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Mondiali 2022 - Lautaro Martinez e Denzel Dumfries: le due facce dell'Inter e della Serie A

Carlo Filippo Vardelli

Aggiornato 04/12/2022 alle 13:34 GMT+1

MONDIALI 2022 – L’attaccante è in crisi, ha perso il posto da titolare e sbaglia anche le cose più semplici. L’esterno invece è in rampa di lancio, ha spaccato in due la partita contro Team USA e la sua valutazione si aggira sui 60 mln. Come cambia il mondo in pochi mesi…

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Tasto rewind, torniamo indietro a qualche settimana fa. Lautaro Martinez è la punta di diamante dell’Inter, il centravanti che ogni estate viene accostato alle big straniere e l’uomo da 8 gol in 21 partite stagionali. Nonostante qualche difficoltà, è lui l’uomo simbolo, è lui il nerazzurro che a livello mondiale sposta gli equilibri e attira su di sé le attenzioni dei club più ricchi. In poche parole, la stella. Denzel Dumfries, invece, è il "mestierante", l’esterno che deve fare su e giù per la fascia per servire proprio gente come Lautaro, abituata a fare gol e a prendersi le copertine. Non c’è realmente nessun grande club che lo segue, è un onesto giocatore che può far comodo a tanti ma non è imprescindibile. Con queste due etichette, leggere o pesanti che siano, l’argentino e l’olandese partono per il tanto criticato mondiale in Qatar. Sicuramente l’albiceleste compete per vincere, mentre gli Oranje di van Gaal hanno il compito di fare bene, ma non c’è nessun tifoso che gli chiederebbe la vittoria, nemmeno quello con le idee più bellicose. È novembre, il freddo inizia ad entrare sottopelle.
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Flash forward, primi giorni di dicembre 2022. Argentina e Olanda, con un percorso in crescendo, arrivano una contro l’altra ai quarti di finale. La scaloneta, dopo aver perso all’esordio contro l’Arabia Saudita, batte Messico, Polonia e Australia; i ragazzi di van Gaal sedano Qatar, Senegal e Team USA, permettendosi un piccolo passaggio a vuoto contro l’Ecuador (0-0). Venerdì 9 dicembre, come già successo in passato, queste due squadre saranno una contro l’altra. Una sfida in prima serata, davanti al mondo intero, tra due gruppi che hanno dimostrato di aver qualche punto in comune. Il primo è sicuramente il percorso di crescita, netto e visibile a tutti, il secondo invece è il rendimento opposto dei due giocatori dell’Inter sopracitati: Denzel Dumfries e Lautaro Martinez. Quasi invertendo i rapporti di forza, come a voler riequilibrare il divario, l’argentino si sta manifestando ectoplasmatico: alla ricerca di sé stesso e del posto da titolare perso a favore di Julian Alvarez, mentre l’esterno è una furia capace di tritare tutti gli avversari che gli si parano davanti. Una metamorfosi quasi kafkiana e imprevedibile, ma assolutamente normale all’interno di quel percorso assolutamente impronosticabile chiamato mondiale di calcio.
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Lautaro, i gol sbagliati e la panchina

Questo doveva essere il mondiale di Lautaro Martinez. Parliamo al passato per un semplice motivo: anche se la competizione non è ancora finita, ora l’Argentina sembra poter camminare senza di lui. Nonostante le parole al miele spese da Lionel Messi, che dopo gli errori contro l’Australia ha difeso il bomber ai microfoni di TyC Sports – "Lautaro è un giocatore molto importante per noi, è un giocatore che vive di gol. Adesso è importante che stia bene per quello che deve venire" –, il futuro sembra veramente grigio per il nativo di Bahía Blanca. La scelta di Scaloni, ovvero panchinare lui e promuovere Julian Alvarez, ha permesso ai sudamericani di trovare quell’equilibrio che serviva per progredire nella competizione. La mistica nuova. Magari da qui alla fine ci sarà un altro ribaltone, con il 10 dell’Inter capace di segnare e di trascinare l’albiceleste, ma finora esce clamorosamente ridimensionato da questa competizione, come se il suo valore avesse perso peso.

Denzel, un treno in corsa che non si vuole fermare

Un gol e due assist. Una pagella da 8. Il titolo di MVP del match. Denzel Dumfries ha preso di petto la sfida contro gli Stati Uniti e l’ha trasformata nel suo giardino di casa. Dopo un inizio in sordina, il nativo di Rotterdam, nel primo turno ad eliminazione diretta, ha sfoderato una prestazione oggettivamente pazzesca, forse la migliore della carriera, sicuramente una delle più convincenti di questa rassegna. Anche se non è abituato ai riflettori – e l’espressione del volto alla foto con il premio di MVP conferma questa visione –, la crescita del gruppo di van Gaal passa soprattutto da lui. Secondo i portali di calciomercato, ora il valore di mercato si aggirerebbe sui 60 milioni di euro: una fotografia precisa del miglioramento costante in questi pochi giorni. Il suo mondiale ha spiccato il volo; l’obiettivo è non fermarsi.
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