Tour de France, pagelle tappa 7 - Pogacar non lascia neanche le briciole, Ciccone torna indietro: promossi e bocciati

TOUR DE FRANCE - Pogacar vince ancora, per il secondo giorno consecutivo. Guadagna ancora, col solo Vingegaard a 35'', e gli altri oltre il minuto. Il Tour, in realtà, sembra già finito anche se questo era il 1° arrivo in salita dell'edizione 109. Si può in qualche modo scalfire la leadership di Pogacar? Oggi ci hanno provato in tanti, Ciccone compreso, ma l'abruzzese non è andato oltre il 1° GPM.

Kämna ci prova, Vingegaard pure, ma vince ancora Pogacar: gli highlights

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Finalmente è arrivato il momento tanto atteso del primo arrivo in salita in questo Tour. Ma, come successo nella tappa del pavé di Arenberg, come successo nella tappa col Muro a Longwy, è sempre Tadej Pogacar a dettare legge. Il corridore sloveno vince anche sul traguardo di La Planche des Belles Filles dopo un intenso duello con Vingegaard che si deve comunque inchinare. Anzi, il danese è l'unico che resta dentro il minuto di ritardo in classifica generale, tutti gli altri... A spasso! Applausi comunque a Kämna che c'è andato vicino, male invece Ciccone che era riuscito ad entrare nella fuga di giornata, salvo poi staccarsi già alla prima salita.

I promossi

Tadej Pogacar

Non lascia neanche le briciole. Per come si era messa la corsa, Tadej Pogacar avrebbe potuto anche lasciare andare la fuga con la possibilità che Schachmann prendesse la maglia gialla. Un peso in meno per la sua squadra, perché tenere la maglia è comunque un dispendio di energie. Lo sloveno invece ha fretta e voglia di vincere e non poteva non riprovarci a La Planche des Belles Filles, proprio lì dove aveva conquistato il suo primo Tour. Prima ha messo la squadra a tirare per annullare la fuga, poi ha respinto Vingegaard che cercava almeno una vittoria di tappa. Oggi, pare, abbia già conquistato il suo terzo Tour.
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Jonas Vingegaard

Ripreso e sorpassato da Pogacar a 10 metri dal traguardo. È il primo degli sconfitti direbbe qualcuno ma, in realtà, è il primo dei terrestri. Non era il suo finale, l'aveva detto, ma ha voluto comunque sfidare lo sloveno dando anche l'impressione di farcela. Poi Pogacar ha vinto comunque. C'è però da dire, che Jonas Vingegaard è l'unico ad avere un ritardo inferiore al minuto nei confronti di Pogacar dopo queste prime 7 tappe. Chapeau anche per questo.
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Lennard Kämna

Non è riuscito a vincere, ma Lennard Kämna ci è andato molto molto vicino. Al Giro ha conquistato la tappa dell'Etna e vuole un'affermazione anche al Tour (ha comunque già vinto nel 2020 la frazione di Villard-de-Lans). Andato in fuga con Schachmann ci ha provato: prima ha mandato in tilt Ciccone, poi a La Planche des Belles Filles è riuscito ad avere la meglio di due rivali temibili come Geschke e Teuns, che su questa salita ci aveva già trionfato. Se non fosse stato per Pogacar...
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Lennard Kämna

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I bocciati

Daniel Martínez

In casa Ineos si dicono soddisfatti per la “buona prova di squadra”. Sarà, ma Geraint Thomas, Adam Yates e Daniel Martínez sono finiti tutti oltre il minuto di ritardo da Pogacar. Lottano solo per il 2° posto? Il loro obiettivo è piazzare due corridori sul podio? Ci vuole anche un senso di realismo, ok, e forse questo è il massimo che si può raggiungere, ma non è stata una grande giornata in realtà. Soprattutto per Daniel Martínez che è quello che ha pagato più di tutti. Dopo un'intensa primavera sembrava essere lui il leader assoluto della Ineos Grenadiers, oggi è dietro anche a Pidcock.

Aleksandr Vlasov

Avrà pagato la caduta nel finale della tappa di Longwy? Molto probabile, ma è stata una giornata nefasta per il russo. Alla vigilia di questa frazione Aleksandr Vlasov era in lotta, assolutamente, per un posto sul podio, oggi è scivolato a 2'41'' da Pogacar e a 1'31'' dal podio. Tour già compromesso per lui.
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Giulio Ciccone

Era la sua tappa e lui ci ha anche provato. Dopo aver lavorato per i compagni nelle prime tappe, aveva carta bianca a La Planche des Belles Filles, là dove conquistò la maglia gialla nel 2019. Ma i piani iniziali non sono stati concretizzati dall'abruzzese. È andato in fuga con Mads Pedersen, cercando di giocare anche in superiorità numerica, ma alla prima salita, un 3° categoria, molto lontano dall'arrivo, a Giulio Ciccone gli si è spenta la luce. Non ottimo, soprattutto per il morale, in vista del prosieguo del suo Tour. Speriamo tutti in giorni migliori!
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Si spegne la luce a Ciccone: l'abruzzese si stacca dalla fuga

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Ciccone ci prova: Mads Pedersen lo lancia in fuga a 126 km dall'arrivo

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Dove vedere il Tour de France in diretta tv e live streaming

Il Tour de France 2022 sarà trasmesso in DIRETTA integrale su Eurosport 1 (Canali 210 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Tour de France, dal km 0 e senza pubblicità, in streaming su Eurosport Player, Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
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La UAE sfila davanti a tutti: è festa per il trionfo di Pogacar

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