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Pagelle GP Giappone: Verstappen monumentale, FIA e direzione gara nel caos, Vettel commovente, Leclerc sufficiente

Paolo Sala

Aggiornato 09/10/2022 alle 15:53 GMT+2

F1 - L'olandese Max Verstappen si aggiudica Gp e titolo mondiale dominando da par suo, il tedesco chiude 6° dopo un week end da campione ritrovato. La Ferrari fatica ancora una volta sulle gomme, mentre torna nell'occhio del ciclone la direzione gara: decisioni affrettate, scarsa chiarezza, caos in pista e situazioni di pericolo. Un altro capitolo da dimenticare per la FIA.

Leclerc: "Complimenti a Max per il titolo ma Ferrari deve migliorare"

Il Gp del Giappone e il Mondiale 2022 vanno in archivio sotto l'insegna di Max Verstappen, che domina il week end di Suzuka e chiude il discorso iridato. Ma al centro delle polemiche c'è ancora una volta la Federazione, già impantanata nella questione budget cap e ancora una volta palesemente inadeguata nella gestione della gara, fino a riproporre situazioni che proprio qui, nel 2014, costarono la vita a Jules Bianchi. Chi è stato il pilota che si è messo più in evidenza? Quale driver o scuderia ha completamente perso la bussola ottenendo meno di quanto ci si potesse immaginare alla vigilia? Di seguito le nostre pagelle e i nostri voti al GP appena andato in archivio.
Max VERSTAPPEN (Red Bull, 1° classificato): voto 10 - Chiude il Mondiale 2022 da autentico dominatore, strappando la pole position alle Ferrari in qualifica e facendo ancora una volta la differenza sul bagnato in gara. Impressionante la facilità con cui spinge la sua Red Bull senza degradare le gomme, quali che siano le condizioni. Al di là del caos generato dalla direzione gara, l'immagine del suo Mondiale vinto a Suzuka resterà la staccata in curva 1 alla partenza, quando va profondissimo all'esterno per riprendersi la leadership da Leclerc che gli aveva messo il muso davanti. Monumentale.
Sergio PEREZ (Red Bull, 2° classificato): voto 7 - Non brillantissimo in qualifica, scatta bene allo start prendendo la posizione alla Ferrari di Sainz. Poi sfrutta a sua volta lo scarso degrado gomme della Red Bull per andare a riprendere Leclerc nel finale e mettergli pressione fino a indurlo all'errore. Un 2° posto dopo la vittoria di Singapore che irrobustiscono il suo contratto 2023.
Charles LECLERC (Ferrari, 3° classificato): voto 6 - Ci prova in partenza, quando affianca e sopravanza la Red Bull di Verstappen all'interno, ma deve poi desistere di fronte alla sontuosa staccata dell'avversario. Tenta stoicamente di restare in scia all'olandese, ma a lungo andare va in crisi sulle gomme e deve soffrrire le pene dell'inferno per tenere dietro Perez. Fino al 'lungo' alla chicane nell'ultimo giro, che gli costa 5" di penalità e il 2° posto.
Esteban OCON (Alpine, 4° classificato): voto 7,5 - E' più rapido di Alonso a montare gomme intermedie, poi è impeccabile nel difendere la 4^ posizione dagli attacchi di Hamilton, che lo incalza per l'intero arco della gara senza mai trovare il varco. Resiliente.
Lewis HAMILTON (Mercedes, 5° classificato): voto 6,5 - Prova in tutti i modi ad attaccare Ocon, ma il maggior carico sulle ali della sua Mercerdes rispetto all'Alpine gli impedisce di trovare lo spunto sul dritto. Gara di frustrazione, ma era difficile fare meglio.
Sebastian VETTEL (Aston Martin, 6° classificato): voto 9 - Che week end per il quattro volte campione del Mondo: superbo nel portare l'Aston Martin in top ten in qualifica, sfortunato al primo start quando un contatto con Alonso in curva 1 lo manda nella ghiaia, svelto alla ripartenza a giocarsi per primo il jolly delle gomme intermedie e risalire fino al 6° posto. Suzuka gli piace come nessun'altra pista, e si è visto.
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Sebastian Vettel a punti nel GP di Suzuka nonostante un'escursione sulla ghiaia nel corso del primo giro

Credit Foto Imago

Nicholas LATIFI (Williams, 9° classificato): voto 6 - In uscita dalla Formula 1 per manifesta non competitività, si toglie forse l'ultima soddisfazione giocandosi il medesimo jolly di Vettel, che gli consente di entrare in zona punti.
Mick SCHUMACHER (Haas, 18° classificato): voto 4 - Anche per il giovane figlio d'arte le porte della Formula 1 vanno chiudendosi, alcuni lampi qua e là nella stagione non sono sufficienti a questi livelli. A Suzuka, non è chiaro se per scelta sua o del team, fa il contrario di Vettel e Latifi, scegliendo di restare in pista a lungo con le full wet, e precipita velocemente in ultima posizione. E' giovane, ma la sua carriera è già da ricostruire.
Carlos SAINZ (Ferrari, n.c.): voto 5 - Un aquaplaning probabilmente poteva capitare a chiunque, ma certo il sorpasso subito da Perez in partenza e il botto nelle barriere all'uscita dal tornantino pregiudicano inevitabilmente il giudizio sulla sua gara.
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La F1-75 di Sainz recuperato da un trattore, lo spagnolo ha inanellato il 5° ritiro della stagione

Credit Foto Getty Images

FIA e Direzione Gara: voto 0 - Ci risiamo, il caos regna completo. Se nelle segrete stanze la Federazione è impantanata nello spinosissimo caso budget cap, in pista le cose non vanno meglio. Dopo Monza e Singapore, un'altra gara caratterizzata da una gestione sconcertante. Va bene la buona volontà di provare a partire dalla griglia e far disputare almeno una trentina di giri anche in condizioni difficili, ma ormai l'alea sembra dominare rispetto al raziocinio. Sulla pista dove perse tragicamente la vita Jules Bianchi, vengono mandati in pista i trattori a recuperare la Ferrari di Sainz coi piloti che ancora sfrecciano a pochi metri di distanza, con una fretta incomprensibile che mette in grave pericolo i piloti stessi (e Gasly via radio non le manda a dire). Nel finale appioppa in pochi minuti a Leclerc una penalizzazione che a Perez una settimana fa non era stata data dopo tre ore, con una disparità di azione incomprensibile. Per concludere in bellezza, la (solita) vaghezza regolamentare fa credere a tutti che il punteggio finale sarà dimezzato in virtù dei soli 29 giri disputati, ma si scopre poi che quella regola vale solo in caso di gara sospesa e non più ripresa, mentre quando si conclude per raggiungimento del tempo massimo il punteggio va assegnato interamente. E così si realizza all'improvviso che Max Verstappen è campione del Mondo. Basta e avanza per chiedersi cosa possano pensare a Liberty Media della nuova gestione della FIA di Mohammed Bin Sulayem. Se non si cambia direzione in fretta, la credibilità di questo sort rischia di essere segnata irrimediabilmente.
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Gasly furibondo: "Cosa ci faceva quel trattore in pista?"

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