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Caso-Lukaku: perché ora l'Inter riflette sul suo futuro. I problemi fisici e i gol che mancano. Prestito bis in bilico

Michele Neri

Pubblicato 10/01/2023 alle 13:37 GMT+1

SERIE A - In casa Inter fanno discutere le prestazioni di Romelu Lukaku. Molto assente prima della sosta, al rientro ha dimostrato di essere ancora alla ricerca della condizione ideale. E ora si è fermato di nuovo per un infortunio, che però non sembra grave. L'attaccante belga, 2 gol in stagione, deve invertire la rotta. Altrimenti il prestito bis si allontana, e anche l'acquisto nell'estate 2024

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Romelu Lukaku preoccupa. L'attaccante belga, tornato in estate per ritrovare se stesso e per condurre l'Inter verso nuovi successi, è stato sin qui ininfluente. Non ha ancora trovato la forma ideale, è stato molto spesso indisponibile e per questo ha contribuito molto poco alla produzione offensiva dei nerazzurri. Sabato a Monza è subentrato al 55' ed è stato il peggiore per distacco, tra tutti i giocatori in campo. Impacciato, lento, si è distinto solo per palle perse. Il numero 90, poi, è tornato ai box da lunedì per un'infiammazione al tendine della coscia sinistra. Dunque, Simone Inzaghi dovrà nuovamente rinunciare a lui, con la speranza che torni in tempo per la Supercoppa contro il Milan (ma non sarà comunque al top). E per il futuro? Se i problemi persistono, rischia di tramontare lo scenario di un prestito bis.

L'ENNESIMO STOP

La verità è che le prestazioni di Romelu Lukaku nella stagione 2022-23 sono molto difficili da commentare. Ad agosto era alla ricerca della condizione top, poi è dovuto ripartire più volte da zero a causa degli infortuni. Il classe '93 è stato infatti tormentato da acciacchi muscolari, che lo hanno messo fuori causa per 5 partite su 6 di Champions League e per 11 su 17 di Serie A (tra cui il Derby di Milano e il Derby d'Italia, entrambi persi dall'Inter). Prima una distrazione ai flessori, poi il ritorno e di nuovo uno stop. In prossimità dei Mondiali l'obiettivo del belga è diventato il Qatar, così è volato in Belgio per terapie e con la Nazionale ha raccolto una presenza, da dimenticare (quanti gol sbagliati!), in una rassegna fallimentare per i Diavoli Rossi. Con il 2023 gli imprevisti negativi dovevano però essere finiti, ed invece dopo una prestazione sufficiente contro il Napoli e una ben al di sotto delle aspettative contro il Monza, il centravanti si è fermato per un'infiammazione al tendine della coscia sinistra. Non dovrebbe essere grave e sicuramente non è collegato agli stop precedenti. Salterà però la sfida contro il Parma di Coppa Italia, che sarebbe stata utile per accumulare minuti. A rischio anche il match contro il Verona di sabato, nella migliore delle ipotesi andrà in panchina. Nel mirino dello staff c'è quindi la Supercoppa contro il Milan (18 gennaio). Tuttavia, se già l'attaccante era lontano dal suo miglior rendimento, questo nuovo ostacolo gli renderà il percorso ancor più tortuoso. E nessuno vorrà forzare il suo rientro, essendo reduce da più guai.
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Romelu Lukaku, Inter, Serie A 2022-23

Credit Foto Getty Images

CON CONTE ERA UN ALTRO LUKAKU

La dirigenza dell'Inter appena ha potuto ha riportato Romelu Lukaku a Milano, accolto come un imperatore dal popolo nerazzurro, che ha dimenticato in fretta le modalità discutibili attraverso cui aveva detto addio all'epoca. Uno dei protagonisti dello Scudetto 2020-21 che torna, significa paura per le rivali e grande conforto per una piazza a cui era stata appena soffiata la seconda stella dai cugini. Ma la stima profonda dei tifosi nei confronti del belga era radicata in numeri impressionanti con il Biscione, maturati con Antonio Conte alla guida. Il tecnico, ora al Tottenham, costruì la squadra intorno alla sua fisicità e lui si dimostrò capace di trascinare: 65 partite da titolare in due campionati, 52 per intero (90') e in 6 è stato sostituito poco prima del triplice fischio. In poche parole: Lukaku c'era sempre, proprio il contrario di adesso. Poteva far reparto da solo, in campo aperto era inarrestabile, e in Lautaro Martinez aveva trovato il partner perfetto (da qui la Lu-La). In tutto ha messo a segno 47 gol in due edizioni di Serie A, di cui 24 nell'anno del 19° Scudetto. Con Simone Inzaghi, invece, è fermo ad una rete in 6 presenze, di cui 4 da titolare e di queste solo 1 da 90'. Per salvare la sua reputazione possiamo menzionare il gol superfluo contro il Viktoria Plzen in Champions League nell'unico match disputato (circa 10' in campo). Il confronto tra i due periodi in nerazzurro al momento è impietoso.
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I NUMERI DI LUKAKU 2019-21

Presenze95
Minuti giocati7754
Gol - Serie A47
Gol - Altre competizioni17
Assist16

I NUMERI DI LUKAKU 2022-23

Presenze7
Minuti giocati355
Gol - Serie A1
Gol - Altre competizioni1
Assist1

QUANTO COSTA ALL'INTER

Il ritorno di Romelu Lukaku è stato favorito dal Decreto Crescita. Uno strumento a cui potrebbe ricorrere nuovamente l'Inter, insieme agli avvocati del belga, per un nuovo prestito con il Chelsea. Big Rom può accedere ai vantaggi del Decreto Crescita fino al 2024, avendo firmato il primo contratto in Italia nell'estate 2019. Ma cos'è il Decreto Crescita? Si tratta di un decreto legge del 30 aprile 2019, nato per offrire misure finalizzate alla ripresa della crescita economica e degli investimenti in Italia. La sua effettiva conversione in legge è avventuta nell'estate dello stesso anno. Come riflesso concede un vantaggio ai club di calcio nell'ingaggio di giocatori stranieri, con importanti sgravi fiscali che permettono l'offerta di ingaggi più alti. Nel caso specifico di Lukaku, l'Inter paga solo il 25% di tasse sullo stipendio (invece del 45%). Così l'ingaggio del numero 90 da 8,5 milioni netti ha un peso lordo di poco più di 12 milioni, dunque circa quanto quello degli altri big nerazzurri (Brozovic, Lautaro). Il contratto attuale da 8 più 4 di bonus scadrà il 30 giugno. Senza un accordo, a partire da luglio Lukaku dovrà tornare al Chelsea. Se ci sarà un prestito-bis, al termine del secondo contratto a titolo temporaneo, dunque nell'estate 2024, il contratto del centravanti dovrebbe avere un valore intorno ai 45 milioni nel bilancio del Chelsea. Cifra che l'Inter a quel punto dovrebbe sborsare per aggiudicarsi il giocatore a titolo definitivo.

FUTURO INCERTO: PERCHÉ IL PRESTITO-BIS NON É COSÌ SCONTATO

Negli scorsi mesi il prestito-bis, dunque la permanenza all'Inter per almeno un altro anno, era uno scenario sempre più probabile. Addirittura, in estate si diceva che l'accordo con il Chelsea alle stesse cifre ci fosse già e che non fosse stato ufficializzato soltanto perché la FIFA ha vietato i prestiti pluriennali. Tuttavia, dopo l'avvio di stagione così deludente da parte del belga, è possibile che la dirigenza nerazzurra ci ripensi. Perché sicuramente non può permettersi un ingaggio così oneroso se le prestazioni non lo giustificano. In questi anni, poi, i vertici del Biscione hanno fatto tagli importanti per contenere le spese. Per il numero 90 non sarà fatta di certo un'eccezione. Il giocatore deve guadagnarsi sul campo la riconferma. Ad oggi, il gioco non vale la candela. E' un'ombra di se stesso, che ha bisogno di minuti per ritrovarsi ma che allo stesso tempo non riesce ad ingranare perché si ferma di continuo per infortunio. E ad andare avanti con i mesi, gli spazi da titolare saranno sempre meno. Simone Inzaghi dovrà infatti affidarsi a chi ha dato le migliori risposte e se Lukaku resterà questo, potrà essere tagliato.
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Inzaghi: "Lukaku ha una voglia pazzesca, ora sta a me fare le giuste scelte"

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