Da 0 a 10, il Pagellone della 31a giornata di Serie A: Milan show, Dea da Scudetto, Inter sprecona
Aggiornato 10/07/2020 alle 11:26 GMT+2
I rossoneri ribaltano la Juventus e continuano la loro serie positiva, l'Atalanta non deve porsi limiti, bene Udinese e Sassuolo. Lazio a corto di fiato, l'Inter é crollata e si é fatta rimontare anche a Verona. Gesto ignobile di Patric
Voto 10…alla rimonta del Milan e alla rivincita di Pioli
Da 0-2 a 4-2, contro la capolista, dopo aver battuto pochi giorni prima la seconda in classifica. Il Milan diventa arbitro imparziale dello Scudetto, togliendo punti sia alla Lazio che alla Juventus. Nella vittoria roboante sui bianconeri, però, ci sono mille significati. In primis la rivincita di Stefano Pioli, che ha dato identità e spessore a una squadra che prima del suo arrivo si era smarrita. E poi la classe di Zlatan Ibrahimovic, che si dimostra ancora una volta leader e trascinatore ad alti livelli. Infine la fame di Ante Rebic, uno dei migliori attaccanti in assoluto del 2020, ancora in gol e ancora decisivo. I rossoneri sono al settimo posto e hanno praticamente blindato la qualificazione alla prossima Europa League, resta solo da capire se tramite preliminari o direttamente ai gironi. Grandi passi in avanti.
Voto 9…a un'Atalanta che sogna lo Scudetto
Nona Vittoria di fila, una marcia inarrestabile e trionfale, frutto di un’altra prestazione matura. L’Atalanta inanella il terzo clean sheet di fila e contro la Samp vince con la pazienza tipica delle grandi squadre. La banda di Gasperini, grazie anche allo “spaccapartite” Muriel (10 gol subentrando dalla panchina), mette un altro sigillo sulla sua straordinaria stagione e ora si appresta ad affrontare la Juve senza alcun timore riverenziale. Sognare é lecito, non porsi limiti un obbligo.
Voto 8…a De Zerbi, il suo Sassuolo sta incantando adesso
Una filosofia spesso mal interpretata, ma che in questo scorcio post lockdown sta dando i suoi frutti. Il Sassuolo espugna anche Bologna e si issa all’ottavo posto in classifica. Una squadra che segna tanto (piú di tutti in questo giugno-luglio di fuoco), che diverte, che ha imparato i dettami tattici del suo mister e che non vuole fermarsi sul più bello. Roberto De Zerbi sorride e gongola. Il meccanismo neroverde funziona perfettamente e i 43 punti dopo 31 giornate rappresentano già adesso un motivo d’orgoglio non indifferente.
Voto 7…all'Udinese di De Paul e Lasagna
Seconda vittoria in trasferta di fila, agganciata la Fiorentina a quota 35 punti, +8 sulla zona retrocessione. L'Udinese di Gotti ha aumentato il ritmo e si é allontanata dalla zona pericolosa. Le giocate di un ispiratissimo Rodrigo De Paul e il solito gol di Kevin Lasagna (quarta gara di fila a bersaglio) hanno trascinato i friulani ad un nuovo successo in casa della "moribonda" SPAL. La squadra bianconera alla fine se la cava sempre e ora può viversi questo finale di campionato con un pizzico di tranquillitá in piú.
Voto 6…al Torino, che soffre ma vince una partita chiave
La paura, l’incubo, la reazione, il sospiro di sollievo. Per il Torino (e per Moreno Longo) la partita contro il Brescia ha rappresentato tutto questo. Il gol di Torregrossa aveva inizialmente sconvolto i granata, ben consci che una sconfitta con le Rondinelle avrebbe aperto una crisi dalla quale sarebbe stato difficile uscire. Invece la formazione piemontese ha reagito e, trascinata da Belotti e Verdi, ha ribaltato la situazione, mettendo di fatto un bel mattoncino a protteggere il muro che la separa dalla zona retrocessione. I problemi restano, il Torino non é per nulla solido, ma questa Vittoria permette di respirare.
Voto 5…alla Lazio, che mentalmente è crollata
Rimontata e sconfitta dal Lecce, dopo essere passata in vantaggio subito con Caicedo. La Lazio di Inzaghi getta al vento altri punti e rinuncia alla possibilitá di mettere pressione alla Juventus (poi sconfitta a San Siro). La sensazione é che la formazione capitolina sia crollata mentalmente e abbia terminato le energie per rendere ogni gara imprevedibile fino all’ultimo. Si è interrotta la magia e I problemini fisici occorsi ai vari Leiva, Milinkovic, Correa, Marusic, Lulic hanno contribuito a rendere imperfetta una macchina che prima del lockdown viaggiava come un treno svizzero. Non é facile uscire da questa situazione.
Voto 4…all’ultima mezz'ora della Juventus
Maurizio Sarri ha visto “60 minuti mondiali”, ma tutti si ricorderanno gli ultimi 30, in cui la Juventus ha incassato quattro gol (tre nel giro di sei minuti) e ha perso l’opportunità di chiudere definitivamente ogni discorso Scudetto. Invece la debacle contro il Milan evidenzia ancora una volta i limiti di una squadra fortissima ma non sempre coesa e compatta. Solidità cercasi. La Juventus non è imbattibile e i prossimi tre avversari, Atalanta, Sassuolo e Lazio, faranno di tutto per dimostrarlo. Ora viene il bello…
Voto 3…all'Inter di Conte, incapace di gestire i vantaggi
20 punti persi da situazione di vantaggio. Un'enormità. Un record negativo per i nerazzurri nell'ultimo decennio in campionato. L'Inter, come giá accaduto con Sassuolo e Bologna, dilapida il 2-1 costruito nella ripresa e incassa un nuovo stop. Cambi tardivi, disastri difensivi, il dilemma Eriksen, l'iniziale bocciatura di Lautaro, alcuni elementi totalmente fuori forma (Brozovic e Skriniar, ad esempio). Nelle strategie di Conte si é inceppato qualcosa e ora il club nerazzurro si trova addirittura al quarto posto, dietro a Juventus, Lazio e Atalanta. Piú che i rimpianti per i punti gettati bisognerebbe analizzare i limiti mentali che hanno portato l'Inter a ridursi in questo stato.
Voto 2…al Genoa, che adesso è terz'ultimo
Un altro ko, stavolta contro il Napoli e il terz’ultimo posto che diventa realtà a sole sette giornate dal termine. Il Lecce ha messo la freccia e ha operato il sorpasso e per il Grifone si mette male. Il calendario dice SPAL, Torino, Lecce e derby: quattro gare di fuoco per capire se il prossimo campionato dei liguri sarà quello di Serie A o quello di Serie B. Tensione massima.
Voto 1…a Fabbri e al VAR di Roma-Parma
Inaccettabile. Inaccettabile il mancato rigore concesso al Parma per il fallo di mano evidente di Gianluca Mancini, un “mani” che sarebbe stato tale anche in epoca pre cambio di regolamento e pre “mani-comio”. Malissimo Fabbri, malissimo il VAR che non è riuscito a convincerlo, malissimo tutti. La tecnologia, se utilizzata in questo modo, diventa addirittura deleteria. Peccato, perché sarebbe uno strumento tanto utile…
Voto 0…a Patric e al suo gesto ignobile
Nessuna giustificazione, quattro giornate di squalifica meritate. Patric ha perso la testa e ha morso Donati sul finire di Lazio-Lecce. Un gesto veramente ignobile, ancora più intollerabile nell’era Covid. Un episodio che lo marchierà a vita. Imbarazzante.
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