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Vuelta di Spagna 2022 - Finalmente un italiano leader in un Grande Giro! Chi è Edoardo Affini, la nuova maglia roja

Luca Stamerra

Pubblicato 22/08/2022 alle 18:12 GMT+2

VUELTA DI SPAGNA - Era dal 2015 che non vedevamo un italiano in maglia roja. Era Fabio Aru che festeggiava la conquista della Vuelta a Plaza de Cibeles. Alla Vuelta 2022, invece, abbiamo un cronoman davanti a tutti: Edoardo Affini. 3° corridore diverso della Jumbo Visma a diventare leader in questa edizione dopo Gesink e Teunissen. Tutto merito della crono di Utrecht, ma conosciamo meglio Edoardo.

Soddisfazione Affini sul podio: è lui la nuova maglia rossa

Era da tempo che non vedevamo un italiano davanti a tutti nei Grandi Giri. Alla Vuelta, l'ultimo fu Fabio Aru nell'edizione 2015, un'annata pazzesca che vide il duello tra il corridore sardo e Dumoulin, duello vinto da Fabio Aru. Dopo di allora, Ciccone è stato leader (per due giorni) al Tour 2019 e ci siamo dovuti accontentare dei giorni in maglia rosa di Filippo Ganna grazie alle cronometro iniziali. Finalmente possiamo guardare tutti dall'alto e lo facciamo con Edoardo Affini dopo la tappa di Breda vinta da Sam Bennett. Quanto durerà? Forse, giusto il tempo di una tappa, ma siamo molto felici di questo 'premio' per il corridore mantovano, sempre al servizio per i suoi capitani. Lo abbiamo visto durante il Giro d'Italia, quando si è messo a disposizione di Bouwman, poi miglior scalatore del Giro, e di tutti gli altri elementi della Jumbo che hanno tentato le azioni in fuga. Ogni tanto si mette anche in proprio: non ci dimentichiamo del suo 2° posto a Verona nel 2021 e del 2° posto di quest'anno a Treviso. Oltre ad essere un grande gregario e anche un grande cronoman. Lo abbiamo visto in tutti i suoi piazzamenti nelle varie crono dei Grandi Giri, lo abbiamo visto anche nella tappa inaugurale di questa Vuelta con la cronosquadre vinta dalla Jumbo Visma. Ad Utrecht è stato preziosissimo il suo contributo. Proviamo a conoscerlo meglio.
Chi vince la Vuelta 2022?

A 21 anni il trasferimento in Olanda per crescere

Edoardo Affini è figlio d'arte e nipote d'arte. Sì, anche il papa e il nonno furono ciclisti anche se, entrambi si fermarono alla categoria degli Under 23. Edoardo è andato invece avanti, capendo che quella poteva essere davvero la sua attività lavorativa oltre che una grande passione. Dopo gli anni formativi al Team Colpack e alla Selle Italia-Cieffe-Ursus, trova un contratto con la formazione Continental neerlandese della Seg Racing Academy. Una scelta molto particolare: trasferirsi nei Paesi Bassi a 21 anni, senza avere la certezza di che gare disputare. Ma Edoardo Affini accetta la sfida e se ne va. E Affini era un pezzo pregiato di quel mercato... Nel 2014 aveva vinto i campionati europei juniores e non nella prova a cronomentro, ma nella prova in linea dove aveva battuto nella volata a due Jordi Warlop e, soprattutto, era riuscito ad evitare il ritoro di un certo Gino Mäder.
All’età di 21 anni sono andato in Olanda per correre nella Seg Racing Academy, una formazione Continental che mi ha permesso di migliorarmi molto. Ancora oggi sono convinto, che nel 2017, quando ho fatto le valigie per trasferirmi due anni all’estero, ho compiuto un passo importante per la mia crescita personale. [Edoardo Affini a Radio Bicocca]
Affini passa due anni in Olanda e, alla seconda stagione, porta a casa successi importanti per la categoria, trasformandosi in un cronoman interessante. Vince il prologo del Giro d'Italia Under 23, con la crono di Forlì, vince sia la prova in linea che la prova a cronometro dei campionati nazionali italiani U23, vince l'oro agli Europei nella crono U23 di Glasgow e, ancora, porta a casa anche un oro ai Giochi del Mediteranno, sempre a crono. Risultati che lo porteranno a ricevere la chiamata della Mitchelton Scott.
Non ho sofferto molto il passaggio a professionista, perché già nel corso delle due stagioni con la Seg Racing Academy ho disputato diverse gare con i pro ed ero quindi abituato ai ritmi dei corridori più esperti di me. Potere assaggiare queste corse già all’età di 21 anni mi ha permesso di attutire il passaggio dal mondo dilettantistico a quello professionistico. La mia prima stagione con la Mitchelton Scott è stata molto positiva e questo sta proprio a significare che ho assorbito bene questo cambiamento
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Dalla Mitchelton Scott alla Jumbo Visma

Nel 2019 ecco il primo vero contratto e riceve la chiamata del team australiano della Mitchelton Scott, la squadra di Simon e Adam Yates. Essendo un grande passista, Affini si mette a fare il gregario in pianura, ma trova il tempo anche per qualche azione personale. Nella sua prima stagione col team, infatti, vince la 4a tappa del Giro di Norvegia battendo in volata Skaarseth, Armée, Quaade e Turek, col gruppo regolato da Kristoff, e vince la cronometro del Tour of Britain. Fu davvero una grande vittoria quella per il corridore azzurro che si mise alle spalle corridori come van Baarle, Durbridge, van der Poel, Dowsett e van Emeden. Il 2020 è stato un anno un po' così per tutti: va al Giro d'Italia in supporto a Simon Yates, ma si ritira per la frattura del terzo metacarpo della mano destra. Un Giro non particolarmente fortunato per la formazione australiana che si ritiro in blocco dopo la positività al covid di Simon Yates.
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Dopo questi due anni, Affini non rinnova con la Mitchelton Scott e riceve la chiamata della Jumbo Visma. Fa ancora il Giro d'Italia e si deve arrendere a Ganna nelle due cronometro: fa 2° a Torino e 3° a Milano. Sfiora, inoltre, la vittoria a Verona quando parte anticipando la volata, Nizzolo però capisce tutto, si mette alla sua ruota e lo sfila prima del traguardo. Fa poi 2° ai campionati nazionali a crono, sempre dietro a Ganna, e coglierà la medaglia di bronzo ai Mondiali nella mixed relay con Sobrero, Ganna, Cecchini, Cavalli e Longo Borghini. Nel 2022 non comincia la stagione con grandi sussulti. Comincia a carburare al Giro d'Italia: fa 2° a Treviso dopo una lunga fuga, battuto da De Bondt, prova la fuga anche il giorno successivo nella tappa del Santuario di Castelmonte come supporto di Bouwman.
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In sostanza è un grande gregario in funzione di Bouwman e non solo, in un Giro che ha visto quelli della Jumbo sempre all'attacco. Fa 3° ai campionati nazionali italiani a crono e coglie un altro 2° posto, questa volta a Villadiego alla Vuelta a Burgos (con la Jumbo che fa tripletta con Roosen e Harper). Poi la sua partecipazione alla Vuelta e il resto è storia...
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Il sogno nel cassetto: vincere la Roubaix e il Mondiale a crono

Affini è un grande cronoman e l'ha dimostrato con i piazzamenti ottenuti finora. Manca però il successo di peso, quello che lo sbloccherebbe definitivamente. Ad oggi ha vinto solo una crono, quella del Tour of Britain nel 2019, ma...
Il mio desiderio è quello di vincere la Parigi-Roubaix ed il Mondiale a cronometro. Sarebbe il top anche solo se dovessi raggiungere uno di questi due obiettivi. [Edoardo Affini a Radio Bicocca]
La vittoria della cronosquadre di Utrecht ha dato però morale per il futuro e il grande sogno di Edoardo Affini è quello di diventare, un giorno, campione del mondo. Dopo aver avuto anche la possibilità di sfidare Ganna, il mantovano è cresciuto molto e spera di avere la sua chance. Non solo, l'altro grande obiettivo di Affini è quello di vincere la Parigi-Roubaix.
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Dove seguire la Vuelta in Diretta tv e streaming

La Vuelta 2022 sarà trasmessa in DIRETTA su Eurosport 1 (Canali 210 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini tutti i giorni a partire dalle 14.30. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, senza pubblicità, potrete seguire la Vuelta di Spagna in streaming su Eurosport Player, Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
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