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Da 0 a 10, il Pagellone della 9a giornata: Milan e Napoli al top, pareggite Juve

Enrico Turcato

Pubblicato 01/12/2020 alle 08:17 GMT+1

SERIE A - Il Milan vince e allunga in vetta, crolla la Roma a Napoli. Bene l'Inter, che ritrova compattezza e solidità. Ancora bloccata la Juventus di Andrea Pirlo, che inizia a perdere troppi punti per strada. Genoa e Fiorentina deludono ancora: si sfideranno nel prossimo turno. Brilla Soriano, mentre Pavoletti torna al gol dopo un anno e mezzo.

Pagellone nona giornata - Serie A 2020-2021

Credit Foto Eurosport

Ogni lunedì analizziamo tutto quello che è successo nel weekend di Serie A e proviamo a stilare un Pagellone della giornata appena andata in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha tradito qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto la 9a giornata di campionato.

Voto 10…al Diavolo, che vince e allunga anche senza Ibra

23 punti nelle prime nove giornate di questo campionato, primato per i rossoneri a questo punto della stagione nell'era dei tre punti a vittoria. Eguagliata la striscia record di partite consecutive in gol in Serie A (29), con in più almeno due reti realizzate per 11 gare consecutive di campionato. I numeri non spiegano tutto, ma aiutano a comprendere il percorso avvincente ed entusiasmante del Milan di Stefano Pioli, che sta dominando il torneo senza colpo ferire. L’assenza di Ibrahimovic è passata inosservata anche contro la Fiorentina, il vantaggio su Inter (cinque punti), Napoli e Juventus (sei punti) è già importante. Una squadra determinata, convinta nei propri mezzi e in fiducia. Chi riuscirà a fermare la “macchina perfetta” rossonera?
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Voto 9…al Napoli e a Lorenzo Insigne

4-0 alla Roma, nel match-tributo a Diego Armando Maradona, giocando un calcio veloce e propositivo. Il Napoli di Gattuso si candida tra le più agguerrite concorrenti per il titolo 2020/21. Una formazione che ha una rosa profonda e diversi giocatori di assoluto spessore. Nota a margine per Lorenzo Insigne: capitano azzurro e fanatico del “Diez” che, proprio con una punizione (specialità di casa “Pibe”), sblocca il risultato e indirizza la partita a favore dei campani. Perfetto modo di celebrare una leggenda del calcio.
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Voto 8…all'Inter, che ritrova compattezza e fiducia

Una vittoria di squadra, al Mapei Stadium contro il Sassuolo imbattuto fino a sabato, facilitata anche dal doppio vantaggio ottenuto nel primo quarto d’ora di gioco grazie a due regali di Chiriches. Inter comunque solida, compatta, molto bassa e sempre pericolosa nelle ripartenze. Conte ha forse ritrovato quella unità d’intenti che era mancata troppe volte in questo avvio di stagione. Avanti e coraggio.
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Voto 7…a Roberto Soriano e a Leonardo Pavoletti

Otto al trequartista del Bologna, che ha messo a segno il quinto centro in questo campionato e ha regalato alla squadra di Mihajlovic la vittoria sul Crotone. Grazie anche ai tre assist forniti, ha partecipato al 57% dei gol complessivi degli emiliani finora. Traduzione? Per adesso il Bologna è Soriano e altri 10. Voto alto anche per Leonardo Pavoletti, che dopo un anno e mezzo ha ritrovato la rete in Serie A, con un colpo di tacco magnifico su cross di Zappa. Alto livello di soddisfazione personale dopo i tanti problemi fisici e le lunghe assenza, meno a livello di squadra, visto che il Cagliari è stato raggiunto su rigore nel recupero dallo Spezia.
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Voto 6…Torino e Sampdoria, che devono comunque fare di più

Un 2-2 che alla fine non accontenta nessuno. Il Torino di Giampaolo, almeno in questa occasione è riuscito a evitare l’ennesima rimonta subita e, grazie a Meité, ha ottenuto un pareggio alla fine meritato. La Samp, al contrario, non è stata in grado di gestire il vantaggio e di portare a casa un successo che sarebbe stato preziosissimo. Tra le due, comunque, meglio i blucerchiati, visto che la posizione di classifica dei granata rimane preoccupante.

Voto 5…a Lazio e Atalanta, che accusano le fatiche di Champions

La prima brillante contro lo Zenit, la seconda epica ad Anfield. Imprese che stancano mente e gambe e che poi si fanno sentire. La Champions ha tolto energie a Lazio e Atalanta, che in campionato sono crollate contro Udinese e Verona. Cali normali in questa stagione frenetica, in cui si gioca di continuo e non c’è spazio per tirare il fiato e rilassarsi. Capiterà anche ad altre.
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Voto 4…alla Juventus di Pirlo, che pareggia troppo e vince troppo poco

Più pareggi (cinque), che vittorie (quattro, di cui una a tavolino). Dopo il Crotone, il Benevento. La Juventus rallenta ancora, perde punti per strada, barcolla, incapace di sopperire al riposo di Cristiano Ronaldo. Preoccupano la crisi di Paulo Dybala, la mancanza di personalità di alcuni giovani, la costante incapacità di chiudere le partite. Problemi per Pirlo, già sotto bersaglio di critica e tifosi, e per i campioni d’Italia in generale, che ora distano già sei punti dalla vetta della classifica.
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Voto 3…ad Antonio Mirante, disastroso a Napoli

Non bisogna mai puntare il dito contro un singolo elemento, ma Antonio Mirante ha dirette responsabilità sul pesante ko della Roma. Colpe in tre gol su quattro, scarsa reattività, continue incertezze. Era stato preso per fare il secondo e grazie ad alcune grandi prestazioni è diventato titolare. Ora questa brutta prova, alla quale dovrà reagire subito. Esperienza per farlo ne ha.

Voto 2…al Crotone, squadra non adatta alla categoria

Senza tanti giri di parole. Due punti, sette sconfitte, sei gol fatti, 20 subiti. Numeri da fanalino di coda per una rosa costruita malino, che non pare assolutamente in grado di lottare per mantenere la categoria. O a gennaio arrivano grandi novità o sperare in un miracolo pare quasi eccessivo.

Voto 1…al Genoa: quest'anno rischia grosso

L’1-2 in casa contro il Parma è la sentenza su un avvio di campionato disastroso. Escluso il successo sul Crotone alla prima giornata, i liguri non hanno più vinto. Soltanto cinque punti, penultimo posto in graduatoria e una sfida con la Fiorentina, nel prossimo turno, che profuma già di spareggio salvezza. Il problema resta a prescindere: la squadra di Maran in questa stagione non pare avere una rosa all’altezza della categoria e i rischi di retrocessione sono molto elevati.

Voto 0…all'atteggiamento della Fiorentina

Non è tanto la sconfitta in sé contro la capolista e squadra più in forma del campionato, ma il modo in cui è arrivata. Cioè senza lottare, senza foga, senza grinta, senza dare l’impressione di essere una squadra. Prandelli, se vuole uscire da questo tunnel negativo, deve lavorare sulla testa di tanti giocatori, apparsi involuti e poco inclini al sacrificio. Il calendario dice Genoa, Atalanta, Sassuolo, Verona e Juventus. Occhio...
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