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Da 0 a 10, il Pagellone della 36a giornata di Serie A: Immobile d'oro, disastro Zenga

Enrico Turcato

Aggiornato 27/07/2020 alle 11:09 GMT+2

Il bomber della Lazio insegue altri due titoli individuali e mette nel mirino Higuain. Bene Udinese e Inter, mentre Atalanta e Milan si fermano a vicenda. Male Genoa e Torino, disastro Zenga a Cagliari. Un minimo comune disagio: vengono assegnati troppi rigori.

Ciro Immobile eroe della 36a giornata di Serie A 2019-2020 sempre più vicino alla Scarpa d'Oro, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 10...a Ciro Immobile, che punta record e Scarpa d'oro

Un'altra tripletta. 34 reti. Meno solo di Nordahl 35 nel 1949/50 e di Higuain 36 nel 2015/16. Numeri da urlo. Ciro Immobile, aiutato sicuramente dai calci di rigore, allunga il suo vantaggio in classifica marcatori su Cristiano Ronaldo e si avvicina a due altri traguardi di enorme prestigio: Scarpa d'oro e titolo di capocannoniere per la terza volta nelle ultime sette stagioni. Contro il Verona (terza gara a segno di fila dopo Cagliari e Juve) ha confermato di essere definitamente uscito dal periodo difficile e di essere indispensabile per questa Lazio. Bomber vero.
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Voto 9...all'Udinese di Gotti e al suo bel finale

Dopo la vittoria sulla Juventus, lo scalpo di Cagliari. L'Udinese di Gotti festeggia la matematica salvezza e, grazie al secondo successo consecutivo, si porta addirittura in tredicesima posizione, a una sola lunghezza dalla Fiorentina. Stavolta la firma è di Okaka, ma è tutta la squadra friulana che sembra aver trovato proprio nel finale una sua quadratura. Nota di merito per due giocatori: Rodrigo De Paul, ormai pronto per una big, e Juan Musso, che oltre ad essere il portiere con più clean sheets del campionato, conferma di avere doti ben superiori alla media del ruolo. Tanti direttori sportivi se ne sono già accorti.

Voto 8...all'Inter e a Romelu Lukaku

L'Inter vince in modo netto e convincente a Genova, scavalca l'Atalanta e si piazza in seconda posizione, ritrovando anche la vena realizzativa di Romelu Lukaku, che porta a quota 23 i suoi centri alla prima stagione di Serie A. Non male per il belga e non male per Conte, che é ormai consapevole di aver costruito qualcosa di importanti e di avere le basi per provare a lottare per il titolo nel prossimo campionato. Ora Napoli e Atalanta, per avvicinarsi bene all'Europa League e dimostrare sul campo di meritare quantomeno il secondo posto.
Romelu Lukaku da record - Inter
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Voto 7...a Jordan Veretout, fulcro della Roma

Un giocatore sottovalutato. Aveva fatto molto bene a Firenze, ha convinto nella sua prima annata in giallorosso. Jordan Veretout é l'uomo chiave della Roma di Fonseca e contro i suoi ex compagni si è anche preso la copertina, trasformando due tiri dal dischetto con la freddezza che lo contraddistingue. A 27 anni ha raggiunto la maturità calcistica per diventare trascinatore.
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Voto 6...a Milan e Atalanta, con un pareggio che non accontenta nessuno

1-1, buono per allungare la serie positiva di entrambe, negativo a livello di classifica. La Roma scappa, l'Inter mette la freccia e il pareggio tra le due squadre piú in forma nell'estate del calcio italiano rischia di diventare equamente deleterio. Ci sono altre due giornate per ottenere i rispettivi obiettivi (quinta piazza il Milan, seconda la Dea), ma non sarà così semplice operare nuovi sorpassi.
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Voto 5...al Genoa, vicino a una salvezza ben poco meritata

Basta una vittoria tra Sassuolo e Verona per ottenere la salvezza matematica a prescindere dai risultati del Lecce. Il Genoa visto contro l'Inter, però, ha esternato per l'ennesima volta i suoi limiti, tecnici e fisici. Una squadra che manterrà (probabilmente) la categoria, pur avendo disputato un campionato decisamente negativo. Ci sará poco tempo, poi, per aggiustare e sistemare una rosa che non pare in grado di meritarsi la Serie A anche nella prossima stagione.

Voto 4...ai rigori

Ci ripetiamo. Troppi. Basta. É stato snaturato uno sport. Non solo per i falli di mano, anche per i minimi contatti su cui il VAR interviene in modo non uniforme. Urge un veloce cambiamento di rotta.
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Voto 3... a un Torino salvo, ma deludente

Con le dovute proporzioni, è un discorso simile a quello del Genoa. Il Torino di Longo ottiene la salvezza matematica, ma viene stoppato sul pari anche dal fanalino di coda SPAL. 1-1 al Mazza, frutto della prodezza di Verdi e della rete di D'Alessandro. I tifosi granata sono molto delusi da questo campionato e sperano di dimenticarlo in fretta.

Voto 2...al Lecce, che spreca una (nuova) grande chance

Lo psicodramma si completa nel recupero del match contro il Bologna. In contropiede arriva la rete di Barrow, che sentenzia l'ennesima sconfitta stagionale. Una gara che è un po' la metafora della stagione dei salentini, capaci di rimontare sul 2-2, ma di crollare ancora una volta in modo ingenuo sul più bello. Anche un punto avrebbe fatto comodo. Invece ora per salvarsi servono due vittorie su Udinese e Parma e due contemporanee debacle del Genoa. Durissima.
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Voto 1...alla sfortuna del Sassuolo

Nemmeno su Scherzi a parte. Quattro gol annullati per fuorigioco, tutti confermati dalla VAR. Quattro beffe di centimetri che lasciano rimpianti. Il Sassuolo esce sconfitto dal San Paolo, ma si era giocato bene le sue carte. Mani in alto nei confronti della sfortuna e pochi alibi. Nella malasorte almeno la consapevolezza di essere ancora all'ottavo posto.
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Voto 0...a Walter Zenga

Quinta sconfitta post lockdown. Due gol segnati nelle ultime sette partite giocate. Quattordicesima posizione. Numeri da brividi. Walter Zenga non é riuscito a scuotere il Cagliari e, perdendo Nainggolan, ha anche perso fiducia, morale, coraggio. Una squadra fragile e insicura. Un gruppo che fatica a seguire le idee di un tecnico non troppo apprezzato. Sorprenderebbe vedere Zenga sulla panchina sarda anche all'inizio della prossima Serie A.
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