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Olimpiadi 2020, Ciclismo su Strada - Filippo Ganna per la storia: una medaglia a crono dove l'Italia ha sempre fallito

Luca Stamerra

Aggiornato 27/07/2021 alle 22:53 GMT+2

OLIMPIADI - Il miglior piazzamento di un italiano a cronometro, è stato il 4° posto di Maurizio Fondriest nel '96. Da allora non siamo neanche mai andati vicini a prenderci una medaglia nelle prove contro il tempo olimpiche. Ma, a parte Moser e pochi altri, non abbiamo mai centrato successi clamorosi nelle crono. Fino al 2020, con l'arrivo di Filippo Ganna. Colui che può cambiare la nostra storia.

Filippo Ganna impegnato nella prova a cronometro agli Europei del 2019

Credit Foto Getty Images

Ci siamo. Dopo aver fallito nella prova in linea, bisogna dirlo, anche se la sfortuna ci ha colti impreparati visto il crampo accusato da Bettiol a fine corsa, ci riproviamo con la cronometro. Una prova che non ci ha mai regalato soddisfazioni, anzi. Dalla suo inserimento tra le gare olimpiche (ad Atlanta 1996), non siamo mai riusciti a cogliere una medaglia. Fondriest ci andò vicino proprio in quell'edizione, a 25'' dal sogno, ma da allora non abbiamo mai più sfiorato il podio. Nonostante avessimo specialisti come Marco Pinotti e Adriano Malori (che non ha mai partecipato alle Olimpiadi però). Discorso che vale sia per gli uomini come per le donne, una specialità che non ci ha mai premiato. Adesso però ci vogliamo credere, anche perché l'Italia ha finalmente un campione del mondo di questo bellissimo 'esercizio', dove devi essere perfetto per riuscire ad eccellere. Parliamo di Filippo Ganna, campione del mondo in carica, e che ha vinto 10 delle ultime 15 cronometro disputate. 5 su 5 al Giro nell'ultimo biennio, tanto da superare il record di Moser. Ganna avrà sicuramente tante pressioni, ma è la nostra carta migliore da giocare. Lui che ha sempre risposto presente nelle prove di ciclismo su pista, ha la tempra dura e vorrà confermarsi il più forte di tutti - anche a cronometro - a Tokyo 2020.
Chi vince la crono olimpica?

Ganna a caccia della prima medaglia italiana a crono

È arrivato il suo momento. Filippo Ganna sarà il trascinatore del quartetto azzurro in pista nell'inseguimento a squadre, dove l'Italia ha grandissime probabilità di andare a medaglia. Ma quello è il ciclismo su pista e vedremo quelle gare solo in agosto. Adesso bisogna concentrarsi sulla cronometro, dove tutti i riflettori sono puntati su di lui: su Pippo, il campione del mondo in carica. Non potrebbe essere altrimenti, anche considerando che il verbanese ha dominato quasi tutte le prove contro il tempo degli ultimi due anni. C'è però una maledizione da battere, quella delle cronometro olimpiche perché mai un italiano è salito sul podio in questa disciplina. Ci eravamo andati vicino nel 1996, nella prima edizione di una cronometro olimpica, ma Maurizio Fondriest arrivò a 25'' dal sogno. Questo il ritardo del corridore azzurro, uno dei più forti visti in Italia, da Chris Boardman che si prese il bronzo alle spalle di Miguel Indurain e Abraham Olano. Da allora è stato poi un gioco al massacro, con gli italiani lontanissimi dalla top 10. Nel 2000 e nel 2004 non avevamo fatto gareggiare nessun corridore. Nel 2008 ci provò Nibali che arrivò 15°, mentre l'edizione del 2012 fu un vero rammarico. Avevamo uno degli specialisti della cronometro, ma Marco Pinotti non andò oltre il 5° posto. Quella verrà ricordata, però, come una delle crono più competitive della storia. Basta guardare il podio: Wiggins 1°, Tony Martin 2°, Froome 3° davanti a Taylor Phinney e appunto Marco Pinotti. Fabian Cancellara arrivò addirittura 7° quella volta. E, infine, l'edizione 2016 dove il primo degli italiani fu Damiano Caruso, 27° al traguardo. Dobbiamo rialzarci e questa potrebbe essere davvero la volta buona.
I 'migliori' italiani in una cronometro olimpica
EdizioneCorridore/Piazzamento
Rio 2016Damiano Caruso 27°
Londra 2012Marco Pinotti 5°
Pechino 2008Vincenzo Nibali 15°
Atene 2004Filippo Pozzato non partito
Sydney 2000Nessun italiano iscritto
Atlanta 1996Maurizio Fondriest 4°
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Ganna immenso! Fora, riparte e vince a Milano: rivivi la crono

Dal 2020 al 2021: 10 successi a crono su 15

Dal 21 agosto 2020 al 22 febbraio 2021, Ganna ha fatto un filotto eccezionale. Il corridore verbanese ha inanellato una striscia di 8 vittorie consecutive a cronometro, cosa mai successa nella storia del ciclismo. Neanche a fenomeni della specialità come Francesco Moser o ai più recenti Fabian Cancellara e Tony Martin. Tutto si era intuito nel 2019, quando Ganna conquistò i campionati nazionali a cronometro e, soprattutto, il 3° posto al Mondiale dello Yorkshire alle spalle di Rohan Dennis e Remco Evenepoel. È stato proprio il belga l'unico a battere Ganna in una crono nel 2020, con il successo alla Vuelta a San Juan in Argentina, ma da allora ha vinto solo l'azzurro. Campionati nazionali per il secondo anno consecutivo, Tirreno-Adriatico col record di velocità media (battendo Cancellara), Mondiali e tutte e tre le crono del Giro d'Italia, con record assoluto di velocità media in un Grande Giro (nella crono di Monreale).
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Ganna più veloce del vento: terza vittoria per lui

Anche in avvio di 2021 è stato un dominio di Ganna, fino alla Tirreno-Adriatico dove ha pagato un po' di stanchezza. E a vincere è stato un certo van Aert, che a Tokyo vorrà vincere l'oro. Al Tour de Romandie si era 'semplicemente' preparato in vista del Giro, dopo quasi un mese passato in altura, ma poi quando è servito , è tornato il vero Ganna. Due vittorie su due al Giro, l'ultima da film con la foratura nel finale che non l'ha però preoccupato più di tanto. Con le vittorie di Torino e Milano, poi, ha raggiunto quota 5 vittorie consecutive a cronometro al Giro. Nessuno ce l'aveva mai fatta, neanche Francesco Moser che si era fermato due 'striscie' da 4. L'ultima quella dei campionati nazionali italiani, con la vittoria di Sobrero e il podio di Affini e Cattaneo. Cosa sarà successo? Solo stanchezza ha assicurato Cassani, che si aspetta una medaglia pesante da Ganna in quel di Tokyo.

Le crono di Ganna negli ultimi due anni

CronoPiazzamento
28/01/20 Vuelta a San Juan (15,5 km)2° (vinta da Evenepoel)
21/08/20 Campionati nazionali (38,8 km)
14/09/20 Tirreno-Adriatico (10,1 km)
25/09/20 Mondiali di Imola (31,7 km)
03/10/20 Giro d'Italia (15,1 km)
17/10/20 Giro d'Italia (34,1 km)
25/10/20 Giro d'Italia (25,7 km)
07/02/21 Etoile de Bessèges (10,7 km)
22/02/21 UAE Tour (13 km)
16/03/21 Tirreno-Adriatico (10,1 km)3° (vinta da van Aert)
27/04/21 Tour de Romandie (4,05 km)9° (vinta da Dennis)
02/05/21 Tour de Romandie (16,19 km)10° (vinta da Cavagna)
08/05/21 Giro d'Italia (8,6 km)
30/05/21 Giro d'Italia (30,3 km)
18/06/21 Campionati nazionali (45,7 km)4° (vinta da Sobrero)
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Gli avversari non mancano: van Aert, Evenepoel, Dennis, Roglic

Non mancheranno però gli avversari per la prova a cronometro. A partire da van Aert che, dopo l'argento nella prova in linea, non vuole fare doppietta di secondi posti come fatto al Mondiale di Imola lo scorso anno. Almeno questa volta, vuole l'oro e si è preparato con la bella vittoria nella crono di Saint-Émilion all'ultimo Tour.
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Van Aert da paura! Pogacar non rischia, il belga domina: rivivi l'arrivo

Ci sono anche gli specialisti Primoz Roglic e Geraint Thomas, entrambi a caccia di riscatto dopo un Tour da dimenticare, ma non brillanti nella prova in linea. Possono essere veri avversari? C'è anche quel Evenepoel che aveva battuto a Ganna, ai Mondiali 2019 come alla Vuelta a San Juan 2020. Il belga è tornato alla vittoria proprio in una cronometro, al Giro del Belgio che si è disputato prima del Tour. L'avversario più importante, però, resta il suo compagno di squadra. Quel Rohan Dennis che fa paura quando si prende dei periodi di pausa. Aveva fatto così prima del Mondiale 2019. Lasciò il Tour, ricorderete, lasciando la bicicletta sul muretto e sparendo senza avvisare i tecnici della Bahrain Merida. Lo si rivide solo ai Mondiali dello Yorkshire, con Dennis che batté tutti a cronometro, andando addirittura a riprendere Roglic partito prima di lui, con una bicicletta diversa dalla Merida (la sua squadra di club).
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"Roglic sverniciato da Dennis": un momento che passerà alla storia, Evenepoel resta scioccato

Lui era abituato alla BMC e fece il Mondiale con la BMC, con buona pace della Bahrain e della Merida. Anche quest'anno, al netto della bagarre per lo sponsor della bicicletta, Dennis è sparito. Dal Tour de Suisse di inizio giugno nessuno l'ha più visto e non ha fatto il Tour con la Ineos Grenadiers anche per divergenze di contratto (l'anno prossimo dovrebbe andare alla Jumbo Visma). In questi due mesi (quasi) si è preparato solo per la crono per battere il suo compagno di squadra.
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Wiggins: "Van Aert, Roglic e Thomas i favoriti per la crono". E Ganna?

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SPORT EXPLAINER: Ciclismo su strada

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