Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Tour de France - Caruso, Cattaneo, Bettiol, Roglic, Pidcock, Pogacar, Vingegaard: le pagelle della seconda settimana

Luca Stamerra

Aggiornato 18/07/2022 alle 13:26 GMT+2

TOUR DE FRANCE - Proviamo a dare i voti ai protagonisti visti in questa seconda settimana. Da Roglic in versione gregario al duello Pogacar-Vingegaard. E come stanno andando gli italiani? Bettiol e Cattaneo ci provano, ma siamo ancora a secco di vittorie. Non bene Damiano Caruso, ma come tutta la Bahrain Victorious che non riesce ad essere protagonista come un anno fa.

Vingegaard stacca Pogacar! Il momento in cui lo sloveno va ko

Anche la seconda settimana del Tour è andata, conclusa col successo di Philipsen a Carcassonne. Ma, prima di pensare, all'ultima intensa settimana, con i Pirenei a caratterizzare la lotta alla maglia gialla, tracciamo un mini bilancio di quanto abbiamo visto in questi giorni. Ci sono state le Alpi, il duello tra Pogacar e Vingegaard e non solo. Qual è stata la sorpresa? Quale la delusione? Proviamo a dare i voti a 20 protagonisti.
Chi vince il Tour de France 2022?

Tom Pidcock - voto 10

Chi ha fatto finora il numero del Tour 109? Citofonare Tom Pidcock. Beh, il crossista, il mountainbiker, il cacciatore di Classiche della Ineos Grenadiers, si è trasformato anche in un grande scalatore. È ancora in classifica (tre Ineos in top 10) e ha piazzato un numero d'alta scuola nella tappa dell'Alpe d'Huez. A cominciare dalla discesa del Galibier, quando è riuscito a disfarsi del gruppo, raggiungendo i fuggitivi (discesa in cui ha dato 4' al gruppo, scusa se è poco...). Non solo, si trovava con degli scalatori più scalatori di lui, ma Pidcock è andato su come una scheggia, stroncando Ciccone, Froome e Meintjes. Discesista e anche scalatore. Un giorno potrà vincere anche lui un Grande Giro?
picture

Pidcock da brividi! Discesa perfetta, va il doppio degli altri

picture

Pidcock, che colpo! Trionfo in solitaria all'Alpe d'Huez, rivivi l'arrivo

Michael Matthews - voto 10

Se parliamo di numeri, quello di Michael Matthews è stato a sua volta spettacolare. Andato in fuga nella tappa di Mende, poteva aspettare la possibile volata ristretta per portare a casa la vittoria. Come aveva fatto Cort Nielsen a Megève per intenderci. No, l'australiano ha fatto l'attaccante al 100%. È andato via ai -52 dal traguardo, in una sorta di fuga nella fuga; non soddisfatto ha attaccato ancora all'approccio dell'ultima salita, facendo fuori LL Sánchez, Großschartner ecc. Gli era arrivato a ruota Bettiol, si è fatto saltare, prima di riprenderlo e staccarlo prima dello scollinamento. Pura poesia per un corridore che, tecnicamente, dovrebbe essere un velocista. Un numero fantastico. Non contento, il giorno dopo poteva ancora vincere, lui invece si è messo a disposizione di Groenewegen riportandolo sotto per fargli fare la volata. Erano anni che non vedevamo un Matthews così.
picture

Matthews rimonta Bettiol e vince in solitaria: rivivi l'arrivo

Jonas Vingegaard - voto 9

Pogacar ha finalmente trovato un rivale degno di nota? Pare proprio di sì. Il danese non si è mai staccato, per ora, anzi è stato lui a staccare lo sloveno nell'intensa tappa di Galibier e Granon. Gli attacchi combinati con Roglic hanno portato i frutti che la Jumbo Visma sperava e, ora, è proprio Jonas Vingegaard la maglia gialla. Grandissimo scalatore, adesso deve stare attento a non perdere la testa quando avrà dei momenti negativi (come capitato nella tappa di Carcassonne). Ha i numeri per vincere questo Tour de France.
picture

Vingegaard rovescia Pogacar! Tappa e maglia, rivivi l'arrivo

Wout van Aert - voto 8

Chiude la seconda settimana senza successi ed è quasi una notizia. Detto questo, Wout van Aert ha ipotecato ormai il discorso maglia verde e non era facile da pronosticare ad inizio Tour. Quando vuole va in fuga, quando vuole diventa il miglior gregario possibile per Vingegaard. Corridore di un'altra pasta.
picture

"Che dici, partiamo?" Il momento in cui van Aert e van der Poel decidono l'attacco

picture

Van Aert devastante! Riporta sotto i ritardatari come un treno

Alberto Bettiol - voto 7

Ha sfiorato in ben due occasioni la tappa. La prima volta è stato comunque fondamentale nel successo di Cort Nielsen, l'ultima ha forse sprecato troppe energie nel lavorare in precedenza per Powless e Rigoberto Uran. Lui ci prova sempre e, vedendo queste prime due settimane, Alberto Bettiol resta la carta migliore per vedere un italiano trionfare al Tour.
picture

Bettiol ci ha fatto sognare: ecco il momento in cui raggiunge Matthews

Tadej Pogacar - voto 6,5

Figuraccia nella tappa di Galibier e Granon. Lo sloveno inseguiva anche le mosche, dopo che - nei giorni precedenti - si dilettava nelle volate per il 23° o per il 25° posto. Vi ricordate Kruijswijk quando stradominò il Giro 2016? Non lasciava neanche le briciole e andava a sprintare ai traguardi volanti. Poi è finita come è finita. Ha visto Roglic scattare e ha provato a distruggerlo, non capendo però che stava entrando in una mega trappola. Anche dalla ammiraglia, però, si sono svegliati tardi... Poi ha preso una scoppola sul Granon che potrebbe costargli il 3° Tour de France consecutivo. Voto 0 in quella tappa. Poi però ha cercato il riscatto e ha attaccato a più riprese Vingegaard. Sicuramente c'è da ammirare questo spirito combattivo, sin dal giorno dopo della disfatta. Vedendo come pedala, Tadej Pogacar ci vuole provare fino in fondo. Questo Tour non è finito...
picture

Pogacar scatenato! Due attacchi sull'Alpe d'Huez, ma Vingegaard c'è

Primoz Roglic - voto 6,5

Lascia mestamente, come lo scorso anno. Altra caduta e altro infortunio, con gli occhi rivolti alla Vuelta a lui tanto cara. Nessun guizzo, ma resta quella grande prestazione sul Galibier. I suoi continui attacchi a sfinire Pogacar, che è caduto nel trappolone mani e piedi. Pogacar voleva far finire fuori classifica il connazionale, ma ha lasciato il fianco al vero avversario: Vingegaard. Se il danese dovesse vincere il Tour de France, parte del merito sarà anche di Primoz Roglic per quella straordinaria tappa con Galibier e Granon. Voto 10 come gregario.
picture

Roglic in ritardo ma felice: lo sloveno esulta per Vingegaard

picture

"Cerca di riprenderti!" Contador incita Roglic durante la tappa

Geraint Thomas - voto 6,5

Il primo dei terresti. Geraint Thomas resiste al 3° posto della generale alle spalle di Pogacar e Vingegaard. Perfetta la gestione di se stesso sull'Alpe d'Huez, meno performante sulle altre salite. L'idea, però, è che stia facendo davvero fatica in queste ultime tappe. Se dovesse tenere sui Pirenei, però, con la cronometro finale a sorridergli, il podio potrebbe essere realtà. Non male a 36 anni e dopo tanti infortuni.

David Guadu - voto 6,5

Corridore da alti e bassi. Certi giorni sembra Laurent Jalabert, in altri sembra l'ultimo dei gregari. Nelle ultime tappe alpine, però, ha sempre fatto meglio dei rivali, ovviamente dietro a Pogacar e Vingegaard. Il podio è ancora lontano ma, dovesse trovare continuità, David Gaudu potrebbe farci un pensierino al 3° posto.

Benjamin Thomas - voto 6+

Ha sfiorato il numero del Tour 109 con quella azione nella tappa di Carcassonne. Ripreso solo a 500 metri dal traguardo, Benjamin Thomas ha comunque dato filo da torcere al gruppo. E non è la prima volta, con l'ex campione nazionale a cronometro che ha sempre cercato la fuga vincente. 7° a Losanna, 7° a Megève, è uno che ci prova sempre e meriterebbe un buon risultato.
picture

Che beffa per Benjamin Thomas: ripreso a 500 metri dall'arrivo

picture

Benjamin Thomas e Gougeard fanno paura al gruppo: lo scatto sull'ultima côte

Mattia Cattaneo - voto 6

Uscito di classifica, ha cercato qualche fuga vincente. Non gli è capitata ancora l'occasione giusta, ma sui Pirenei potrebbe tentare il colpaccio. Sempre che non gli venga imposto di seguire Jakobsen per non farlo andare fuori tempo massimo (soprattutto ora con il ritiro di Morkov). In molte tappe, infatti, Mattia Cattaneo si è dovuto mettere a disposizione dello sprinter della Quick Step Alpha Vinyl. Tutto giusto, ovviamente, ma speriamo abbia una chance per colpire.
picture

"Andiamo!" Cattaneo chiede ai compagni di fuga di accelerare

Louis Meintjes - voto 6

Un altro corridore che fa avanti e indietro. Scivola al 15° posto della classifica, poi con una fuga si ritrova 7°. Bravo, comunque, il sudafricano a ritagliarsi una chance per fare una buona classifica e ha ancora nel mirino la maglia a pois. Nelle ultime tappe, però, Louis Meintjes ha sbagliato qualcosa perché avrebbe potuto già indossarla, ma non ha preso i punti necessari per scavalcare Geschke.
picture

Incredibile Meintjes! Arriva al traguardo a piedi, sfinito

Nairo Quintana - voto 6

Non male, anche se poteva andare meglio. Splendido nella prima vera tappa alpina, quando Nairo Quintana ha anche sfiorato la vittoria non fosse stata per la furia di Vingegaard. Il problema è che il colombiano ha perso sempre terreno nelle tappe successive, scivolando al 6° posto. Podio? Si può ancora fare, ma deve trovare continuità. Una cosa che non ha mai avuto in carriera.
picture

Quintana come ai vecchi tempi: solo Vingegaard fa meglio del colombiano

Romain Bardet - voto 6-

Tour dalle grandi emozioni per Romain Bardet. Positive e negative. Dopo la tappa di Galibier e Granon, si era aperta anche la porta di poterlo vincere questo Tour (era davanti anche a Pogacar in classifica generale...). Peccato, però, che nelle due giornate successive ha sempre perso ed è scivolato dal 2° al 4° posto della generale. Parliamoci chiaro, lottasse davvero per il podio sarebbe comunque un grande risultato, visto quanto fatto negli ultimi anni da Bardet. Ma deve stare attento a non scivolare ancora.
picture

Romain Bardet, l'equilibrista: si cambia le scarpe mentre pedala

Lennard Kämna - voto 5

Corridore di talento che figurava come favorito di giornata in tante tappe viste in questa settimana. Forse ha pagato la troppa pressione? Crediamo di sì, ma anche la gestione di alcune dinamiche di corsa. C'erano delle tappe costruite su misura per Lennard Kämna che, però, non è mai riuscito a concretizzare la sua azione.
picture

Menata di Soler che vuole rientrare sulla fuga, Kämna fa lo stopper

Fabio Jakobsen - voto 5

Che fatica ad ogni tappa! Non è un Tour per velocisti, questo lo avevamo capito... Ma che sofferenza per Fabio Jakobsen che ha flirtato col tempo massimo ad ogni tappa alpina. Morkov è stato bravo a salvarlo ogni giorno, fin quando anche il danese ha alzato bandiera bianca, finendo lui fuori tempo massimo. Non solo, l'ultimo giorno si poteva e si doveva fare di più, ma Jakobsen si è staccato sull'ultima salita... Ci sono ancora due occasioni in questo Tour per provare a fare il bis.

Damiano Caruso - voto 5

Il suo Tour de France non era cominciato benissimo, perdendo molto tempo in tappe che non dovevano essere ostiche per gli uomini di classifica. Anche nella seconda settimana, però, Damiano Caruso ha perso ulteriore terreno, facendo anche fatica ad inserirsi nelle fughe. Ricalca un po' l'andazzo che c'è in Bahrain Victorious. L'anno scorso furono la squadra migliore, quest'anno sono lontani dall'essere protagonisti.

Enric Mas - voto 5

Una settimana fa disse di non accontentarsi del podio. Tra il dire e il fare... Chiude la seconda settimana con un misero 10° posto nella generale. Misero per un corridore delle sue qualità, ma che sta diventando ormai un 'eterno incompiuto'. Che batosta che Enric Mas ha preso sulle Alpi.

Daniel Martínez - voto 5-

Doveva essere il vero capitano della Ineos Grenadiers. Altro che Geraint Thomas, Adam Yates o Pidcock. Almeno questo ci aveva fatto vedere il colombiano in primavera, col bellissimo successo al Giro dei Paesi Baschi. Daniel Martínez è, invece, la delusione - fino a questo momento - del Tour, con l'ex corridore dell'Education First sempre in sofferenza, su qualsiasi salita. Speriamo si riprenda per l'ultima settimana.

Rigoberto Uran - voto 4,5

Irriconoscibile Rigoberto Uran. Fuori classifica già dal finire della prima settimana, non è riuscito nemmeno a mettersi in mostra per combinare qualcosa là davanti. È giusto andato in fuga nella tappa di Mende, facendo sprecare però energie ad Alberto Bettiol che, ad un certo punto, si è messo in proprio. Ormai lontanissimi i tempi in cui Uran dava del filo da torcere a Froome per la maglia gialla (al Tour 2017).
picture

Tanto nervosismo in corsa: Uran a terra nel momento peggiore

Dove vedere il Tour de France in diretta tv e live streaming

Il Tour de France 2022 sarà trasmesso in DIRETTA integrale su Eurosport 1 (Canali 210 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Tour de France, dal km 0 e senza pubblicità, in streaming su Eurosport Player, Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.
picture

La UAE sfila davanti a tutti: è festa per il trionfo di Pogacar

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità