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Trento batte l'Olimpia Milano, la Virtus Bologna sbanca Brescia e torna da sola in vetta. Varese ok in overime

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Aggiornato 19/12/2022 alle 00:40 GMT+1

BASKET, SERIE A - L'EA7 Emporio Armani incassa la seconda sconfitta in campionato cadendo in volata per 77-75 contro la Dolomiti Energia Trentino, spinta dai 19 punti di Diego Flaccadori. Decisiva una palla persa di Davies nei secondi finali. Torna così da sola in vetta la Segafredo Virtus Bologna che si impone 89-77 sul parquet della Germani Brescia (14 punti Weems, 13 Shengelia).

Diego Flaccadori marcato da Timothé Luwawu-Cabarrot, Dolomiti Energia Trentino-EA7 Emporio Armani Milano, LBA Serie A 2022-23

Credit Foto Ciamillo-Castoria

A cura di Daniele Fantini. Il sollievo dato dalla vittoria di Belgrado non ha ripercussioni positive per l'Olimpia in campionato. Anzi, è Trento che capitalizza sull'ottimo momento internazionale con le due vittorie casalinghe consecutive in Eurocup per trasformare la BLM Group Arena in fortino anche in campionato. E per sgambettare così una delle due grandi contender per il titolo, caduta per la seconda volta in stagione lontano dal Forum. Nonostante l'assenza di Matteo Spagnolo, l'Aquila intasca una vittoria di prestigio e meritata, costruita con un basket di energia e qualità offensiva, in grado di portarla anche sul +14 a 6' dalla sirena. Poi, quando l'Olimpia si arrampica tornando a un solo possesso di distanza nel finale, ha lucidità per respingere l'assalto. La stessa brillantezza che manca invece a Milano, frenata da un primo ferro appena scheggiato da Devon Hall e da una palla persa terribile di Brandon Davies nelle due azioni decisive per la possibile vittoria in volata.
Senza Spagnolo, Trento vive sulla grande serata di Diego Flaccadori, MVP con il suo season-high da 19 punti e 6 assist, costruito con una serie di canestri chirurgici piovuti nei momenti topici del match. Ma è l'intero back-court a trasformarsi in spina nel fianco incurabile per la difesa biancorossa, torchiata a fuoco anche dalle folate di Trent Lockett (13), favoloso nel griffare l'avvio lanciato dei suoi, e dell'ex Drew Crawford (13), tornato in campo con ghigno famelico dopo il brutto colpo alla testa sofferto nel secondo periodo in un contrasto a rimbalzo con Voigtmann (necessari punti di sutura per chiudere una bruttissima ferita sull'arco sopracciliare). Le coltellate decisive arrivano invece dal front-court, letale anche sull'arco con le aperture in pop: Andrejs Grazulis e soprattutto Darion Atkins non tremano quando si trovano fre le mani i possessi per infilare le due triple che danno all'Aquila ossigeno per tamponare la furiosa rimonta ospite.
Milano mostra invece una porosità difensiva preoccupante, soprattutto nei primi trenta minuti di partita, e tende nuovamente ad appassire in maniera sinistra nelle sue croniche difficoltà offensive. Il tiro da fuori, molto abusato, produce a sprazzi (soltanto 10/31, 32%). L'efficacia vicino al ferro è scarsa. La regia, azzoppata da una delle peggiori prove stagionali di Naz Mitrou-Long (0 punti con 0/8 al tiro in 17 minuti), ancora balbettante. Devon Hall è tra i più positivi per produzione e atteggiamento (13 punti, 5 assist), mentre arrivano cenni di risveglio importanti anche da Johannes Voigtmann (10+6 rimbalzi dalla panchina), cavalcato a lungo nel momento del tentativo di rimonta nel quarto periodo. Tornano in ombra Billy Baron (6 punti, 2/7 da tre) e Brandon Davies, molto nervoso, mentre Timothé Luwawu-Cabarrot esplode nel finale lanciando l'arrembaggio quasi in solitaria (17 punti) dopo aver sorvolato in maniera abulica la partita.
Le fatiche del doppio impegno di coppa e la doppia trasferta consecutiva pesano certamente sulla scarsa brillantezza di squadra, ma coach Ettore Messina, che aveva visto segnali interessanti di consolidamento del gruppo a Belgrado, non fa prigionieri. "Non possiamo pensare che basti giocare un quarto per venire qui e vincere la partita - il suo commento post-gara -. Siamo stati poco umili e poco professionali. Non è la prima volta che giochiamo tre volte in una settimana, ma a questi livelli non puoi pensare di non giocare tutta la partita anche la domenica".

Dolomiti Energia Trentino - EA7 Emporio Armani Milano 77-75

  • Trento: Grazulis 8, Atkins 7, Lockett 13, Conti 5, Flaccadori 19; Forray 7, Crawford 13, Udom 2, Ladurner 2. N.e.: Dell'Anna, Zangheri, Morina. All.: Molin.
  • Milano: Davies 9, Luwawu-Cabarrot 17, Melli 8, Baron 6, Hall 13; Mitrou-Long, Tonut 5, Ricci, Biligha 4, Baldasso 3, Voigtmann 10. N.e.: Alviti. All.: Messina.
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Di Davide Fumagalli. Settimana perfetta per la Segafredo Virtus Bologna che, dopo i due successi in Eurolega con Alba Berlino e Maccabi Tel Aviv, completa il tris vincendo 89-77 in casa della Germani Brescia e torna da sola in vetta alla classifica, visto il ko di Milano a Trento. La squadra di Sergio Scariolo, bresciano d'adozione, si mette alle spalle il brutto stop di domenica scorsa con Scafati e conserva l'imbattibilità esterna: la Segafredo tira male dall'arco, 6 su 23, però è eccellente da due, 71% con 24 su 34, e niente male ai liberi, 23 su 32. Sono quattro i bianconeri in doppia cifra, con Weems a 14 punti, Shengelia a 13, Jaiteh con 12 e 9 rimbalzi, e Mannion con 10 punti, senza dimenticare i 9 con 8 assist e una sola persa per Teodosic. Alla Germani, che resta a 10 in classifica, non bastano i 15 punti di Della Valle, i 14 a testa di Cobbins e Massinburg, e gli 11 di Cornooh.
La gara del PalaLeonessa vede partire forte la Virtus che tocca il +10 già nel primo periodo sul 16-6, Brescia si riavvicina per il 19-25 della prima pausa, ma nel secondo quarto è uno show della Segafredo. La squadra di Scariolo domina, arriva fino a +20 (49-29) e poi all'intervallo è 49-32 per gli ospiti. Dopo la pausa negli spoglitoi Bologna arriva fino a +23, poi da lì la Germani risce a reagire, le triple di Akele e Massinburg valgono il -9 al 30' (58-67) e in avvio di quarto quarto Brescia arriva fino a -4 sul 63-67. A quel punto la Virtus si risveglia e Weems trova un pazzesco gioco da 4 punti su assist di Teodosic per il nuovo +8, poi sono Mannion e Bako a fare +11 sul 76-65. Da lì lo scarto non scende mai sotto i 7 punti e Bologna chiude il discorso con la tripla del nuovo +10 di Weems e coi canestri di Shengelia e Jaiteh.

Germani Brescia - Segafredo Virtus Bologna 77-89

  • Brescia: Massinburg 14, Nikolic 6, Della Valle 15, Cobbins 14, Akele 5, Gabriel 5, Ghidini ne, Taylor 2, Odiase 2, Burns 3, Laquintana, Cournooh 11. All. Magro.
  • Virtus Bologna: Mannion 10, Jaiteh 12, Shengelia 13, Weems 14, Teodosic 7, Martini ne, Belinelli 7, Pajola ne, Bako 7, Lundberg 9, Hackett 3, Camara 6. All. Scariolo.
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Di Davide Fumagalli. Emozioni a non finire a Masnago dove serve un supplementare alla Openjobmetis Varese per piegare 104-99 la Pallacanestro Trieste nell'11esima giornata. I biancorossi di Matt Brase, reduci da due sconfitte con Virtus Bologna e Pesaro, rischiano la beffa dopo aver dominato per oltre tre quarti ma alla fine la spuntano e conservano il quarto posto a 14 punti con Trento e la stessa Carpegna Prosciutto; Trieste invece va vicina ad un altro colpo esterno dopo quelli di Napoli e Reggio Emilia, e rimane ferma a 6, al penultimo posto con Verona e Treviso. L'Openjobmetis ha 27 punti da un clamoroso Ross, 20 da Brown, 14 da Owens e 13 con tre triple da Woldetensae in una gara che Varese chiude con 9 su 27 dall'arco ma il 62% da due e 25 su 29 ai liberi. Per i giuliani ci sono i 28 punti di un eccezionale Bartley, i 22 di Gaines, e i 19 con 7 rimbalzi e 5 assist di Davis.
Il match di Masnago vede Varese allungare a fine primo quarto con un break di 14-5 per il +10, poi nei due quarti centrali è l'Openjobmetis è in controllo praticamente sempre con un margine in doppia cifra, e al 30' è a +13 sul 72-59. Nell'ultimo periodo cambia tutto, i padroni di casa spengono la luce e Trieste rimonta: sono Bartely, Gaines e Davis a firmare il parziale che vale la parità sull'85-85, poi ancora Davis dall'arco fa 88-86 e Trieste sogna l'impresa. Sull'ultima chance però Varese non sbaglia, Brown va a canestro e forza la sfida in overtime. Qui è battaglia, Lever segna il 99-97, ma Ross risponde per il 100-99 e Varese da lì non si volta più indietro: gli ospiti non segnano più e ancora Ross sigilla il risultato con quattro tiri liberi.

Openjobmetis Varese - Pallacanestro Trieste 104-99 d1ts

  • Varese: Ross 27, Woldetensae 13, G. De Nicolao 5, Zhao ne, Librizzi 4, Virginio ne, Ferrero 5, Brown 20, Caruso 10, Owens 14, Johnson 6. All. Brase.
  • Trieste: Gaines 22, Pacher 1, Bossi ne, Davis 19, Spencer 11, Deangeli 2, Campogrande, Vildera 2, Bartley 28, Lever 12, Ruzzier 2. All. Legovich.
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Di Davide Fumagalli. Successo preziosissimo in chiave classifica per la Nutribullet Treviso che piega in volata 75-68 la Happy Casa Brindisi e sale a quota 6 punti con Verona e Trieste, lasciando così da sola Reggio Emilia all'ultimo posto. La squadra di Marcelo Nicola, reduce da quattro sconfitte di fila, ritrova un po' di ossigeno, scaccia qualche fantasma e si gode i i 18 punti di Banks, i 13 di Iroegbu e le doppie doppie di Cooke, 14 con 11 rimbalzi, e di Sorokas, 13 più 10. Si ferma invece dopo due vittorie la marcia della formazione del grande ex Frank Vitucci, a 10 punti con Brescia e Sassari: i 21 punti di Reed, i 15 di Bowman e i 14 di Perkins non sono sufficienti per violare il PalaVerde.
Primo periodo equilibrato (16-19), poi nel secondo parziale la Nutribullet cambia marcia, piazza un break di 20-6 e va all'intervallo lungo in vantaggio 38-29, +9. Nel terzo periodo Treviso tocca anche il +13 (48-35) ma la Happy Casa non ci sta, rimonta furiosamente e addirittura Reed con due canestri di fila firma il sorpasso sul 68-67 a 47" dal termine. La replica della Nutribullet è affidata a Banks che in penetrazione segna il controsorpasso, 69-68, poi dopo l'errore dall'arco di Bowman arriva il fallo antisportivo di Burnell su Banks e Treviso chiude la pratica coi liberi dello stesso Adrian e di Sorokas, prima dell'ultimo centro ancora di Banks per il definitivo 75-68.

Nutribullet Treviso - Happy Casa Brindisi 75-68

  • Treviso: Banks 18, Iroegbu 13, Sarto ne, Zanelli 7, Jurkatamm 3, Vettori ne, Sorokas 13, Faggian 2, Cooke 14, Jantunen, Sokolowski 5, Simioni. All. Nicola.
  • Brindisi: Burnell 6, Reed 21, Bowman 15, Mascolo 6, Bayehe 2, Perkins 14, Dixson 4, Castellitto ne, Manfredi ne, Basta ne, Bocevski ne. All. Vitucci.
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Di Daniele Fantini. La striscia positiva di tre vittorie consecutive che ha tolto Scafati dal fondo della classifica si stampa in maniera dura e dolorosa contro il muro di Tortona. La Bertram, risollevatasi con grinta dal primo ko casalingo dello scorso weekend, si conferma terza forza del campionato (8-3) con una prestazione solidissima di squadra, innescata dall'avvio scintillante di JP Macura (season-high da 23 punti realizzati) e proseguita poi con un clinic sontuoso nel tiro dall'arco (15/31, 48%).
Tortona volta a suon di triple su un vantaggio consistente all'intervallo lungo, sparando ben 56 punti nei primi due periodi, e spegne sul nascere il timido tentativo di rimonta avversaria nelle primissime fasi del terzo periodo. Dopo aver scollinato oltre i 30 punti di margine, i Leoni scalano le marce nel lunghissimo garbage-time che porta coach Ramondino a svuotare interamente la panchina. Al fianco di JP Macura si notano la qualità di Semaj Christon (15+5 assist con 6/6 dal campo) e l'ottimo lavoro generalizzato del supporting-cast, con tutti gli effettivi a referto con la sola eccezione di Niccolò Filoni, in campo soltanto nei due minuti finali.
Scafati, priva di Doron Lamb, ha scarsa potenza di fuoco in attacco in una serata in cui il tiro pesante ha pochissimo impatto (soltanto 10/35, 29%). David Logan è il top-scorer con 18 punti ma foglio sporcato da un modesto 7/22 dal campo, e anche Stan Okoye, MVP nella vittoria di Bologna, non riesce ad avere lo stesso impatto dalla panchina. Il più volitivo è Riccardo Rossato, che chiude a quota 14 con 5 rimbalzi.

Givova Scafati - Bertram Derthona Tortona 72-91

  • Scafati: Thompson 3, Pinkins 7, Rossato 14, Logan 18, Stone 5; Okoye 13, Imbrò 12, Monaldi. N.e.: Tchintcharauli, De Laurentiis, Caiazza, Lamb. All.: Caja.
  • Tortona: Christon 15, Harper 4, Daum 9, Cain 2, Macura 23; Candi 9, Tavernelli 9, Filloy 8, Severini 8, Radosevic 4, Filoni. N.e.: Mortellaro. All.: Ramondino.
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