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Ciclismo, Vuelta di Spagna 2021 - Ciccone non è ancora pronto, Roglic controlla ma Bernal... Le 5 verità

Luca Stamerra

Pubblicato 21/08/2021 alle 10:13 GMT+2

VUELTA DI SPAGNA - Andiamo a tracciare un bilancio del secondo arrivo con una salita di 1a categoria di questa Vuelta con il format delle 5 verità. Tra un Roglic tranquillo a un Bernal che spera grazie ad una squadra molto forte. Quelli della Movistar, invece, perdono tanto senza Valverde. E Ciccone? Per ora rimandato il corridore della Trek Segafredo.

Giulio Ciccone durante la tappa di Balcón de Alicante alla Vuelta di Spagna 2021

Credit Foto Getty Images

Dopo il Picón Blanco, è arrivato il secondo arrivo in salita su un 1a categoria. Il Balcón de Alicante ha fatto una bella selezione: non ha spaccato in due la classifica, ma ci ha fatto una divisione tra quelli che potranno vincere la Vuelta e chi si 'accontenteranno' di un semplice piazzamento. Al momento Roglic risponde ad ogni scatto, palesando una buona condizione fisica nonostante avesse corso solo 5 giorni tra l'inizio di luglio e lo start della Vuelta. Bernal comunque è alle sue spalle ed è fiducioso grazie ad una squadra competitiva. Lo saranno anche quelli della Movistar? I due alfieri del team spagnolo hanno perso il loro regista, Valverde che si è ritirato a causa di una frattura alla clavicola, e ora rischiano la loro compattezza. Chi ha deluso, per adesso, è Giulio Ciccone da cui ci attendiamo presto risposte.

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Roglic controlla con tranquillità

La tappa del Balcón de Alicante non era semplice, tutt'altro. 6 GPM, con più di 3700 metri di dislivello. Era l'occasione giusta per minare le certezze di Primoz Roglic e qualcuno ci ha anche provato. L'avevano fatto i Movistar con Valverde a più di 40 km dal traguardo, poi Miguel Ángel López e Adam Yates. Lo sloveno è stato però una sfinge, non si è staccato di un cm, senza difficoltà. Peccato che l'azione di Valverde non sia andata avanti, a causa della caduta del murciano, perché effettivamente Roglic era rimasto senza squadra. Ci sarebbe stato qualche spunto in più. Ma, se Kruijswijk e Kuss dovessero rimanere insieme a lui, lo sloveno sembra non patire nulla.
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Ma Egan Bernal ha la squadra...

Egan Bernal sempre alla ruota di Roglic in queste prime tappe, con il colombiano che non ha mai piazzato qualche guizzo. Sull'Alto de Cullera ha perso anche 8'', finendo a 41'' dallo sloveno, ma la Vuelta è lunghissima. E, al contrario di Roglic, Bernal può contare di una squadra molto più attrezzata. Ha al suo fianco Adam Yates e Carapaz che si sono calati bene nella dimensione di gregari, anche se entrambi aspetteranno la propria occasione. Senza dimenticare corridori come Narváez, Pidcock e un Sivakov ritrovato, guardando l'ultima tappa. Con questo team, Bernal può davvero far paura a Roglic.

Senza Valverde sarà diverso per Mas e López

Parlando di squadre, una che minacciava seriamente Roglic era la Movistar. Sia Enric Mas che Miguel Ángel López erano, e sono ancora, molto ambiziosi, guidati da un'eccellenza come Alejandro Valverde. Il segreto del successo dei primi due in questa settimana sta proprio nella regia del murciano che però ha dovuto sventolare bandiera bianca a causa della caduta che l'ha costretto al ritiro. E adesso? Senza Valverde mancherà sicuramente qualcosa a Mas e López che rischiano ora di correre come al solito. Un po' a caso.
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Ciccone non è ancora pronto per un podio

Attendavamo risposte importanti da Giulio Ciccone in queste ultime due tappe che ci hanno restituito, però, un abruzzese un po' sulle gambe. Troppa esplosiva la salita di Alto de Cullera per Ciccone, ok, ma l'ultima frazione era molto più consona al capitano della Trek Segafredo. Però ha perso altri 30'', finendo fuori dalla top 10. Niente di gravissimo: Ciccone non doveva vincere la Vuelta e si fa in tempo a recuperare l'1'28'' che ha perso finora. Ma, vien da dire, che l'abruzzese non è ancora pronto per certe sfide. Parliamo del podio di un Grande Giro. Anche perché per fare podio devi essere concentrato, lucido, performante ecc dalla prima all'ultima tappa. Non si può aspettare di rimontare più tardi. Detto questo, c'è davvero un sacco di tempo ancora a disposizione e speriamo che Ciccone lanci segnali importanti già da domenica.
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Ciccone e Adam Yates all'arrivo all'Alto de la Montaña de Cullera - Vuelta di Spagna 2021

Credit Foto Getty Images

Bardet si rifà con la maglia a pois

Dopo la caduta di Albacete, la Vuelta di Bardet era già finita. L'obiettivo del corridore francese era di fare una buona classifica generale come al Giro (7°), con la possibilità di vincere anche una tappa. È andato però ad oltre 26' di ritardo nelle ultime due frazioni, ecco che nella tappa di Balcón de Alicante ha avuto spazio per andare in fuga con i suoi compagni di squadra. Non ha avuto la gamba per vincere la tappa, conquistata dal suo compagno Michael Storer, ma ha pescato tanti punti per la maglia a pois. Bardet ne ha presi 11, trovandosi ora in 3a posizione della classifica scalatori. Ecco trovata la nuova dimensione del corridore della DSM che cercherà di vincere questa classifica, tra l'altro contro i connazionali Bouchard e Guillaume Martin. Del resto, lo stesso Bardet aveva già vinto una classifica scalatori in un Grande Giro: quella a pois al Tour de France 2017.
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Vuelta, dove vederla in tv e in live streaming

Tutte le tappe della 76a edizione della Vuelta saranno trasmesse in diretta integrale su Eurosport 1 (canale 210 di Sky, disponibile anche su DAZN) e in live-streaming su Eurosport Player (anche su TIMVISION) e Discovery+, il nuovo servizio ott di Discovery con tutto il meglio dell’intrattenimento e della programmazione sportiva di Eurosport. Non resta che collegarsi su Eurosport e Eurosport Player dal 14 agosto al 5 settembre, con il commento di Luca Gregorio e Riccardo Magrini. Per gli abbonati a Eurosport Player, anche la possibilità di gustarsi le tappe senza pubblicità e con tanti contenuti in più.
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