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Basket, NBA: il power ranking della Eastern Conference. Bucks e Heat favoriti, occhio ai Nets

Davide Fumagalli

Aggiornato 21/12/2020 alle 15:22 GMT+1

Analizziamo la griglia di partenza della Eastern Conference al via della stagione NBA 2020-21. I Milwaukee Bucks dell'MVP Antetokounmpo sono ancora favoriti, dietro scalpitano i Miami Heat vice campioni e i nuovi Brooklyn Nets di Durant e Irving. Curiosità per vedere dove possono arrivare gli ambiziosi Atlanta Hawks di Danilo Gallinari.

Eastern Conference preview, Kevin Durant, Jimmy Butler, Giannis Antetokounmpo

Credit Foto Getty Images

Dopo la offseason più breve di sempre è pronta a ripartire la stagione NBA con un regular season da 72 partite. Nella Eastern Conference i valori sono rimasti pressochè inalterati, con Milwaukee Bucks, Miami Heat, Boston Celtics e Philadelphia 76ers davanti a tutti: l'incognita sono i Brooklyn Nets di Durant e Irving, un "dark horse" che potrebbe far saltare tutti i pronostici. Grande curiosità per vedere gli Atlanta Hawks, ambiziosi e alla caccia dei playoff dopo un mercato importante con gli innesti, tra gli altri, di Danilo Gallinari e Bogdan Bogdanovic in un roster giovane e talentuoso.
1.Milwaukee Bucks
2.Miami Heat
3.Boston Celtics
4.Philadelphia 76ers
5.Brooklyn Nets
6.Toronto Raptors
7.Atlanta Hawks
8.Indiana Pacers
9.Washington Wizards
10.Orlando Magic
11.Chicago Bulls
12.New York Knicks
13.Charlotte Hornets
14.Detroit Pistons
15.Cleveland Cavaliers

Contenders

  • Bucks, Heat, Celtics, 76ers, Nets
Rinfrancati dall'estensione contrattuale di Giannis Antetokounmpo, due volte MVP NBA nelle ultime due stagioni, i Milwaukee Bucks partono da favoriti almeno in regular season, viste le conferme di Middleton e Lopez e l'arrivo di Holiday al posto di Bledsoe (un upgrade). La panchina è stata rivoluzionata con Augustin e Portis in primis, c'è curiosità per vedere la crescita di DiVincenzo, in generale il sistema collaudato e la presenza di Giannis dovrebbero bastare per strappare il seed n.1. Subito dietro ci sono i Miami Heat vice campioni con ovviamente il leader Jimmy Butler, i talenti giovani Herro e Robinson, e gli "scudieri" Dragic e Adebayo, entrambi con nuovi contratti: la partenza di Crowder è stata rimpiazzata da Harkless e Bradley, sulla carta sono più forti e profondi, ai playoff possono ripetersi. Appaiono indeboliti i Boston Celtics: Tatum e Brown sono talenti unici, Smart è indispensabile, Kemba Walker è decisivo ma fragile, coach Stevens una garanzia. Però si sono indeboliti, hanno perso Hayward senza rimpiazzarlo, gli arrivi di Tristan Thompson e Teague per Kanter e Wanamaker non scaldano, la speranza è riposta nei rookies Nesmith e Pritchard.
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Ben Simmons

Credit Foto Getty Images

Le mine vaganti sono Philadelphia e Brooklyn. I 76ers hanno modellato il roster sulle idee del nuovo presidente Morey e di coach Doc Rivers, fuori Horford e dentro gli esterni tiratori Seth Curry e Green, fresco di titolo coi Lakers al pari di Dwight Howard. Ci sono due All Star come Simmons ed Embiid, e occhio al rookie Tyrese Maxey, guardia che può essere il "furto" dell'ultimo Draft. I Nets hanno talento a sufficienza con Irving e Kevin Durant, un roster abbastanza lungo e affidabile (Dinwiddie, LeVert, Harris, Jordan e Allen sono ottimi "scudieri") e possono ambire anche ad uno dei primi 3 posti. Le incognite? L'integrazione di KD, la salute dello stesso Durant e di Irving, e la gestione di Steve Nash, coach al debutto pur con un assistente come Mike D'Antoni. E poi c'è la questione James Harden: sia i Nets, sia i 76ers, sono serie candidate a prenderlo via trade, rivoltando forse gli equilibri della Conference.

Playoff

  • Raptors, Hawks, Pacers
Sicuri o quasi di un post ai playoff i Toronto Raptors che, pur giocando in Florida a Tampa per questioni di pandemia e pur avendo perso le due "torri" Ibaka e Marc Gasol, ripartono dalla conferma di VanVleet e da pilastri come Siakam, Lowry, Anunoby e coach Nick Nurse, allenatore dell'anno nel 2020. Non sono da titolo ma i "Dinos" possono dar fastidio alle big. Idem gli Indiana Pacers che hanno la novità in panchina Nate Bjorkgren, ex assistente di Nurse: i vari Brogdon, Sabonis e i fratelli Holiday sono garanzie, restano le incognite Oladipo e Turner, due potenziali All Star che però da mesi vengono inseriti in ogni rumors di mercato. Se il nucleo resta intatto, per il primo turno ci sono anche loro. Avranno grande pressione gli Atlanta Hawks dopo l'ambizioso mercato con le aggiunte di Gallinari, Bogdanovic e Rondo: coach Pierce e il GM Schlenk non possono fallire l'obiettivo, serve però che il nucleo giovane capeggiato da Trae Young e John Collins si sposi in fretta coi veterani. I "Falchi" sulla carta sono certamente da 7°-8° posto.
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Play-In

  • Wizards, Magic, Bulls
Con l'allargamento del Play-In fino al decimo posto della Conference, anche Washington, Chicago e Orlando possono provare ad inserirsi. Gli Wizards, rinfrancati dalla permanenza di Bradley Beal e dalla conferma di Davis Bertans, hanno aggiunto Russell Westbrook al posto di John Wall, più i giovani Hachimura e Avdija (rookie israeliano dal Maccabi): sulla carta hanno talento per centrare i playoff. Il talento non manca nemmeno ai nuovi Bulls del presidente Karnisovas (lituano ex Fortitudo Bologna da giocatore) e di coach Billy Donovan: i vari Markkanen, LaVine, Carter e Coby White, più la gemma Patrick Williams pescato al Draft, fanno sognare ma serve un salto di qualità per competere in modo efficace. I Magic sono di fatto la stessa squadra che negli ultimi anni ha fatto i playoff, col montenegrino Vucevic e il francese Fournier a tirare la carretta: Gordon e Fultz sono attesi ad un ultimo esame, da seguire il rookie Cole Anthony, play figlio d'arte (papà Greg ha giocato ai Knicks e ai Blazers).

Lottery

  • Knicks, Hornets, Pistons, Cavaliers
Queste squadre non sono attrezzate per dare la caccia ai playoff ma non mancano i motivi per andare ad osservarle. I New York Knicks provano l'ennesima ricostruzione con Tom Thibodeau in panchina, il roster ha giovani di grande interesse come RJ Barrett, Mitchell Robinson e i rookies Obi Toppin ed Immanuel Quickley, per cui al Madison Square Garden ci si potrebbe comunque divertire. Divertimento garantito a Charlotte: gli Hornets non vinceranno molte gare nonostante l'innesto di Gordon Hayward, ma l'arrivo dal Draft di Lamelo Ball promette tante giocate spettacolari da parte del più piccolo dei figli di Lavar, in preseason ha già dato prova dei suoi istinti con assist elettrizzanti. Detroit Pistons e Cleveland Cavaliers svilupperanno i loro giovani (il francese Hayes e l'esterno Okoro) e proveranno a scambiare a cedere sul mercato veterani del calibro di Derrick Rose, Blake Griffin, Kevin Love e Andre Drummond.
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