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Pallavolo - Civitanova, Perugia e Trentino in Champions: i pronostici dei commentatori di Eurosport

Marco Arcari

Aggiornato 11/11/2022 alle 19:38 GMT+1

PALLAVOLO, CEV CHAMPIONS LEAGUE (M) - Cucine Lube Civitanova, Sir Sicoma Monini Perugia e Itas Trentino cominciano la loro stagione europea. Tutti e tre i club italiani sono attrezzati per arrivare fino alle Super Finals, ma che Champions sarà? Lo abbiamo chiesto al team di Eurosport: i commentatori Bonzi, Monari, Palermo e i talent Cozzi e Sangiuliano. Ecco tutto quello che c'è da sapere!

CEV Champions League 22/23 - Michieletto, Giannelli, Zaytsev

Credit Foto Eurosport

La CEV Champions League maschile 2022-23 è ormai alle porte e i club italiani scalpitano per essere protagonisti. La Cucine Lube Civitanova di Chicco Blengini ha inaugurato una linea verde di ringiovanimento, puntando forte su due fenomenali giovani schiacciatori quali Mattia Bottolo e Aleksandar Nikolov ma affidando i gradi di capitano all'eterno Luciano De Cecco. La Sir Sicoma Monini Perugia, con la nuova guida tecnica di Andrea Anastatsi, sembra essere la squadra da battere, visto l'autentico dream-team allestito già la scorsa annata e rafforzato, nell'ultimo mercato, dagli arrivi di Kamil Semeniuk e Flavio Gualberto.
L'Itas Trentino, allenata sempre dal geniale Angelo Lorenzetti, ha confermato la squadra dello scorso anno, con la coppia Azzurra Lavia-Michieletto ormai definitivamente consacratasi, ma anche allungato le rotazioni grazie all'arrivo di Donovan Dzavoronok e di due nuovi liberi, col giovanissimo Garbiele Laurenzano destinato a diventare un fenomeno nel ruolo. Che Champions sarà? Dove arriveranno i club italiani? Quali sono i giocatori più attesi e le altre squadre maggiormente accreditate per la vittoria finale? Per rispondere a tutte queste domande, abbiamo coinvolto il Team Volley di Eurosport: i commentatori Gianmario Bonzi, Fabrizio Monari e Rudy Palermo, oltre ai talent Paolo Cozzi e Rachele Sangiuliano. Ecco tutto quello che c'è da sapere!
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La notte magica di Michieletto contro Perugia: i colpi più belli

Le opinioni sulla Cucine Lube Civitanova

Bonzi: Civitanova dimostra da tempo di essere un passo avanti almeno sulle strategie e sulla programmazione, quindi ha ringiovanito ulteriormente la rosa per un processo iniziato già con gli acquisti di Gabi Garcia e Yant Herrera, poi proseguito al meglio con Nikolov e Bottolo (e non solo). La squadra non ha perso un briciolo di competitività e ha dalla sua la forza dei risultati vincenti nelle ultime stagioni, almeno in Italia. Dei citati, Yant mi pare sulla strada giusta per diventare un potenziale fuoriclasse, però resta la domanda riguardo alle garanzie che può offrire in ricezione. E Gabi Garcia ha davvero la stoffa giusta per essere titolare nel ruolo di "bomber" più importante in una squadra che gioca sempre per vincere ogni competizione? Ancora non lo sappiamo compiutamente. Mi chiedo anche dove (e quanto) giocherà Zaytsev, pare in banda, ma ancora non è sicuro al 100%. Morale: squadra molto forte, in grado di primeggiare ovunque, ma gli interrogativi posti sopra me la fanno mettere leggermente dietro rispetto a Perugia, nei pronostici.
Cozzi: Civitanova ha impostato il post Juantorena/Simon ringiovanendo la rosa ma restando comunque estremamente competitiva. Magari a inizio stagione soffrirà di alti e bassi, ma crescerà molto durante il torneo. De Cecco è la garanzia al palleggio, Yant Herrera potenza pura di banda con Bottolo pronto a prendersi responsabilità importanti. Gabi Garcia è opposto di quantità e forza bruta, Chinenyeze è il centrale del futuro, ma deve trovare continuità di rendimento soprattutto mentale. Ciliegina sulla torta uno Zaytsev in forma e pronto a giocare anche da posto 4. Punto debole la ricezione, con Balaso che sarà chiamato agli straordinari in seconda linea.
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De Cecco è un mago! Palleggio meraviglioso per Gabi

Monari: Squadra totalmente ringiovanita, Aleksandar Nikolov la scommessa più ambiziosa e già performante, anche se tra alti e bassi. Blengini ha l'opportunità di variare tanto, nella fase a gironi vedremo un fitto turnover. Il percorso di crescita è a lungo termine ma sicuramente Zaytsev e compagni puntano ad arrivare a marzo competitivi e più freschi degli altri. Imprescindibile Yant Herrera, che però deve sistemare le ginocchia doloranti. Obiettivo semifinale, ma se i giovani fanno rapidi progressi può anche andare fino in fondo.
Palermo: Nuovo corso in arrivo. Finita l’era Juantorena-Simon, via insieme a Lucarelli, i cucinieri ringiovaniscono con Nikolov, Bottolo e Chinenyeze. Ci vorrà tempo, ma alla Lube anche la stagione scorsa ricorda che le competizioni sono vinte da chi arriva meglio alle gare decisive finali. Dove i vecchi leoni (Zaytsev, De Cecco) sanno esser decisivi.
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La "7" tra De Cecco e Anzani è sempre spettacolare

Sangiuliano: Si presenta a questa competizione con lo Scudetto cucito sul petto e la voglia di riportare nelle Marche il trofeo più prestigioso dopo che la scorsa stagione è stata eliminata ai quarti proprio dai polacchi dello Jastrzebski Wegiel. L’organico è stato ringiovanito, anche se sono stati mantenuti dei punti saldi che saranno fondamentali per le prestazioni della squadra. L’esperienza di atleti come De Cecco, Anzani e Zaytsev sarà importante per la crescita dei giovani su cui la Lube ha scommesso.

Le opinioni sulla Sir Sicoma Monini Perugia

Bonzi: Perugia è ricca di individualità assolute e la conquista della Supercoppa italiana pronti-via, con due tie-break vinti nella Final Four (che molto probabilmente l’anno scorso sarebbero stati persi, o uno dei due almeno), fa pensare all’anno giusto per vincere anche tutto, perché no. Leon a questo giro non sopporterà molto l’idea di non conquistare uno dei due trofei più importanti (Superlega o Champions League). Non abbiamo ancora visto il miglior Semeniuk, uomo squadra per eccellenza oltre che grande campione individuale. Il potenziale di Perugia è enorme e per quanto si può valutare finora il vero valore aggiunto sembra quello di... Russo al centro. Anche Anastasi per me è una garanzia, forse l’uomo perfetto al momento corretto. Attenzione solo agli infortuni: i vari Giannelli, Leon, Semeniuk devono restare tutti sani e al meglio nella fase più importante dell'annata. Sinceramente, Perugia è la mia personale favorita per la conquista della Champions League.
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Meraviglia di Simone Giannelli! Alzata a una mano per Ter Horst

Cozzi: Perugia è lo squadrone costruito per vincere tutto, un all-star di grandi campioni che, con la vittoria in Supercoppa Italiana, ha dimostrato di non essere forte solo sulla carta. Giannelli è l'anima della squadra, il trascinatore di un gruppo che ha nel cubano Leon e in Semeniuk gli elementi di spicco chiamati a mettere a terra i palloni che scottano. Al centro c'è l'imbarazzo della scelta con Russo, Solè e Flavio che sgomitano per una maglia da titolare, e la competizione fra atleti, si sa, alza ovviamente il loro rendimento. Opposto confermato Rychlicki, abile sulle palle spinte, da rivedere nelle palle che pesano. La pressione sulla squadra da parte di tifoseria e società è tanta, ma mai come quest'anno Perugia sembra una corazzata inaffondabile.
Monari: Squadra perfetta, quasi ridondante. In panchina, dietro a un "top" come Plotnytskyi, ci sono due talenti atletici assoluti come Herrera e Cardenas. Al palleggio Ropret promette di offrire varietà sfruttando i centrali, tra cui il brasiliano Flavio, ma il vero grande acquisto in più al centro sembra essere il "revenant" Roberto Russo. Giannelli e Colaci leader assoluti assieme a Leon, che dopo l'intervento chirurgico punta a gestirsi di più ma vuole vincere. Ad Anastasi il compito di tenere tranquillo questo gruppo di all-star.
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Simone Giannelli di seconda è sempre uno spettacolo

Palermo: Se a un impianto già di altissimo livello, si aggiunge il bicampione d’Europa in carica (e MVP) Semeniuk, non si sta facendo solo (un gran) mercato, ma si sta lanciando una precisa dichiarazione di intenti sul percorso europeo. Nel passato recente, a Perugia il problema non è mai stato il talento, bensì la capacità di comporre il mosaico giusto (in campo e fuori). È Anastasi (terzo allenatore in tre anni) l’uomo giusto per farlo?
Sangiuliano: Squadra di grandi individualità costruita per vincere tutto e guidata da un super Giannelli (non a caso MVP del Mondiale), il quale ha raggiunto un livello altissimo nella gestione dei suoi giocatori. Semeniuk in Champions è una garanzia e con Leon al top sarà davvero difficile per tutti giocare contro Perugia, che può peraltro contare su un organico offensivo capace di offrire davvero tante soluzioni.
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Spaziale Wilfredo Leon: 3 ace di fila contro l'Itas!

Le opinioni sull'Itas Trentino:

Bonzi: Trento è sempre costante nel rendimento, ha grinta e voglia di vincere anche perché formata da tanti giovani a cui Kaziyski fa un po’ da chioccia. E quest’anno pare sarà lui il "finto opposto", non più Lavia. Aspetto positivo è aver allungato la panchina, che poteva sembrare un piccolo punto debole nella scorsa stagione. Ottimo l’inserimento di Dzavoronok, Laurenzano è un potenziale campione nel ruolo di libero e da questo punto di vista per me Trento ha fatto un salto avanti non da poco. Diciamo che Trento può ripetersi e ora Sbertoli ha recuperato al meglio dall’infortunio patito a inizio stagione. Il palleggiatore per me rimane l’uomo chiave, perché se riesce ad azionare al meglio i centrali e quindi aprire il gioco a diverse soluzioni, potrebbe anche portare la squadra a ripetere gli exploit in Champions delle ultime due stagioni. Chiaramente, concludendo il lavoro fino in fondo.
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Intervista doppia Lavia-Sbertoli: Trentino, Nazionale e curiosità

Cozzi: Trento riparte con lo schema a tre schiacciatori, ma quest'anno è Kazyiski il "finto due" e la soluzione piace anche perché da seconda linea è più potente di Lavia. La coppia di banda tutta italiana Michieletto-Lavia è garanzia di talento e voglia di vincere, una delle più forti della Champions: entrambi devono solo ritrovare la miglior forma fisico/mentale dopo la lunga estate Azzurra. La coppia di centrali serba è garanzia di attacchi e muri, dovrà essere bravo Sbertoli a chiamarla spesso in gioco per alleggerire il trio di banda. Il gioco di Trento rende al meglio solo quando la ricezione tiene, ecco allora il giovane talento Laurenzano pronto a farsi conoscere dal grande pubblico. E non dimentichiamo Dzavoronok, riserva di lusso per le tre bande, chiamato quest'anno al salto di qualità definitivo.
Monari: Rispetto allo scorso anno è cambiato il libero: fuori Zenger, dentro il diciottenne fenomeno Laurenzano - ma attenzione perché anche il suo vice, Pace, fa sul serio. Quest'anno il "Falso Dos" è Kaziyski, non Lavia che dopo aver vinto anche il Mondiale è tornato martello. La squadra è rodata e a muro fa impressione, ha aggiunto un cambio di livello (Dzavoronok) ma soprattutto conta di riportare Gabriele Nelli al top della condizione per avere una preziosa arma in più.
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Tutta la tecnica di Daniele Lavia: colpo spaziale contro Perugia

Palermo: Non ci si lasci ingannare dalla partenza incerta: l’assenza di Sbertoli, seppur per poche gare, ha pesato. L’Itas mantiene l’impianto del passato, con le stesse gerarchie interne, un Dzavoronok in più in panchina (e magari Nelli, da ritrovare). Oltre al mix tra giovani (ma davvero vanno considerati tali Lavia, Michieletto e Sbertoli che ora sono anche campioni del mondo?) e veterani. Interessante però nel girone la sfida ai bicampioni del Kedzierzyn-Kozle (ZAKSA).
Sangiuliano: Dopo due finali perse la voglia di vincere il trofeo è tanta. Michieletto è stato grande protagonista nella cavalcata in Champions di Trento nella scorsa stagione e la squadra era caratterizzata da un mix di giovinezza ed esperienza. Quei giovani ritornano in campo dopo aver vinto un titolo mondiale imparando a gestire al meglio la pressione e i momenti difficili. Questo è un fattore da non sottovalutare…oltre alla grande attitudine nella fase di break point.

I giocatori più attesi a 360°

Bonzi: Il giocatore più atteso resta per me Leon, che questo trofeo l’ha già vinto e non poche volte, ma vuole alzarlo con una squadra italiana. Certo, ci attendiamo l'exploit definitivo di Michieletto nel club e mi intriga Yant Herrera di Civitanova. Non va mai dimenticato Semeniuk, che, sono sicuro, saprà giocare al meglio quando arriveranno i match più importanti della stagione.
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Wilfredo Leon cerca il petrolio: bomba in diagonale!

Cozzi: Semeniuk ha alzato le ultime due Champions ed è l'uomo scelto da patron Sirci per guidare Perugia alla sua prima affermazione europea. Sul talento del polacco non si discute, c'è curiosità visto che è alla prima esperienza in Italia, ma un coach come Anastasi che ha lavorato anni in Polonia potrà solo semplificare la fase di adattamento. Michieletto, dopo due finali perse, non vede l'ora di prendersi una rivincita e portare a casa una coppa che a Trento manca ormai da tanti anni. Curiosità per il giovane Nikolov a Civitanova, al momento non ancora titolare ma che già ha mostrato lampi di classe e una tempra nei momenti caldi da vero top player.
Monari: Inutile negare che i tifosi Azzurri vorrebbero finalmente veder trionfare Alessandro Michieletto dopo ben due finali perse di fila, ma lo stesso vale per Giannelli che era ancora a Trento il 1 maggio del 2021 nella finale persa a Verona. Sul lato Lube c'è uno Zaytsev in cerca di riscatto, ma forse la suggestione più forte è proprio quella attorno al figlio d'arte Nikolov. Tornando a Perugia, Semeniuk riparte da bi-campione e MVP dell'ultima Champions: sarà ancora lui il protagonista?
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Difesa irreale di Michieletto, poi arriva Kaziyski!

Palermo: Due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane negli ultimi quattro anni sono abbastanza per chi ha la nomea o l’ambizione di esser il miglior giocatore al mondo? Nella Perugia delle stelle questa può (e dovrebbe) quindi essere la Champions di Wilfredo Leon. Michieletto saprà poi imporre finalmente Trento? Chi tra i giovani Lube vuole invece varcare le soglie dell’Olimpo?
Sangiuliano: Occhi puntati su Semeniuk, alla sua prima esperienza in Italia in un ambiente decisamente ambizioso, e vincitore delle ultime due edizioni della Champions (MVP dell’ultima). Lavia ha disputato dei Mondiali strepitosi, dimostrando grande personalità e incredibili doti tecniche, insieme al compagno di reparto Michieletto cercherà di trascinare Trento nuovamente in finale…sperando in un esito diverso. Restando sui giovani sarà interessante seguire Bottolo e Nikolov, sui quali ha puntato la Lube. Vediamo poi Giannelli a quale livello di gioco riuscirà a portare Perugia.

Le possibili outsider e le altre favorite

Bonzi: Sembrerebbe una sfida tra squadre polacche e italiane. Da due anni però pensiamo debbano vincere "per forza" le squadre del nostro Paese e poi il trofeo va sempre in Polonia… Ciò pemesso, anche per l’assenza dei team russi, credo che sia la volta buona. I club polacchi hanno però una caratteristica non di poco conto, quella di giocare bene a Pallavolo, oltre che essere vincenti. È un valore aggiunto negli scontri diretti. Inoltre, preparano sempre al meglio le partite. Qualche chance minore ce l'hanno anche le squadre turche. Ritengo però Perugia, Civitanova e Trento da una parte, con ZAKSA (non ha più Semeniuk) e Jastrzebski dall’altra.
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Ricezione di petto? Alessandro Michieletto può tutto!

Cozzi: Con le squadre russe estromesse dal torneo, la finale sembra un discorso per club polacchi e italiani. I campioni in carica dello ZAKSA non vanno sottovalutati, ma la perdita di Semeniuk pesa eccome sulla carta. Ecco allora lo Jastrzebski formato francese che, spinto da Toniutti e Boyer, potrebbe nella giornata buona diventare ingiocabile. Sembrano tagliate fuori dal discorso finale le squadre turche, anche se l'Halkbank Ankara di Nimir Abdel-Aziz può sempre essere una mina vagante nel corso del torneo.
Monari: Lo ZAKSA bicampione non si può sottovalutare, anche se ha perso Semeniuk che incarnava più di tutti l'identità della squadra. In Polonia occhio anche allo Jastrzebski dei francesi Toniutti, Clevenot e Boyer partiti forte in Supercoppa. Sulla carta il Warta spaventa meno, ma se la doppia "K" (Kwolek-Kovacevic) sta bene possono inserirsi. Dalla Turchia attenzione all'Halkbank Ankara che propone una squadra a chilometri zero attorno al fenomeno Nimir Abdel-Aziz.
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Pallonetto magico di Daniele Lavia contro il Cannes

Palermo: Senza le russe, è scontato pensare ai soliti sospetti (polacchi), Jastrzebski Wegiel e Kedzierzyn-Kozle, difficile guardare altrove. I primi col traino francese Toniutti-Boyer-Clevenot e la guida di Mendez, i secondi privati di Semeniuk ma pur sempre bi-campioni in carica. Anche se la Champions si è sempre mostrata una competizione imprevedibile.
Sangiuliano: Sicuramente ci saranno ancora squadre polacche ad insinuare il cammino delle italiane: lo ZAKSA vincitore delle ultime due edizioni e lo Jastrzebski da quest’anno affidato a Mendez, l’allenatore che ha portato l’Argentina a vincere la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici.
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Lorenzetti: "Curiosità e talento diffuso nostri punti di forza"

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