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Ciclismo, Tirreno-Adriatico - Da Pogacar a Cavendish: i 5 motivi per seguire la Corsa dei due mari

Luca Stamerra

Pubblicato 07/03/2022 alle 07:29 GMT+1

TIRRENO-ADRIATICO - È tutto pronto per la prima corsa a tappe italiana. Dopo la Strade Bianche e prima della Milano-Sanremo, sulle nostre strade ecco la Tirreno-Adriatico che accoglierà tanti big. Dai campioni del mondo Alaphilippe e Ganna, fino al vincitore dell'ultimo Tour Pogacar. E ancora Cavendish, Viviani, Nizzolo, Damiano Caruso. Chi saranno i protagonisti? Cosa aspettarci dalla corsa?

Da Pogacar a Cavendish: i 5 motivi per seguire la Tirreno

Credit Foto Eurosport

Con la cronometro di Lido di Camaiore scatta la 57esima edizione della Tirreno-Adriatico. La Corsa dei due mari fornirà una sorta di aperitivo per gli uomini di classifica che si affronteranno fra un paio di mesi nei Grandi Giri. In primis occhio a Tadej Pogacar, già vincitore lo scorso anno, e conquistatore dell'ultima Strade Bianche. Ma lo sloveno avrà qualche rivale? Carapaz, Evenepoel e Vingegaard proveranno ad essere all'altezza. Ma non c'è solo chi cura la classifica generale. Da Cavendish in poi, ci saranno tanti velocisti a confrontarsi e a centrare quante più vittorie possibili. Come detto, però, si parte con la cronometro e col campione del mondo Filippo Ganna che vuole conquistare un altro successo dei suoi nelle prove contro il tempo. Le carte sono sul tavolo, vediamo tutti i motivi per seguire con passione questa edizione.

La sfida tra Pogacar e Vingegaard

Sono tanti gli uomini di classifica arrivati per affrontare la Tirreno-Adriatico. Da Damiano Caruso a Mikel Landa, da Carapaz a Miguel Ángel López, da Uran a Kelderman. Ma quale sarà il vero sfidante di Tadej Pogacar? Beh, qualcuno potrebbe dire... Nessuno! Tra quanto fatto vedere all'UAE Tour alla Strade Bianche, sono davvero in pochi quelli che possono davvero cogliere in fallo lo sloveno. C'è però chi ci proverà come Jonas Vingegaard. Il danese arrivò a 5'20'' da Pogacar all'ultimo Tour ma, in realtà, fu l'unico a provare una sfida credibile. Dal corridore della Jumbo Visma ci si attende il salto di qualità per vedere se, un giorno, i due potranno correre alla pari. Questa Tirreno-Adriatico ci darà già qualche risposta.
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Il ruolo di Evenepoel

Lo confessiamo. Alla vigilia di questa corsa, dunque, intendiamo Vingegaard come vero rivale di Pogacar. Lo dicono Giro dei Paesi Baschi e Tour de France 2021, lo dice la crescita del corridore danese che potrebbe anche scalzare Roglic dalla leadership per il prossimo Tour. Ma, a questo punto, quale sarà il ruolo in questa corsa di Evenepoel? Proprio per quanto visto nel 2021, possiamo dire che il belga non è ancora pronto per affrontare questo tipo di sfide. Ma, il corridore della Quick Step, si deve buttare a capofitto provando questa esperienza. Per testarsi e capire di che pasta è fatto contro un certo tipo di rivali. Ok battere McNulty, Hayter e Foss, un altro conto è battere Pogacar, Roglic, Carapaz e Vingegaard. Questa è la sfida che Evenepoel deve provare. Sarà un po' l'ago della bilancia del duello tra Pogacar e Vingegaard. E chissà che tra i due litiganti...
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Ganna gregario anche in salita

Non dimentichiamoci, per la classifica generale, anche la presenza di Richard Carapaz della Ineos Grenadiers. Uno che, dopotutto, ha fatto podio in tutti i Grandi Giri: 1° al Giro d'Italia, 2° alla Vuelta e 3° al Tour. L'ecuadoriano affronterà questa Tirreno-Adriatico in compagnia di Porte, Narváez e Geoghegan Hart. Ma non solo, ci sarà anche Filippo Ganna che, dopo quanto fatto vedere all'UAE Tour, si candida al ruolo di gregario importante anche nelle prime fasi di salita. Un po' come fece Rohan Dennis per Geoghegan Hart al Giro di due anni fa, o quanto fatto da van Aert per Roglic al Tour dello scorso anno. Il verbanese è migliorato tantissimo in salita e vuole dimostrare la fiducia del team che ha deciso di portarlo al prossimo Tour de France. In principio avrebbe dovuto fare il gregario di Bernal, ma saprà mettersi a disposizione di chiunque sarà il capitano il prossimo luglio. Intanto Ganna si metterà alla prova, per volare anche in salita.
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Cavendish si avvicinerà a Cipollini?

Ci sarà spazio anche per qualche volata. Non ci saranno tappe piatte in questa edizione della Tirreno-Adriatico ma, guardando il Road book, dovrebbero esserci tre occasioni per le ruote veloci. Il parterre è di prima scelta, vista la presenza di corridori come Caleb Ewan, Viviani, Démare, Bouhanni, Matthews, Sagan, Nizzolo, Merlier, Kristoff, Bauhaus e altri. C'è anche un certo Mark Cavendish che vuole continuare a vincere. Il britannico ha già conquistato due successi in questo 2022 tra Tour of Oman e UAE Tour, prima della caduta. Vuole riprendere ad alzare le braccia al cielo e avvicinarsi a Mario Cipollini per numero di vittorie in carriera. Cannonball è giunto a quota 158 e, tecnicamente, può salire a quota 161. Non sarebbe tanto distante da De Vlaeminck e Van Looy (164), ma il vero obiettivo si chiama Mario Cipollini. Ovviamente non durante questa corsa: il Re Leone è a quota 166... Ma bisogna muoversi veloci per arrivare a quella cifra entro la fine della stagione.
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L'impatto di Sagan alla TotalEnergies

Tra i velocisti citati c'è anche Peter Sagan. Non è proprio un velocista puro e, quindi, potrebbe ricominciare a vincere in questi finali sconnessi e impegnativi. Il corridore slovacco si deve ancora sbloccare: ha già debuttato in stagione con la TotalEnergies, ma non ha ancora avuto il piacere di vincere con i nuovi colori. In più ha avuto diverse problematiche tra cui, ahimè, quella di aver contratto il covid (per la seconda volta). Questa sarà l'occasione per rilanciarsi e ricominciare ad esultare. La squadra c'è, visto che in suo sostegno ci saranno corridori come Daniel Oss, Maciej Bodnar e Boasson Hagen. Gente di esperienza che vuole costruire un nuovo blocco vincente nel team francese che quest'anno ha grandi ambizioni. E attendiamo che tipo di impatto possa avere Sagan in questa squadra, perché l'obiettivo sarà fare bene nelle Classiche del nord.
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