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Pagellone 9ª Serie A: Verona e Simeone show, Milan da record, derby d'Italia deludente, male Lazio e Cagliari

Enrico Turcato

Aggiornato 25/10/2021 alle 11:33 GMT+2

SERIE A - Nella nona giornata di campionato brilla il Verona di Tudor che travolge la Lazio. Il Milan non gioca bene a Bologna, ma vince ancora e aggancia il Napoli. Bene la Fiorentina, malissimo l'esordio di Colantuono. Roma-Napoli meglio di Inter-Juventus. Espulsi Gasperini, Spalletti, Mourinho e Inzaghi: nervi troppo tesi per i nostri allenatori.

Giovanni Simeone, Zlatan Ibrahimovic, Ciro Immobile, Pagellone Serie A 9ª giornata, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare un Pagellone della partite appena andate in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha mostrato qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto la 9a giornata di Serie A.

Classifiche e risultati

Voto 10...al Verona di Tudor e Simeone

Wow. Una squadra totalmente diversa rispetto a quella che aveva iniziato la stagione con Di Francesco. 11 punti in classifica, dimenticata la beffa di San Siro e terza vittoria di fila in casa, dopo gli exploit contro Roma (3-2) e Spezia (4-0). L'Hellas, trascinata dall'incredibile poker di Simeone, affonda la Lazio, segnando quattro reti splendide e tutte arrivate grazie a un'azione corale. Brilla il Cholito, ma spiccano le prestazioni di Caprari, Barak e Ilic, tutti rivitalizzati dall'ottimo lavoro di Tudor. Il Verona è vivo ed è tornato temibile per chiunque.
  • Quando l'allenatore fa la differenza: con Tudor l'Hellas segna a raffica e ha fatto 11 punti in 6 match!
Il confrontoTUDORDI FRANCESCO
Gare63
Punti110
Vittorie30
Pareggi20
Sconfitte13
Gol fatti/subiti18/113/7
Media punti1,830

Voto 9...al Milan, che si prende la vetta soffrendo a Bologna

Qua premiamo più l'importanza del risultato (bisogna risalire addirittura al 1954 per trovare un Milan capace di totalizzare 25 punti dopo 9 giornate), ottenuto in grande emergenza, che la prestazione. Il Milan di Pioli al Dall'Ara non ha entusiasmato, è stato parzialmente rimontato pur essendo in superiorità numerica grazie all'espulsione di Soumaoro, e ha dovuto attendere soltanto l'altro rosso estratto a Soriano per indirizzare la partita e prendersi i tre punti con le reti finali di Bennacer e Ibrahimovic. L'aggancio in vetta al Napoli è arrivato, il vantaggio sulle inseguitrici è ampio, ma il Diavolo ha abituato a ben altri tipi di esibizioni.

Voto 8...alla Fiorentina, che respira aria d'alta classifica

3-0 netto al Cagliari e tregua temporanea con Dusan Vlahovic, autore di una prodezza su punizione. La Fiorentina di Italiano sale a quota 15 punti, stessi di Juventus e Atalanta, a ridosso della zona Champions. Benissimo Saponara e Nico Gonzalez, organizzata e convincente una Viola ben messa in campo e con le idee chiare. Il calendario dice Lazio, Spezia, Juventus e Milan: un poker d'incontri che ci dirà molto sulle ambizioni della squadra toscana.

Voto 7...a Roma-Napoli, partita intensa e ben giocata

Intensa, animata, combattuta, con occasioni, pali e ripartenze fulminee. Un bel match quello che tra il Napoli capolista non più solitario e la Roma, che ha salvaguardato il suo record di 10 successi iniziali consecutivi. Gli azzurri si fermano a otto, ma possono ritenersi soddisfatti del punto conquistato contro un'avversaria ostica. Ora per la squadra di Spalletti ci sono Bologna e Salernitana: prede succulente per mantenere il distacco su chi insegue. Per Mou invece Cagliari e big match con il Milan, per dimostare di valere le prime posizioni della classifica.

Voto 6...a Inter-Juventus, gara non all'altezza delle aspettative

Una sufficienza stiracchiata. Non è stato un grande derby d'Italia. Tanti errori tecnici, poche occasioni da gol, ritmi non esagerati. Nel primo tempo nettamente meglio l'Inter, nella ripresa è cresciuta la Juventus. In generale un pareggio per 1-1 che non può soddisfare nessuna delle due, visto che il primo posto della classifica rimane distante e che nelle prestazioni complessive ci sono tante cose da analizzare e migliorare. Ci si aspettava qualcosa in più.

Voto 5...all'Atalanta, acciuffata nel finale da una buona Udinese

Una fatica esagerata a sfondare la resistenza friulana nel primo tempo. Poi la perla di Malinovskyi, infine la rete nel recupero di Beto, di poco successiva all'espulsione di Gasperini e puntuale per rovinare la domenica della Dea. L'Atalanta non ha convinto nel match contro l'Udinese, ha risentito dello sforzo di Manchester e non ha brillato nella gestione di un match alla portata. Sorpasso alla Roma fallito, per adesso i nerazzurri rimangono fuori dalle prime quattro posizioni.

Voto 4...a Ballardini: dove è finita la sua fase difensiva?

Una metamorfosi inaspettata. Altri tre gol subiti a Torino: fanno 21 in questo campionato, meno del solo Spezia. Il Genoa, penultimo in classifica, paga soprattutto le continue disattenzioni della sua difesa. Episodi in totale controtendenza rispetto a quello che ci racconta la storia del Ballardini allenatore, sempre molto attento alla fase difensiva. Il Grifone, invece, quest'anno è peggio di un colabrodo. E se non impara a coprirsi faticherà ad uscire dalle zone paludose.

Voto 3...alla Lazio di Sarri, che prende un'altra batosta

Nemmeno nelle montagne russe. Vince il derby, poi prende tre gol a Bologna. Batte l'Inter in rimonta e poi subisce un poker a Verona. La Lazio di Sarri non riesce a trovare continuità, fatica a reagire alle giornate storte e continua a prendere imbarcate che ne minano la serenità. I diverbi tra il tecnico e Luis Alberto, inoltre, appesantiscono una situazione già di per sè abbastanza tesa. La Lazio è ottava, a 14 punti e ha già subito 17 gol. Urgono soluzioni affrettate.
  • Il confronto fra la Lazio di Sarri e quella di Inzaghi 2020-21 dopo 9 giornate: numeri in linea
ConfrontoLAZIO 2021-22LAZIO 2020-21
Punti1414
Media punti1,551,55
Vittorie44
Pareggi22
Sconfitte33
Punti con le big6 (in 3 match)2 (in 3 match)
Gol fatti/subiti19/1714/16

Voto 2...ai nervi degli allenatori, che saltano troppo spesso

Espulsi nello stesso turno di campionato Mourinho, Spalletti, Gasperini e Inzaghi. Non esistono precedenti del genere. Un po' troppo, considerando che siamo alla nona giornata. Invece gli allenatori più carismatici e rispettati del nostro campionato faticano a contenere il nervosismo, si distinguono in proteste troppo plateali (calci alle bottigliette e lanci di pettorine annesse) e vengono allontana di frequente. Non va bene, sia per il messaggio di insofferenza che viene lanciato che per il rispetto che si dovrebbe professare verso la classe arbitrale.
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Luciano Spalletti espulso a fine partita da Davide Massa, Roma-Napoli. Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 1...al Cagliari penultimo in classifica

A Fiirenze non è nemmeno sceso in campo. Il Cagliari di Mazzarri perde (male) l'ennesima trasferta di campionato e spegne immediatamente i bagliori emersi dalla vittoria con la Sampdoria. Travolta e bersagliata dalla Fiorentina al Franchi, la squadra sarda si conferma incerta e poco coesa. Solo sei punti conquistati finora, con ben 20 gol subiti. Da una squadra con in rosa giocatori come Cragno, Godin, Caceres, Strootman, Marin, Joao Pedro, Keita e Nandez ci si aspetta ben altro.
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La preoccupazione di Walter Mazzarri: il tecnico livornese non ha dato ancora la svolta al suo Cagliari

Credit Foto Getty Images

Voto 0...all'esordio di Colantuono, quattro gol subiti in un tempo

Partiamo da un dato: mai la Salernitana aveva subito quattro gol in un primo tempo di Serie A, mai l'Empoli ne aveva segnati quattro in una prima frazione di gioco. All'Arechi sabato pomeriggio è stata una prima volta per entrambe. Disastroso l'esordio del nuovo tecnico Colantuono sulla panchina campana, nonostante una discreta ripresa. Il fanalino di coda Salernitana avrà uno scontro diretto con il Venezia prima di affrontare Napoli e Lazio. Serve subito una vittoria, per non arrivare a metà novembre in condizioni già disperate.
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