Coppa d'Africa 2021 - L'arbitro Janny Sikazwe rompe il silenzio: "Tunisia-Mali? Potevo finire nella bara quel giorno..."
Aggiornato 01/02/2022 alle 13:43 GMT+1
COPPA D'AFRICA - "Quando sono entrato in ospedale mi hanno detto che sarei potuto cadere in coma. Potevo finire nella bara quel giorno". Parola dell'arbitro Sikazwe, quello di Tunisia-Mali, che - in evidente stato confusionale - fischiò la fine del match prima all'86' e poi all'89'43'' scatenando le ira dei giocatori tunisini. L'arbitro zambiano finì in ospedale per un "colpo di sole" quel giorno.
L'arbitro Sikazwe rompe il silenzio. Parliamo del direttore di gara che si è reso protagonista il 12 gennaio scorso nell'intenso finale di Tunisia-Mali. La gara, valida per la prima giornata della fase a gironi, che aveva visto una sua folle conclusione all'86' e poi ancora all'89'43'' tra lo stupore e la rabbia dei giocatori tunisini che stavano cercando di firmare il gol del pareggio. L'arbitro Sikazwe, in evidente stato confusionale, però, non volle sentir ragioni, pensando che il tempo fosse già scaduto. Dopo la bagarre di fine gara, con gli steward entrati in campo per scortare l'arbitro fuori, Sikazwe è stato portato in ospedale per una sospetta insolazione. Oggi, ad un'intervista all'Equipe, il direttore di gara zambiano ha confermato tutto. È stato vittima di un 'colpo di sole' che non gli ha permesso di essere lucido in quel folle finale nonostante la sua esperienza. E, anzi, che ha davvero rischiato la vita quel pomeriggio... Per la cronaca, il Mali vinse quella partita 1-0 (rigore di Koné), anche se la Tunisia chiese di ripetere il match per "errore tecnico dell'arbitro”. La CAF ha però omologato il risultato finale un po' perché non c'erano tempi tecnici per ripetere la partita, un po' perché fu comunque proposto alla Nazionale tunisina di rientrare in campo e giocare ulteriori 3 minuti col quarto uomo a fare da arbitro...
Le parole dell'arbitro Sikazwe
Faceva molto caldo, con un'umidità terribile, oltre l'80%. Già dal momento in cui abbiamo fatto riscaldamento prima del match è stata dura. Non importa quanta acqua bevessi, sentivo sempre di avere sete. E la cosa peggiorava nel corso dei minuti. Ho iniziato a perdere l'orientamento. Ero confuso e non mi rendevo conto di nulla. Non sentivo più i miei assistenti che mi hanno detto che stavano cercando di parlarmi in cuffia, di aiutarmi perché vedevano che qualcosa non andava. Non li sentivo e non ho memoria di questo. Ero nel mio mondo, tagliato fuori dai miei assistenti. Ancora oggi non riesco a ricordare. Sicuramente mi hanno parlato, ma è come se non fossi stato connesso
Chi vince la Coppa d'Africa?
Potevo entrare in una bara quel giorno
Lo hanno chiamato 'colpo di calore', ma sarebbe potuto essere molto più grave. Quando sono entrato in ospedale mi hanno detto che sarei potuto cadere in coma da un momento all'altro. Stavo per finire in una bara quel giorno. È stato molto pericoloso quello che è successo, ma adesso - per fortuna - sono in buona salute
Mi ha ferito rivedermi in tv
Non è facile vedere tutto quello che si dice di te, ma questa è la vita, è una situazione particolare che non avevo mai vissuto. Sono rimasto deluso nel sentire tutte le critiche, ma sono stato il primo frustrato da quello che è successo. Mi sono imbattuto una volta su quella partita, vedendo la tv, ma mi ha ferito, non avevo voglia di rivederla. Ma andrò avanti
Insomma, Sikazwe sarà uno dei nomi che si ricorderanno di questa 33esima edizione. E dire che, tra quelli presenti, era quello con il miglior CV e che sarebbe stato papabile per arbitrare la finalissima del 6 febbraio prossimo. Il direttore di gara zambiano, infatti, alla sua 6a Coppa d'Africa, ha nel curriculum proprio la direzione della finale della Coppa del 2017 tra Egitto e Camerun. Agli ultimi Mondiali di Russia 2018 ha diretto due gare (Belgio-Panama e Giappone-Polonia) e nel dicembre 2016 era stato arbitro della finale del Mondiale per club tra Real Madrid e Kashima Antlers, risultando così essere il primo africano ad arbitrare la finale di un torneo FIFA a 18 anni dall'ultima volta: il marocchino Said Belqola che diresse la finale di Coppa del Mondo '98 tra Francia e Brasile.
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