38ª giornata: Milan (1-0 a Bergamo) e Juve (4-1 a Bologna) in Champions. Napoli bloccato dal Verona 5° in E.League
DaEurosport
Aggiornato 24/05/2021 alle 00:52 GMT+2
SERIE A - Emessi i verdetti: il Milan grazie a un gol di Kessié su rigore espugna la Gewiss Arena e arpiona il 2° posto e la qualificazione alla Champions League che mancava dal 2013-14. Si qualifica in Champions anche la Juventus che passeggia a Bologna (4-0) e ringrazia il Verona che blocca sull'1-1 il Napoli e lo obbliga all'Europa League. Roma in Conference League col 2-2 a La Spezia.
Dopo 10 mesi intensissimi la Serie A 2020-21 arriva al capolinea ed emette gli ultimi verdetti in questa 38ª giornata. Dopo gli anticipi Crotone-Fiorentina (0-0), Sampdoria-Parma (3-0) e Cagliari-Genoa (0-1) e il roboante 5-1 dell'Inter, campione d'Italia, contro l'Udinese: domenica sera sono andate in scena 6 partite determinanti per stabilire le ultime due qualificate in Champions League e la squadra che prenderà parte alla Conference League. Ecco nel dettaglio cosa è successo in quest'ultima domenica della massima serie.
Atalanta-Milan 0-2 (43', 94' Kessié rig)
Dopo 7 anni dall'ultima apparizione, il Milan torna in Champions League. La formazione di Pioli batte per 2-0 l'Atalanta grazie a due calci di rigore di Franck Kessie, uno per tempo, e chiude dunque il campionato al secondo posto della classifica. Gara con tanta tensione e poche palle gol: i rossoneri ne concedono appena un paio a Zapata e Muriel, blindando la porta di Donnarumma. Espulso al 92' de Roon.
Bologna-Juventus 1-4 (2' Chiesa, 29', 47' Morata, 45' Rabiot; 86' Orsolini)
La Juventus fa il suo regolando la pratica Bologna nel giro di un tempo. Pirlo sorprende tutti con l’esclusione di Cristiano Ronaldo per scelta tecnica, ma la Juve senza il portoghese davanti gira che è un piacere. Inserimenti, tocchi di prima. Il Bologna dietro ci mette del suo lasciando grandi spazi e così per i bianconeri è tutto facile: apre Chiesa e alla mezz’ora raddoppia Morata su ‘cioccolatino’ di Dybala; poi, prima dell’intervallo, Rabiot chiude un’azione tutta di prima. A inizio secondo tempo Morata aumenta il bottino con la complicità decisiva di Skorupski. Insomma, in campo tutto facile. Il resto è sguardo a smartphone e tablet in panchina.
Napoli-Verona 1-1 (60' Rrhamani, 69' Faraoni)
Il Napoli butta via la qualificazione in Champions League. Gli uomini di Gattuso vengono fermati dal Verona al Maradona: 1-1. Prestazione negativa degli azzurri, bloccati dalla tensione fin dai primi minuti: poco ritmo, tanti errori, nervosismo e mancanza di idee. Il vantaggio di Rrhamani dopo un’ora di gioco sembra spianare la strada, ma il pari di Faraoni spegne le speranze dei partenopei, incapaci di trovare le energie per tornare avanti: il Napoli aveva il destino nelle sue mani e ha gettato al vento la Champions.
Spezia-Roma 2-2 (6' Verde, 38' Pobega; 52' El Shaarawy, 86' Mkhitaryan)
Nell'ultima partita di Fonseca, la Roma pareggia 2-2 contro lo Spezia in un match alquanto complicato. Di positivo c'è solo il punto guadagnato per la squadra giallorossa, che le permette di qualificarsi per la prossima Conference League, la nuova competizione europea. I padroni di casa giocano un superlativo primo tempo, chiuso in vantaggio 2-0 grazie ai gol di Verde e Pobega. Nella ripresa la Roma cambia faccia e trova subito il gol che accorcia le distanze con El Shaawawy, mentre nel finale Mkhitaryan fissa il risultato sul 2-2. Ottima partita per la banda di Italiano che chiude a 39 punti. Roma settima a 62, a pari punti col Sassuolo ma davanti per differenza reti e quindi in Europa.
Sassuolo-Lazio 2-0 (10' Kyriakopoulos, 78' Berardi rig)
Il Sassuolo s'illude per quasi tutti i 90' del Mapei Stadium. A Reggio Emilia, segnano Kyriakopoulos al 10' (alla sua prima rete in Italia, con una staffilata mancina, ma poi espulso nella ripresa) e Berardi al 78' su rigore. Contemporaneamente, lo Spezia - inizialmente avanti 2-0 - si fa rimontare all'85' dalla Roma, che - a 62 punti come i neroverdoi - conserva il settimo posto e vola in Conference League per la miglior differenza reti.
Torino-Benevento 1-1 (29' Bremer, 72' Tello)
Congedi agrodolci per Nicola e Inzaghi, che si spartiscono il bottino in una gara finale contrassegnata da rimpianti e scorie di polemiche. Nel primo tempo la sblocca Bremer di testa, su leggerezza difensiva di Manfredini e Glik. Nella ripresa il nuovo entrato Tello svetta più alto di tutti e infila il pareggio. Fa discutere l’esclusione di Belotti dall’11 titolare. Segnale di mercato? Una gara che non chiarisce l’incerto futuro di Nicola e Inzaghi, sempre più lontani dalle rispettive panchine.
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