty Images

Tra Roma e Lazio è derby totale. I giallorossi di José Mourinho e i biancocelesti di Maurizio Sarri si affrontano in 90 minuti che potrebbero raccontare molto del futuro di entrambe le squadre: in palio, oltre alla supremazia cittadina, ci sono punti pesanti, pesantissimi. Basta dare un'occhiata alla classifica: Roma quarta a 25 punti, Lazio un gradino più sotto a 24. Con Juventus e Inter che inseguono e si sfidano tra loro. Tradotto: una vittoria in un derby vale sempre tantissimo, stavolta vale davvero oro. Roma e Lazio si presentano con stati d'animo opposti, frutto di una settimana che ha letteralmente rovesciato il quadro psicologico. Stati d'animo che sono la diretta emanazione dei due allenatori. Partiamo dalla Roma.

Mou, il carisma e l'arte di cambiare le partite

Tra lunedì e giovedì i giallorossi hanno vinto due partite in rimonta: 3-1 a Verona e 3-1 all'Olimpico contro il Ludogorets. In entrambi i casi la testa e la leadership di Mourinho hanno avuto un ruolo decisivo. Al Bentegodi lo Special One ha costruito - con i cambi - l'assedio finale che ha piegato la resistenza di uno stoico Hellas in dieci, giovedì ha trasformato l'Olimpico in una sorta di ring sul quale i bulgari sono inevitabilmente finiti al tappeto dopo essere stati avanti all'intervallo. Istrione, gladiatore e showman in panchina, Mourinho ha trasmesso a giocatori e tifosi una carica che, soprattutto in Europa League, ha marcato la differenza con gli avversari: contro il Ludogorets serviva un secondo tempo con l'elmetto e la bava alla bocca per ribaltare una situazione apparentemente compromessa e, ancora una volta, lo Special One ha saputo portare dalla sua parte la sua squadra e l'intero stadio ribaltando il destino di un match che sembrava segnato.
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José Mourinho durante Roma-Ludogorets, Europa League 2022/23

Credit Foto Getty Images

Ma non solo. Mou, bravo come pochi a caricare le vigilie, nella conferenza stampa post Ludogorets ha trovato il tempo e il modo di dedicare una frecciata a Tare: sa benissimo che il derby si gioca innanzitutto sui nervi e ha voluto lui per primo lanciare il sasso in attesa di capire se, per l'ennesima volta, la squadra seguirà in tutto e per tutto il suo flusso emotivo.
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Mou punge Tare: "Lazio favorita in Conference anche se a lui non piace"

I tormenti di Sarri tra Salernitana e Feyenoord

Tutt'altra musica in casa Lazio. Il doppio ko contro Salernitana e Feyenoord, quest'ultimo costato la retrocessione in Conference League, non possono certo avere lasciato impassibile Maurizio Sarri. Il tecnico, che nella nottataccia di Rotterdam non ha mollato né il suo taccuino né il suo aplomb in panchina salvo poi sbottare e vuotare il sacco a fine partita, è chiamato a far quadrare i conti che, improvvisamente, non tornano. Due settimane fa, dopo lo scintillante 2-0 in casa dell'Atalanta, la sua Lazio era giustamente indicata come una delle squadre più bella della Serie A. Poi l'improvviso blackout e i due scivoloni: punto e a capo. Non una tempesta, sia chiaro, ma una piccola perturbazione che Sarri - c'è da scommetterci - gestirà come ha sempre fatto: studiando, analizzando e capendo.
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Maurizio Sarri durante Feyenoord-Lazio - Europa League 2022-23

Credit Foto Getty Images

È qui che si segna la differenza con Mourinho, è qui che Roma-Lazio diventa il derby degli opposti: da allenatore di campo e da uomo di calcio navigato, Sarri eviterà in tutti i modi di trasformare una partita in una battaglia. Penserà solo ed esclusivamente a entrare ancora di più nella testa dei suoi giocatori con la forza delle idee lasciando tutto il resto a Mou. Il campo e la gara meno pronosticabile della stagione diranno chi avrà ragione, ma indipendentemente da questo Mourinho e Sarri andranno comunque avanti per la loro strada: è questa l'unica certezza di un derby che vale oro.
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Sarri: "Saremo grandi quando giochermo come a Bergamo contro una retrocessa"

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