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Conegliano rulla 3-1 il VakifBank e ipoteca le semifinali: 33° successo di fila per l'Imoco, Haak devastante

Marco Arcari

Aggiornato 20/02/2024 alle 20:08 GMT+1

PALLAVOLO, CHAMPIONS LEAGUE (F) - Conegliano batte 3-1 il VakifBank nell'andata dei quarti di finale, centrando così il 33° successo consecutivo tra tutte le competizioni. Le Pantere dominano nel gioco e lasciano un set soltanto a causa di propri errori gratuiti tra attacco e battuta (ben 33). Devastante la coppia Haak-Plummer, spaziale Robinson-Cook e Wolosz come sempre in cattedra al palleggio.

Micidiale Isabelle Haak: diagonale senza senso nei 3 metri

33 vittorie consecutive tra tutte le competizioni e quasi cinque mesi senza assaporare l'amaro gusto della sconfitta. L'Imoco Conegliano prosegue nella sua marcia trionfale e lo fa nel miglior modo possibile, ovvero contro le campionesse d'Europa in carica. Le Pantere battono infatti 3-1 il VakifBank Istanbul nell'andata dei quarti di finale della Champions League 2023-24, ipotecando così la qualificazione alle semifinali e offrendo l'ennesima dimostrazione di forza. Non inganni difatti il set iniziale perso 23-25, perché fanno comunque tutto le gialloblù.
Come nel trionfo in Coppa Italia, la squadra allenata da Daniele Santarelli paga un po' troppi errori gratuiti tra attacco (15) e battuta (18) ma, quando riesce a giocare con continuità, si trasforma in un meccanismo pallavolistico pressoché perfetto. Merito indubbiamente della distribuzione di Asia Wolosz, della potenza offensiva offerta da Isabelle Haak e Kathryn Plummer, ma anche di una spaziale Kelsey Robinson-Cook, attualmente la giocatrice più in forma del Vecchio continente. Sfida di ritorno in programma giovedì 29 febbraio, dalle ore 18:30, al Pala Verde.
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Magata con schiacciata da terra: punto dell'anno di Moki De Gennaro

La partita

Eccezion fatta per gli errori gratuiti, che regalano sostanzialmente 33 punti al VakifBank (10 soltanto nel 1° set), la sfida è un totale monologo delle Pantere. La squadra allenata da Giovanni Guidetti è infatti costretta, suo malgrado, a recitare un ruolo da semplice comparsa, anche e soprattutto nel momento in cui si trova avanti di un set. Si assiste forse a un punto di svolta nella rivalità pallavolistica europea tra questi due club, che da anni ci aveva abituato a match combattutissimi e dal pronostico quasi sempre incerto. Stavolta Conegliano fa invece la voce grossa, a tratti grossissima, ribadendo la propria candidatura quale formazione che punta a tornare sul trono della Champions League, sebbene alle Super Finals manchino diversi mesi e il Vakif tenterà il tutto per tutto nella gara di ritorno. A oggi, risulta però davvero complicato immaginare il deragliamento di un'Imoco che, per lunghi tratti delle partite, pare giocare col pilota automatico inserito, stante una superiorità abbastanza lampante in tantissimi fondamentali. Su tutti, la correlazione muro-difesa, aspetto del gioco in cui la squadra gialloblù non è comunque ancora ai suoi massimi livelli di espressione. Non è un caso se le padrone di casa chiudono infatti col 18% di efficienza offensiva complessiva - complice pure il fatto che Cansu Ozbay oggi non convince granché, nemmeno su buonissima qualità in ricezione delle compagne - e faticano per di più contestualmente a ripagare le avversarie con la stessa moneta (soltanto 4 muri, contro i 13 gialloblù).
Al netto di una ricezione ballerina, oggi ben più del solito soprattutto nei due set iniziali, l'A. Carraro si affida alle martellate di Haak e Plummer per fare side-out quasi sistematici o risolvere i pochi scambi lunghi di questa partita. La Regina del Nord è indiscutibile MVP non soltanto per i 28 punti (5 ace) messi a referto, ma anche per la capacità di schiantare a terra i palloni che più contano nell'economia di ogni singolo set, come lo show dai nove metri che frutta il 6-0 con cui Conegliano apre il terzo periodo per poi non voltarsi più indietro. La schiacciatrice statunitense, autrice di 14 punti, è invece molto preziosa nel permettere all'Imoco di chiudere abbastanza agevolmente le varie P1 - ossia quella rotazione con Wolosz in posizione uno, dopo il suo stesso servizio - grazie a doti naturali nell'attacco da zona due e a sagaci letture delle imperfezioni avversarie a muro. Al resto ci pensano i muroni (5) di Sarah Fahr, oggi chiamata ad agire al centro in coppia con un'ottima Robin de Kruijf, e i voli che Moki De Gennaro compie sul taraflex del VakifBank Spor Sarayi. Nel 4° e conclusivo set, l'eterna libero italiana si prende perfino il lusso di "realizzare" un punto con una difesa d'istinto su una tremenda pipe di Gabi (15 punti), ammutolendo definitivamente i tanti tifosi turchi presenti sugli spalti e lasciando senza parole la stessa futura compagna di club. Conegliano cerca avversarie: è questo il responso del taraflex di Istanbul. La Pallavolo è però sport tremendamente volubile, quindi al ritorno sarà comunque vera battaglia sportiva.

Il tabellino

VakifBank Istanbul - A. Carraro Imoco Conegliano 1-3 (25-23; 17-25; 18-25; 18-25)
  • VakifBank: Frantti 9, Ozbay 1, Aykac (L), Ogbogu 6, Gabi 15, Busa n.e., Demirel n.e., Karutasu 1, Acar (L) n.e., Cebecioglu, Gunes 5, van Aalen 1, Akbay, Thompson 8. All. Guidetti.
  • Conegliano: Piani n.e., Plummer 14, Robinson-Cook 14, Squarcini n.e., de Kruijf 7, Gennari, Lubian 1, De Gennaro (L), Haak 28, Bugg, Wolosz 2, Lanier n.e., Fahr 11, Bardaro (L) n.e. All. Santarelli.
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Gabi irreale: diagonale nel metro e mezzo da urlo!

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