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Da 0 a 10, il Pagellone della 30a giornata di Serie A: che favola Juwara! Milan al top, male l'Inter

Enrico Turcato

Aggiornato 06/07/2020 alle 10:23 GMT+2

Il diciottenne del Bologna illumina San Siro: quattro anni fa era arrivato in Italia col barcone. Il Milan piega la Lazio e si dimostra in forma e solido, l'Inter crolla e saluta i sogni di gloria. Dybala e Ronaldo trascinano la Juventus, il Brescia ci crede. In Serie A vengono fischiati troppi rigori.

Pagellone Serie A delusione Romelu Lukaku, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 10...a Musa Juwara e alla sua bella storia di vita

L'eroe di giornata arriva dal Gambia e lascia una firma indelebile in un tempio come San Siro. Il suo nome è Musa, come il compagno e connazionale Barrow autore dell'altro gol che ha dato la prestigiosa vittoria al Bologna. Juwara, classe 2001, è la gioia applicata al calcio e ha una storia commovente e al tempo stesso istruttiva. Quattro anni fa sbarcava in Sicilia, dopo aver attraversato il Mediterraneo su un barcone, a 15 anni e senza genitori. Nel periodo trascorso nel centro di accoglienza di Ruoti, provincia di Potenza, ha iniziato a scoprire la passione per il pallone con la Virtus Avigliano. L'allenatore Vitantonio Summa lo ha preso sotto la sua ala protettiva e gli ha fatto anche da tutore legale prima di diventare suo genitore affidatario insieme alla moglie. Il primo club a scommettere sul giovanissismo Juwara è il Chievo con cui gioca nella Primavera, poi Bava lo porta al Torino in prestito e con i granata è grande protagonista del Torneo di Viareggio nel 2019. Infine il Bologna e poi Mihajlovic, che scommette su di lui, gli dà fiducia e viene ripagato dalla perla di ieri. Primo gol in A, rimonta in 10 uomini e vittoria. "Che fantastica storia è la vita" cantava Venditti.
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Voto 9...al Milan, che batte la Lazio e conferma i suoi progressi

Calhanoglu, Ibrahimovic, Rebic. 0-3 all'Olimpico, sublime prestazione e conferma di un percorso in crescendo iniziato tanti mesi fa. Il lavoro di Pioli si vede e il Milan vede il quinto posto, occupato da Napoli e Roma, distante solo due punti. La formazione rossonera ha trovato l'assetto giusto, crede nelle idee del suo tecnico e in questo momento non teme nessuno, nemmeno la Juventus, prossima avversaria e giá tenuta a bada in Coppa Italia. Il Milan é la squadra piú in forma del momento dopo l'Atalanta.
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Voto 8...alla Juventus del 10 e del 7

Dybala e Ronaldo, Ronaldo e Dybala. Sempre loro. Piú affiatati di Sandra e Raimondo. I due fuoriclasse bianconeri vanno a segno insieme per la quarta partita di fila e trascinano la Juventus di Sarri in fuga, a +7 sulla Lazio e +11 sull'Inter. Mancano otto giornate, non é ancora finita, ma la strada verso il nono Scudetto di fila sembra piú spianata che mai. La "legge del 10 e del 7" si impone anche nel derby, dimostrando per l'ennesima volta come certe individualità siano destinate sempre a fare la differenza.
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Voto 7...al Brescia, che tiene viva la sua fiammella di speranza

Un 2-0 scintillante sul Verona, in cui vanno a segno il classe 2002 Papetti e il bomber Alfredo Donnarumma. Una vittoria che rianima il Brescia dopo lo 0-6 di San Siro e che tiene vive le flebili speranze di salvezza. Sei punti da recuperare sul Genoa non sono pochi, come i 10 sul Torino, prossimo avversario. Ma il Brescia aveva messo in difficoltá sia i liguri che la Fiorentina e sta confermando di potersela giocare fino alla fine. Un rimpianto grande é rappresentato dall'utilizzo di Donnarumma, accantonato per troppo tempo da Corini e Grosso e vero leader delle Rondinelle in queste prime partite post lockdown.
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Esultanza Papetti, Brescia-Hellas-Verona, Serie A 2019-20

Credit Foto Getty Images

Voto 6...al Genoa, che di rigore reagisce sempre

Un rigore al giorno leva le paure di torno. Il Genoa si salva al 96' in quel di Udine e grazie al tap-in di Pinamonti sul penalty respinto da Musso, raccimola un punticino vitale per la sua classifica. Buona la reazione della squadra di Nicola che, come a Brescia, rimonta da 0-2 a 2-2. Certo, per salvarsi serve un cambio di rotta e una maggior solidità difensiva, visto che chi sta dietro non ha alcuna intenzione di mollare.
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Pinamonti, Favilli - Udinese-Genoa - Serie A 2019/2020 - Getty Images

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Voto 5...alla Lazio, che ha finito uomini e benzina

La stagione dei biancocelesti rimane memorabile e di altissimo profilo, considerando il budget a disposizione rispetto agli altri top club del campionato. É altresí vero che la benzina è finita sul più bello e la panchina "corta" inizia a farsi sentire. Contro il Milan mancavano Immobile e Caicedo, per le prossime due settimane non ci sará Correa. Lucas Leiva é appena rientrato, Cataldi non sta bene, Marusic fatica a recuperare. Insomma, la spia della riserva é scattata inesorabile e anche Inzaghi pare essersi arreso. Questa Lazio non é in grado di esprimere il suo calcio giocando ogni tre giorni.
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Voto 4...ad Antonio Conte e alla sua Inter che dice addio allo Scudetto

Sconfitta amarissima contro il Bologna. Per come é avvenuta, per il vantaggio sprecato, per il rigore sbagliato, per la superiorità numerica non sfruttata. L'Inter scivola a meno 11 dalla Juventus e rimane a meno quattro dalla Lazio, in una di quelle domeniche spartiacque per le sorti di un campionato. Il volto scuro e semi disperato di Antonio Conte a fine partita spiega la situazione più di tante parole. Una debacle in cui le colpe spettano anche al tecnico pugliese, reo di non aver gestito nel modo migliore una partita che sembrava vinta. Ora Verona, Torino e SPAL: urgono tre vittorie per scacciare subito le pesanti critiche.
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Voto 3...alla stagione del Torino, anche dovesse arrivare la salvezza

31 punti in 30 giornate, con un 4-1 subito nel derby e alcuni problemi realizzativi evidenti, visto che o segna Belotti o non ci sono alternative. Il Torino probabilmente si salverà lo stesso, ma deve archiviare questa stagione in fretta e furia e pensare giá al futuro, ben conscio che mandar via Mazzarri non si é rivelata affatto una mossa geniale.
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Cristiano Ronaldo in azione - Juventus-Torino Serie A 2019-20

Credit Foto Getty Images

Voto 2...a chi ha annullato il gol di Simeone

La Penna in campo e Mariani al VAR. Una sola domanda: perché? Dopo 700 replay ancora non si capisce se Simeone, comunque involontariamente e non traendo alcun vantaggio dalla possbile deviazione fortuita, visto che il braccio era attaccato al corpo e la sfera termina indietro verso Nainggolan, abbia toccato o meno con la mano. La regola é ferrea e parla di annullamento a prescindere se c'é un tocco di mano, ma prima di annullare bisogna esserne certi. Nel dubbio non é possibile cancellare un gol solo perché sembra esserci un tocco. La VAR in questi casi perde di significato. Ed é un vero peccato, perché la conclusione del Cholito era stata davvero stupenda.
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Voto 1...alla SPAL e a Gigi Di Biagio

Una vittoria nelle ultime 10 giornate (a Parma) e un solo punto guadagnato in quattro gare post lockdown. La SPAL, ultima in classifica, affonda e il tecnico Gigi Di Biagio pare aver giá perso le redini del gruppo. Una squadra che pare ormai destinata alla Serie B e che ha perso lo spirito del recente passato.
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Gigi Di Biagio - SPAL

Credit Foto Getty Images

Voto 0...ai troppi rigori concessi, una media mai vista

Nove in questa giornata, siamo già sopra i 150 rigori stagionali. Una cifra folle, sia se paragonata alle scorse stagioni (é giá record di sempre in Serie A) che agli altri campionati europei. In Italia ora ad ogni contatto si fischia (o si viene richiamati dal VAR a vedere). I falli di mano vengono sanzionati con una ferocia regolamentare inaudita. Il gioco si è snaturato, ma basta osservare la classifica marcatori per capire che, tra Ronaldo, Immobile, Pulgar o Mancosu, i numeri siano gonfiati dai penalty. La situazione sta sfuggendo di mano, per il prossimo torneo qualcosa va per forza cambiato.
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