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Champions League, il pagellone della 2ª giornata: Juventus e Lautaro flop

Stefano Dolci

Aggiornato 29/10/2020 alle 15:28 GMT+1

La seconda due giorni di Champions League ha regalato tanti spunti, alcuni positivi altri meno: ecco i top e i flop della settimana, secondo il nostro punto di vista. Siete d’accordo?

Pagellone Champions League, Rashford e Lautaro

Credit Foto Eurosport

Voto 10 alla tripletta da subentrato di Rashford

Salito alla ribalta nelle ultime settimane per il lodevole impegno per garantire un pasto ai bambini delle famiglie inglesi in difficoltà economica, l’attaccante dello United sta brillando di luce propria anche per il suo rendimento in campo. Nel roboante successo dello United sul Lipsia di mercoledì sera, a Rashford – partito dal panchina ed entrato in campo solo al minuto 72 - sono bastati 18 minuti per realizzare una tripletta che ha spianato la strada al secondo successo stagionale in Champions League dei Red Devils. L’ultimo attaccante del Manchester United a realizzare tre gol da subentrato era stato Ole Gunnar Solskjaer, il suo allenatore che a fine partita lo ha elogiato per la grinta e l’atteggiamento aggressivo mostrato in campo. Rising star.

Voto 9 allo spettacolo di Atalanta-Ajax

Mentre in giro per l’Europa si parla di Superlega, una conferma ancora una volta arriva dall’Atalanta... Una che nella Superlega, ad esempio, non ci sarebbe mai nella vita potuta entrare. E invece la Champions League è così, più democratica: giochi bene sul campo, fai risultato, entri in Europa, te la giochi con le grandi. Già perché contro l’Ajax nella prima di sempre a Bergamo con la Champions si è vista una grande partita: calcio frizzante, interpreti talentuosi, un match a viso aperto e la sensazione che sarebbe potuto finire da qualsiasi parte. Altro che noia o grandi nomi: un manifesto alla meritocrazia.

Voto 8 alla rinascita di Moise Kean

Alzi la mano chi s’attendeva che dopo un mese di impegni il trascinatore del PSG fosse proprio Moise Kean? Arrivato nelle ultimissime ore di mercato in prestito dall’Everton per fare la quinta punta, il golden boy dell’Under 21 ha scalato in fretta le gerarchie sfruttando i problemi fisici di Icardi e guadagnandosi la fiducia di Tuchel a suon di gol. Dopo aver rotto il ghiaccio sabato scorso con una doppietta nel 4-0 contro il Digione, Kean ha concesso il bis a Istanbul trascinando il PSG al successo sul Basaksehir. Incornata su corner di Mbappé, girata da centravanti di razza a incenerire il portiere Gunok. Una bis di reti a suo modo storico poiché Kean ha tolto ad Alex Del Piero il record di giovane giocatore italiano ad aver trovato il gol nella sua prima presenza da titolare in Champions League (20 anni e 234 giorni). Pinturicchio dopo quei due gol all’esordio riuscì a sollevare la Coppa Campioni a fine stagione, chissà non ci riesca anche Kean che nel frattempo si è certamente ritrovato a Parigi.
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Moise Kean, 4 gol in due partite per l'attaccante azzurro del PSG

Credit Foto Getty Images

Voto 7 al coraggio della Lazio

Simone Inzaghi nelle ultime 48 ore si è trovato nella posizione dell’organizzatore della partitella di calcetto fra amici che fatica ad arruolare il decimo per presentarsi al campo. Senza 6 titolari (Strakosha, Luiz Felipe, Lazzari, Luis Alberto, Leiva, Lulic e Immobile) e 12 elementi della prima squadra fuori usostrappare un punto a Bruges e ritornare a Roma con un risultato positivo non era assolutamente scontato, invece la Lazio con una prova di orgoglio, carattere e grande coesione ha saputo spingersi oltre i limiti facendo di necessità virtù, soffrendo quando c’era da soffrire e sfiorando addirittura il successo con Milinkovic murato da Mignolet. Chapeau!

Voto 6 alla doppietta di Joao Felix

Un giocatore di cui avrà tremendamente bisogno il Cholo Simeone. Tra infortuni nella scorsa stagione e un inizio stagione non facilissimo è arrivata nel momento migliore la prima doppietta in Champions di Joao Felix, per ritirare su un Atletico Madrid che altrimenti sarebbe stato davvero nei guai, specie dopo il ko col Bayern. Non tutti i problemi sono risolti, ma ricominciare a mettere Joao Felix (autore di 5 gol e 1 assist nelle ultime sette partite di Champions dei Colchoneros) al centro del villaggio, pare la strada giusta.
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Doppietta e una clamorosa traversa colpita per Joao Felix in Atletico Madrid-Salisburgo

Credit Foto Eurosport

Voto 5 al momento no di Lautaro Martinez

E’ un’Inter che ancora non riesce a sfondare in Europa e certamente è poco aiutata da questa versione nervosa di Lautaro Martinez. La sensazione con l’argentino continua a essere quella di avere a che fare con un enorme talento, che troppo spesso però si innervosisce se la partita non gira come vorrebbe lui nella prima mezz’ora. E così l’Inter deve rimanere aggrappata al solo Lukaku. Che non sempre può levare le castagne dal fuoco, anche se con quella traversa su punizione ci è andato vicino.
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Voto 4 a Benzema che chiede di non passarla a Vinicius

Non è un momento positivo per il Real Madrid in Champions League; e nemmeno la vittoria nel Clasico è arrivata a calmare un po’ le acque. Contro il Borussia Moenchengladbach si è palesata una rimonta quasi insperata, ma la sensazione è che Zidane dovrà mettere un po’ le cose a posto anche dentro lo spogliatoio. Non è da ‘uomo squadra’ infatti, né tanto meno da ‘veterano’, l’uscita di Karim Benzema, pizzicato dalle telecamere chiedere a Mendy di non passarla a Vinicius perché, testuale, “te lo giuro su mia madre, gioca contro di noi”. Non è così che si costruisce qualcosa di buono, qualunque sia stato il problema. Sorprende sia un talento e un uomo d’esperienza come Benzema a non averlo ancora capito.

Voto 3 alla serata storta della Juve col Barça

40 palloni giocati nell’area bianconera (record per una squadra in questa edizione della Champions League), 0 tiri nello specchio (con l’asteristico dei 3 gol annullati a Morata per fuorigioco). Due dati che spiegano abbastanza bene la serata complicata che Bonucci e compagni hanno vissuto contro il Barcellona del marziano Leo Messi ma anche del 2002 Pedri (abbagliante per personalità e classe).
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Messi e Pedri, ecco come il Barça ha battuto la Juve

Una sconfitta per 2-0 che poteva essere ben più larga ma soprattutto una sconcertante assenza di mordente, convinzione e voglia di lottare per sradicare il pallone dai piedi dei giocatori blaugrana. Al netto delle assenze pesanti (out 4 titolarissimi come Chiellini, de Ligt, Alex Sandro e CR7) e di un Dybala lontano anni luce da una condizione ottimale è la pochezza del centrocampo a preoccupare. Bentancur e Rabiot sono stati inghiottiti dalla marea azulgrana e non sono più riusciti a riemergere. Urgono correttivi...
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Voto 2 alla difesa del Lipsia

1227 giorni. Bisogna tornare al 21 aprile 2018 per trovare una sconfitta così pesante del Lipsia. Reduce da un inizio scintillante di stagione, primato in Bundesliga con 4 vittorie e 1 pareggio 13 gol fatti e appena 3 reti subite, la compagine di Nagelsmann è stata letteralmente sbranata dai giovani attaccanti dei Red Devils. Una pesante battuta d’arresto, che complica il passaggio del turno in un girone in cui ci si può concedere davvero poche battute d’arresto se si vuole passare il turno.
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Il tabellone dell'Old Trafford che certifica la batosta per la squadra di Nagelsmann

Credit Foto Getty Images

Voto 1 alla papera di Safonov

Dura la vita del portiere. Ancor più se la UEFA nel 2019 ti inserisce fra i 50 giovani talenti più promettenti del panorama europeo. Il 21enne estremo difensore Matvej Safonov contro il Chelsea vive una serata da incubo, graziato dal palo sul rigore di Jorginho: il numero uno del Krasnodar si esibisce in una respinta con guanto “saponato” sul tiro centrale e debole di Hudson-Odoi che permette ai Blues di sbloccare il risultato. Da lì la discesa all’inferno è inesorabile perché ad infierire ci pensano anche Werner, Ziyech e Pulisic e alla fine i palloni da raccogliere sono quattro.

Voto 0 al pubblico in Ferencvaros-Dinamo Kiev

Nella serata in cui Macron ha annunciato il lockdown mensile in Francia per l’ascesa inesorabile dei positivi al Coronavirus e in cui la Germania ha chiuso l’accesso al pubblico in tutti gli eventi sportivi e varato un lockdown ‘light’ in tutto il paese: vedere migliaia di tifosi appiccicati e festanti sulle tribune della Groupama Arena risulta straniante e francamente inconcepibile. Sette giorni dopo le immagini dei 5000 tifosi del Rennes ammassati in curva, in barba al distanziamento sociale, un altro pessimo segnale. Per quanto ancora la UEFA potrà permettersi di far entrare pubblico negli impianti nei match di Champions League?
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I tifosi del Ferencvaros in tribuna nel match contro la Dinamo Kiev, Getty Images

Credit Foto Getty Images

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