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Pagelle GP Azerbaijan: allarme rosso Ferrari, Verstappen vola, Russell e Vettel sugli scudi, Leclerc campione di iella

Paolo Viganò

Aggiornato 12/06/2022 alle 20:23 GMT+2

F1 - L'olandese allunga in classifica e ristabilisce le gerarchie interne alla Red Bull, il giovane inglese sale ancora una volta sul podio e si mette alle spalle Hamilton, Vettel dà spettacolo. In Ferrari è allarme rosso affidabilità: fuori, oltre alle rosse, anche un'Alfa e una Haas.

Leclerc e Sainz in coro: "Giorno frustrante per la Ferrari ma..."

Il Gp di Azerbaijan va in archivio con una pesante doppietta per la Red Bull e un'autentica débacle per la Ferrari, protagonista di un doppio ritiro nei primi 20 giri che accende un campanello d'allarme a Maranello. Verstappen vola nella classifica generale e rimette a posto Perez.
Chi è stato il pilota che si è messo più in evidenza? Quale driver o scuderia ha completamente perso la bussola ottenendo meno di quanto ci si potesse immaginare alla vigilia? Di seguito le nostre pagelle e i nostri voti al GP appena andato in archivio.
Max VERSTAPPEN (Red Bull, 1° classificato): voto 8 - Si è ripreso ciò che è suo, sia in classifica generale che nella gerarchia interna in Red Bull, che Perez aveva provato timidamente a contestare fra Monaco e le qualifiche in Azerbaijan. Parte prudente, prova ad attaccare Leclerc che gli resiste fino a scegliere il pit stop anticipato, va a riprendere Perez e sfodera poi un ritmo gara ingestibile per il compagno. Le Ferrari gli srotolano il tappeto rosso, ma l'impressione è che il più veloce in pista fosse comunque lui.
Sergio PEREZ (Red Bull, 2° classificato): Voto 6,5 - Bene in qualifica, benissimo in partenza, poi evapora: troppo presto in affanno con le gomme, troppo facilmente attaccabile da Verstappen (con o senza indicazioni dai box), troppo inferiore sul passo nel resto della gara. Buon week end e ottima prestazione da gregario, ma nulla più. A proposito di Mondiale.
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Sergio Perez, Max Verstappen, GP Azerbaijan, Getty Images

Credit Foto Getty Images

George RUSSELL (Mercedes, 3° classificato): voto 9 - Difficile non assegnargli l'MVP di giornata: ormai vederlo sul podio non fa più notizia, ma il ragazzo è di una consistenza, tecnica e mentale, davvero impressionanti. Per arrivargli immediatamente alle spalle, Lewis Hamilton è sceso dalla macchina con la schiena a pezzi.
Lewis HAMILTON (Mercedes, 4° classificato): voto 7 - Ancora nulla da fare col compagno di team, ma questa volta Lewis sfodera una gara gagliarda a dispetto degli effetti del porpoising sulla sua spina dorsale. Bello l'attacco con sorpasso a Gasly nel finale.
Charles LECLERC (Ferrari, nc): voto 8 - Se a Barcellona e a Monaco era la Ferrari ad essere davvero forte, qui la Red Bull aveva qualcosa in più, ma Charles ha tenuto la rossa davanti sia in qualifica che nella prima parte di gara mettendoci tanto del suo. Tre week end ad altissimo livello di prestazione e il bilancio più misero che si potesse immaginare. Si spera non incida troppo sull'umore.
Team FERRARI: voto 4 - Il triplo clamoroso passaggio a vuoto Barcellona-Monaco-Baku rischia di avere effetti pesanti sulla stagione. Sul piano numerico, perché permette alla Red Bull di prendere un bel margine nelle due classifiche a un terzo del Mondiale, e su quello tecnico, perché ora Maranello deve inseguire anche sul piano dell'affidabilità. Se a Milton Keynes, come prevedibile, hanno avuto problemi all'inizio della stagione proprio con le power unit ex Honda, a Maranello si erano illusi di avere un buon livello di affidabilità finché non sono arrivati i primi caldi, che hanno arrostito ben due turbine a Leclerc e con tutta probabilità anche quella della Haas di Magnussen. Inquietante anche il problema idraulico sulla macchina di Sainz.
  • Il resoconto dei 9 ritiri dei motorizzati Ferrari in queste prime 8 gare
GARAPILOTA (TEAM)PROBLEMA
GP Arabia Saudita V.Bottas (Alfa Romeo)Surriscaldamento
GP MiamiG.Zhou (Alfa Romeo)Pompa dell'acqua
GP Spagna G.Zhou (Alfa Romeo)Power Unit
GP Spagna C.Leclerc (Ferrari)Power Unit
GP MonacoK.Magnussen (Haas)Power Unit
GP AzerbaijanC.Sainz (Ferrari)Idraulica
GP AzerbaijanC.Leclerc (Ferrari)Power Unit
GP AzerbaijanG. Zhou (Alfa Romeo)Idraulica
GP AzerbaijanK.Magnussen (Haas)Power Unit
Ovviamente restano intatti tutti i meriti per il grande salto prestazionale fra la macchina 2021 e questa F1-75, ma forse ora si è presentato il conto di una crescita fin troppo veloce, che potrebbe costringere a rivedere le aspettative. Errori di strategia e mancanza di affidabilità, purtroppo, non sono ascrivibili alla buona o alla cattiva sorte. C'è da lavorare, ma il calendario è impietoso e fra cinque giorni si torna già in pista a Montreal, altra pista molto veloce che piace alla Red Bull.
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L'amarezza di Charles Leclerc

Credit Foto Getty Images

Sebastian VETTEL (Aston Martin, 6° classificato): voto 8 - Gara da 10 se non fosse per il 'lungo' durante l'attacco a Ocon che gli ha fatto perdere una posizione. Anche in quel frangente, però, ha dato spettacolo, girando la sua Aston Martin ancora in movimento nella strettissima via d'uscita, e perdendo pochi secondi che gli hanno permesso di restare pienamente in gara fino al 6° posto finale. Sul circuito in cui aveva perso i nervi nel 2017 con Hamilton, una grande prova di forza.
Daniel RICCIARDO (McLaren, 8° classificato): voto 6 - Una volta tanto si è messo alle spalle Lando Norris, all'interno di una gara sempre ravvicinata fra i due in cui le McLaren hanno chiuso dove dovevano. Un po' di ossigeno in un momento difficile.
Esteban OCON (Alpine, 10° classificato): voto 5,5 - Vero che porta a casa un punticino, ma è lontano da Alonso (7°) e soprattutto è quello che subisce praticamente tutti i sorpassi del Gp: da Hamilton, da Alonso, da Vettel.
Valtteri BOTTAS (Alfa Romeo, 11° classificato): voto 5,5 - E' il primo week end in cui perde dal compagno Zhou, e non riesce a tenere l'Alfa Romeo in zona punti. Passaggio a vuoto.
Mick SCHUMACHER (Haas, 14° classificato): voto 5 - Il compagno Magnussen ci prova, piazzando anche un paio di sorpassi in gara prima del ritiro. Il giovane Mick non offre invece segni di vita nè in qualifica, dove è ultimo, né in gara, dove si mette dietro il solo, disastroso, Latifi.
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Leclerc-Verstappen, le tappe del dualismo che infiamma la nuova F1

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