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Pagellone 16ª Serie A: il Milan ci crede, successi pesanti per Juventus e Roma, l'Inter trafigge il Napoli

Enrico Turcato

Aggiornato 05/01/2023 alle 13:24 GMT+1

Serie A – I rossoneri molto brillanti alla ripresa del campionato, trascinati da Tonali e Leao. L'Inter trionfa nel big match con il Napoli, la Juve fatica a Cremona ma vince. Malissimo il Sassuolo, inaccettabile il comportamento di parte della tifoseria laziale.

Pagellone Serie A - 16a giornata

Credit Foto Eurosport

Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare un Pagellone delle partite appena andate in archivio. La 16esima giornata di Serie A - quella che ha aperto il 2023 dopo la lunga sosta per i Mondiali in Qatar - ha visto cadere per la prima volta in questa stagione il Napoli, sconfitto al Meazza da un'ottima Inter. Il Milan ha espugnato in scioltezza Salerno, vittorie pesanti per Juventus e Roma. Crisi nera per il Sassuolo, male anche la Lazio. Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha mostrato qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra.

Voto 10…all’Inter, che vince il big match con il Napoli e riapre il campionato

Dzeko si prende la copertina e con una testata d’oro sgretola il muro d’imbattibilità della capolista. Ma è stata un’Inter bella, tosta e convincente quella ammirata al Meazza, che ha sconfitto 1-0 il Napoli meritatamente e ha di fatto riaperto le ambizioni Scudetto di almeno tre squadre (i nerazzurri, ma per questioni di classifica anche di Juventus e Milan). Inzaghi ha avuto la meglio sull’ex Spalletti e ha presentato un’Inter concreta e affamata, che ha sbranato la squadra campana, togliendole sicurezze. Il Napoli a San Siro ha accusato la lunga sosta, è sembrato appannato e vulnerabile; e ora dovrà essere in grado di rialzarsi dopo il primo ko subito in questa Serie A. La fuga per il Tricolore ha avuto un piccolo arresto: riprenderà o verrà ricucita dalle inseguitrici?

Voto 9...alla coppia Tonali-Leao, trascinatori di questo Milan

Pioli gongola a Salerno. Con un primo quarto d’ora di fuoco – ma in generale con una prestazione davvero brillante per tutto il match – il Milan si guadagna il primo successo del 2023 e si porta a soli cinque punti dal Napoli primo in graduatoria. Sandro Tonali e Rafael Leao, marcatori non casuali, hanno aperto le danze del nuovo anno rossonero e hanno messo sin da subito le cose in chiaro: questo Milan non ha nessuna intenzione di abdicare. Il punteggio dell’Arechi, senza le numerose parate del messicano Ochoa, avrebbe anche potuto essere più rotondo e proprio qui sta l’unica nota negativa: alcune partite vanno chiuse prima.

Voto 8...al super Lecce, che in casa si esalta

Terza vittoria di fila, dopo quelle con Atalanta e Sampdoria. Il Lecce ribalta la Lazio grazie a un gran secondo tempo e guidato dall’ispiratore Di Francesco e dai goleador Strefezza e Colombo, si toglie un’altra soddisfazione in questo ottimo campionato. La squadra di Baroni ha 18 punti (non arrivava ad almeno questa cifra nelle prime 16 giornate dalla stagione 2004/05, 21 in quel caso), è dodicesimo in classifica e conferma di poter ambire a una salvezza tranquilla. Squadra organizzata, a tratti irriverente e con individualità di peso. Gran bella sorpresa.

Voto 7...a Juventus e Roma, vittorie bruttine ma pesanti

0-1 a Cremona con una punizione al 91’ di Milik e 1-0 al Bologna con un rigore dopo sei minuti di Pellegrini. Il massimo con il minimo. La Juventus di Allegri – alla settima vittoria di fila senza mai subire gol – prosegue il lavoro iniziato tra ottobre e novembre e – grazie ad alcuni episodi favorevoli – si conferma terza forza del campionato. La Roma di Mourinho – con un ritrovato Dybala – batte un ostico Bologna e aggancia la Lazio al quinto posto a quota 30 punti. Sono successi che hanno un peso specifico importante, anche perché precedono due big match: quello della prossima giornata per la Roma con il Milan, quello tra due turni per la Juve con il Napoli.

Voto 6...alla rimonta dell’Atalanta, più di orgoglio che di qualità

Sotto 2-0 a La Spezia fino al minuto 76 e a un passo dalla quarta sconfitta di fila. Proprio in quel momento, a ridosso del baratro imminente, l’Atalanta di Gasperini ha avuto la forza e l’orgoglio di rialzarsi. Hojlund e Pasalic hanno riportato la Dea sul 2-2, consegnando ai compagni un pareggio utile quantomeno ad interrompere la serie negativa. L’Atalanta non sta vivendo una grande stagione e farà fatica a mantenere viva la rincorsa al quarto posto, ma ha dimostrato di avere la voglia di lottare fino alla fine. Di questi tempi è già qualcosa di importante.

Voto 5...a una Fiorentina che non riesce a prendere ritmo

La Viola non accelera. Un ottimo Monza strappa un punto al Franchi, bloccando la Fiorentina sull’1-1. Decima posizione a quota 20 punti per i gigliati, che in questo campionato non riescono davvero a prendere ritmo. L’andamento tentennante dei toscani è ben esplicitato nella partita di Firenze, in cui a momenti di buon calcio si sono alternati i consueti attimi di appannamento. Uno è costato la rete di Carlos Augusto e il conseguente addio ai sogni di vittoria. Insomma, non ci siamo ancora.

Voto 4...al meccanismo Udinese, inceppato da tempo

In questo caso invece è la conferma di un trend. Ottava gara di campionato consecutiva senza vincere (ultimo successo a Verona il 3 ottobre) e ennesimi errori difensivi che costano caro. Pereyra ha risposto a Baldanzi, rimettendo almeno il risultato in parità ed evitando ai friulani una sconfitta che sarebbe anche stata immeritata per quanto visto alla Dacia Arena. Certo è che l’Udinese di inizio stagione è un lontano ricordo e che ora Beto e compagni andranno a Torino in casa della Juventus a cercare gloria, senza quelle certezze che tra agosto e settembre rendevano la formazione friulana una mina vagante per chiunque.

Voto 3...al Torino senza punte per volontà di Juric

Pellegri è infortunato? Niente Sanabria, gioca Vlasic “falso nueve”. Scelta non molto azzeccata da Juric, che ha rischiato addirittura di perdere in casa dal fanalino di coda Verona e che – al contrario – ha ritrovato qualche energie con l’ingresso del centravanti numero 9. Non avere punti di riferimento offensivi è una scelta che raramente ha pagato in Serie A La speranza per i granata è che un allenatore valido come Juric trovi il modo di far rendere al meglio i talentuosi trequartisti presenti in rosa, utilizzando un attaccante in grado di aiutarli.

Voto 2...a un deludente Pinamonti e al poco solido Sassuolo

Un’altra prova opaca del centravanti, un altro ko (l’ottavo su 16 gare, il 50%) di un Sassuolo in caduta libera. Sedicesimo posto, vantaggio sulla terz’ultima che si assottiglia. È stata proprio la Sampdoria di Stankovic a stupire tutti al Mapei Stadium, mettendo ancora una volta a nudo i difetti di una squadra scoordinata e poco coesa. I neroverdi, nonostante il rientro di Berardi e la momentanea permanenza di Frattesi, continuano a deludere. Occhio, perché proseguendo con questa rotta poi si rischia di finire in acque pericolose.

Voto 1...alla sfortuna della Cremonese, unica senza vittorie

La squadra di Alvini se l’è giocata alla pari anche con la Juventus. Ma, pur meritando, – e non è la prima volta che capita in questo torneo – non ha raccolto punti nemmeno in questo turno. Chiamiamola sfortuna (due pali, un paio di gol annullati per fuorigioco di centimetri) o chiamiamola annata storta, ma è certo che la Cremonese non abbia solo avversari normali da battere in questa stagione. La sorte non sta premiando le buone intenzioni dei grigiorossi, che per sperare nella salvezza hanno bisogno almeno di trovare un successo. Su 16 tentativi, finora, non è accaduto.

Voto 0...ai tifosi della Lazio e a quegli ululati razzisti che vanno puniti

Non vogliamo dilungarci troppo e non vogliamo fare moralismo spiccio. Semplicemente è ora di dire basta. Basta ululati, basta “buuu”, basta scorrettezze razziste verso gli essere umani. Quello che parte della tifoseria laziale ha fatto verso Umtiti e Banda al Via del Mare è da condannare. Servono punizioni dure ed esemplari. Il 2023 del calcio non può iniziare in questo modo vergognoso.
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