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Giro d'Italia, pagelle Torino: Vincenzo Nibali sa ancora farci saltare sulla sedia, ma la Ineos? Promossi e bocciati

Luca Stamerra

Aggiornato 21/05/2022 alle 23:24 GMT+2

GIRO D'ITALIA - Tracciamo un bilancio di questa (pazza) tappa di Torino. Doveva essere solo l'antipasto della frazione di Cogne, invece si è rivelata come la tappa più dura fino a questo punto. La classifica ha cambiato totalmente faccia, con alcuni corridori finiti a più di 10' di ritardo. Ma Nibali e Pozzovivo sono ancora lì e se la sono giocata anche questa volta. Ma la Ineos dove è finita?

Nibali incanta, esulta Yates e Carapaz in rosa: gli highlights

Ci aspettavamo degli scossoni nella tappa di Cogne, ma la classifica è cambiamento totalmente già con la frazione di Torino. Una tappa non banale visto il circuito interno a Torino con il doppio passaggio sul Monte Superga e il doppio passaggio sul Colle della Maddalena. Ci ha provato Nibali, ci ha provato Carapaz, ci ha provato Hindley, ma alla fine a vincere è stato Simon Yates che ha scelto il momento giusto per partire. Grandissima però la prestazione dello Squalo. Sull'Etna era crollato, questa volta ha dato battaglia fino all'ultimo. E ha già detto che ci riproverà.

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Chi vince il Giro 2022

I tre promossi

Vincenzo Nibali

Che dire! Lui ha lottato fino all'ultimo, piazzando scatti qua e là. Forse è stato troppo pimpante perché, ad un certo punto, Carapaz e Hindley hanno lasciato fare al siciliano ritenendolo come l'avversario principale per la vittoria di tappa. Tutti sono stati beffati invece da Simon Yates che era stato l'ultimo a rientrare. Poco male, Vincenzo Nibali ha pedalato come ai bei tempi e si è giocato tutte le cartucce a disposizione per prendersi il successo a Torino. Nessun rimpianto. Ma ci riproverà.
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Simon Yates

Ha vinto due tappe, ma è fuori classifica. Fa un po' arrabbiare l'aver preso quella imbarcata sul Blockhaus, ma prova a scontare quella debacle con la super vittoria di Torino. Era lui il super favorito di giornata: la tattica era chiarissima. Va via una fuga, c'è anche Simon Yates, è il miglior scalatore di quelli della fuga e poi li batte tutti. Alla fine la fuga non va, lui resta con il gruppo maglia rosa, o quel che ne rimane, e batte tutti questi, Impressionante. È una tappa che vale doppio. È proprio vero che il Giro vive di episodi.
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Yates prende e se ne va: ecco l'attacco decisivo

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Stoccata di Yates! Successo anche a Torino, rivivi l'arrivo

Giovanni Aleotti

Hindley conferma di essere un corridore che può ambire alla vittoria finale di questo Giro d'Italia, come la Bora Hansgrohe conferma di essere la squadra migliore in salita. Almeno per quanto visto fino alla tappa n° 14 di questo Giro. Una squadra che ha Hindley, appunto, Buchmann, Kelderman, Kämna e Gamper è comunque uno squadrone se tutti sono al top della condizione. Ma in questa squadre c'è anche un certo Giovanni Aleotti che nella tappa di Torino ha fatto la differenza. La sua andatura ha spaccato il gruppo, ha ripreso la fuga, e ha fatto saltare anche le altre squadre. Impressionante. Parlavamo di giovani italiani emergenti. Dopo Oldani e Dainese c'è anche Aleotti.
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I tre bocciati

Mikel Landa

Tolti i corridori che sono crollati ma che, sotto sotto, non avevano grandissime ambizioni, quello che paga maggiormente è lui. La fortuna di Mikel Landa è stata quella di aver un generoso, come al suo solito, Pello Bilbao al suo fianco. Poteva prendere una ciabattata, ma si è salvato ed è ancora lì in classifica. Ma tra i big, quelli veri, è stato il meno brillante.

Ineos Grenadiers

Se sul Blockhaus aveva impressionato Richie Porte per la sua andatura, oggi la Ineos Grenadiers è stata polverizzata. Gli uomini in nero si erano messi in testa una volta andata via la fuga, ma la loro azione di controllo è durata pochi km. Ci si è messa la Bora Hansgrohe che, già a 80 km dal traguardo, ha voluto testare le gambe di tutti e, perché no, isolare i capitani. Missione compiuta. Carapaz è rimasto da solo una volta entrato nel circuito. Dove sono finiti Sivakov? Porte? Narváez? E Castroviejo? Un po' preoccupante. Però oggi è oggi, vediamo come evolverà la corsa a Cogne. Però, comunque, grande risposta di Carapaz che non si è perso d'animo ed ha addirittura attacco a 30 km dalla fine.
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L'attacco di Carapaz a Superga! Nessuno risponde, Lopez cede

Guillaume Martin

Il francese è un corridore che fa l'elastico. Nel senso che lui prende sì le ciabattate, poi rientra in un modo o nell'altro grazie a qualche fuga. Ma anche su di lui si dovrebbe fare un bel discorso per capire se è davvero un corridore da classifica nei Grandi Giri. Ad oggi la risposta è un secco no. In questa tappa, che non era la più difficile del Giro d'Italia, per quanto sia stata complicata, Guillaume Martin ha perso la bellezza di 9'37''. Un po' troppo per uno con quelle ambizioni.
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Giro 360: Yates tappa, Carapaz rosa, Nibali e Pozzovivo eterni

Dove seguire in tv e streaming il Giro d'Italia

Il Giro d'Italia 2022 sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Giro d'Italia in DIRETTA INTEGRALE, dal km 0, in streaming su Eurosport Player, Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
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