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VNL 2023 - L'Italia cade al tie-break contro il Giappone e vede così sfumare un altro bronzo dopo il 2022

Marco Arcari

Aggiornato 23/07/2023 alle 19:47 GMT+2

PALLAVOLO, FINALS VNL 2023 (M) - Bronzo storico per il Giappone, che regola al tie-break (15-9) l'Italia e conquista la prima medaglia della sua storia in Volleyball Nations League. Ishikawa assoluto MVP con 21 punti, ma grande partita anche per l'opposto Miyaura (7 ace). Azzurri irriconoscibili per due set, poi l'orgoglio che li porta al 5° ma che non basta per vincere la medaglia di bronzo.

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Un risultato finale identico al 2022 e, per certi versi, ottimismo in vista dei prossimi Europei, dato che nella scorsa edizione di Volleyball Nations League l'Italia aveva deluso alle Finals salvo poi dominare nei successivi Mondiali andando a vincere uno storico oro. Sul gerflor dell'Ergo Arena di Danzica, gli Azzurri di Fefè De Giorgi confermano di essere un po' "a secco di benzina" e lasciano fare praticamente tutto al Giappone, che s'impone al tie-break (15-9) e conquista la medaglia di bronzo, primo metallo della sua storia tra World League e VNL. Decisiva la prova di Yuki Ishikawa, assoluto MVP con 21 punti, ma fondamentale pure quella dell'opposto Kento Miyaura, autore di 20 punti con 7 ace.
L'Italvolley perde al tie-break ma non inganni il doppio 25-17 rifilato alla nazionale del Sol Levante nel 3° e nel 4° set, poiché in quelle frazioni di gioco è evidente il calo in qualsiasi fondamentale della squadra allenata da coach Blain. Non basta così il cuore di capitan Simone Giannelli (8 punti), l'ultimo a mollare insieme ad Alessandro Michieletto (16 con 4 ace), e neppure l'evidente dominio a muro della Nazionale. Emblematico però il fatto che, dei suoi 4 muri-punto totali, il Giappone ne realizzi ben 3 soltanto nel tie-break, mentre l'Italia passi da 12 a 13 dalla fine 4° set al termine della gara. Nessun pallavolista italiano oltre il 38% di efficienza offenisva, dato statistico che spiega in gran parte questo risultato.
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La partita

Anche oggi, una prova non da vera Italvolley. Sebbene sia sempre ingiusto puntare il dito contro una squadra che detiene, al contempo, il titolo europeo e quello mondiale, l'onestà intellettuale impone comunque di ammettere che quella vista a Danzica non è certamente l'Italia di coach De Giorgi. Non lo è nel body language e nella mentalità, prima ancora che nella qualità della pallavolo offerta contro Stati Uniti e Giappone. Mancano quei sorrisi che hanno sempre caratterizzato il gruppo Azzurro, non si vede nemmeno quell'insieme di espressioni facciali che ormai abbiamo impresso nella mente da diverso tempo, quando si parla di questa Nazionale. Di converso, non difettano invece esultanze di pura frustrazione, come nel caso di qualche 1° tempo messo a terra da Roberto Russo dopo che la nazionale giapponese aveva difeso praticamente di tutto. L'abnegazione difensiva è un marchio di fabbrica che tuttavia il Giappone mostra oggi nell'Ergo Arena soltanto nei primi due set, scemando poi in termini di qualità ma riuscendo comunque a mettersi al collo un bronzo storico, come già ricordato. L'Italia rincorre sempre e, quando domina, riesce a farlo forse più per demeriti altrui che non per meriti propri.
Azzurri poco brillanti in termini di condizione e reattività, molto sofferenti in ricezione - e non soltanto sui micidiali turni in battuta di Miyaura, titolare anche oggi per i problemi di Yuji Nishida - oltre che efficaci soltanto a tratti in attacco e in fase-break. Guardando ai puri numeri di questa finale 3°/4° posto, si potrebbe peraltro pensare a una sfida molto equlibrata, decisa soltanto dal guizzo nipponico nell'ultimo e decisivo set. Invece, la gara sarebbe potuta terminare con un netto 3-0 del Giappone e ci sarebbe stato davvero poco da ridire, perché l'Italvolley oggi può recriminare soltanto sullo 0-4 incassato a fine 2° set, parziale che la fa scivolare dal vantaggio 23-21 al k.o. finale (23-25). Per il resto, troppa incostanza in battuta, qualche voragine di troppo in seconda linea e una correlazione muro-difesa ancora a corrente alternata, come già successo contro gli USA. Matura allora un 4° posto finale che - di questo ne siamo certi - fungerà da motivazione ulteriore per fare bene agli Europei 2023. Si comincerà il 28 agosto prossimo, con semifinali e finali da giocarsi a Roma, e l'Italia vorrà indubbiamente essere ancora protagonista, perché questo giovane gruppo Azzurro, plasmato da De Giorgi, ha ancora tante frecce nella sua faretra.

Il tabellino

Giappone - Italia 3-2 (25-18; 25-23; 17-25; 17-25; 15-9)
  • Giappone: Onodera 3, Miyaura 20, Otsuka 1, Yamauchi 10, Sekita, K. Takahashi, Tomita n.e., R. Takahashi 12, Ogawa (L) n.e., Ishikawa 21, Nishiyama, Yamamoto (L), Eiro, Evbade-Dan n.e.. All. Blain.
  • Italia: Michieletto 16, Giannelli 8, Balaso (L), Sbertoli n.e., Scanferla (L) n.e., Bottolo n.e., Galassi 9, Lavia 14, Romanò 15, Gironi n.e., Russo 11, Rinaldi, Sanguinetti n.e., Mosca n.e. All. De Giorgi.

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