Le 20 domande alla Serie A 2020/2021

Dall'impatto di Andrea Pirlo alla grande chance di Conte e dell'Inter di porre fine al dominio della Juventus in campionato dopo 9 anni fino alle chance di Milan e Napoli di ritornare a qualificarsi per l'Europa che conta: tutto quello che c'è da sapere sulla Serie A che riparte.

Serie A 2020-2021

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1) Che impatto avrà Pirlo alla Juventus e sarà subito un allenatore vincente?

Enrico Turcato
Partiamo da un presupposto fondamentale e che troppi sottovalutano. Andrea Pirlo lavorerà con una rosa di primo livello, abituata a vincere e avrà a disposizione tanti giocatori con una mentalità ben inquadrata. Questa faciliterà il suo compito. Lui conosce il mondo Juventus (a differenza del suo predecessore) e sa che non può fallire, sa che Agnelli ha puntato su di lui per vincere. L’impatto non sarà facile, la prima avventura da allenatore vivrà per forza di cose dei momenti altalenanti, ma il materiale per fare bene da subito è presente e il suo spirito pare essere quello giusto. Avventura intrigante, che non avrà vie di mezzo. O sarà un successo o diventerà un incubo.
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Pirlo: "La mia Juventus giocherà così..."

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2) L'Inter di Conte, con Kolarov e un Hakimi in più nel motore, è favorita per lo scudetto?

Alessandro Dinoia
Non è la favorita perché la squadra che in Italia domina da nove anni parte sempre con la mentalità di chi è abituato a vincere e l'Inter la deve ancora acquisire, sia in società che in squadra. Il vero "acquisto" nerazzurro è Antonio Conte, la cui permanenza può dare slancio e continuità a quanto di buono visto nella passata stagione. Questo è un vantaggio rispetto ai bianconeri che hanno scelto Pirlo, un profilo tutto da scoprire nella nuova veste di allenatore.
In campo, però, ci vanno i giocatori e l'Inter ha ancora una grossa lacuna: puntellare le fasce era importante ed è stato fatto, ma lo è ancor di più trovare un leader per il centrocampo. L'Inter di Conte può competere per il titolo, con cervello e carisma in mezzo al campo potrebbe vincerlo.
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Come cambia l'Inter con l'acquisto di Kolarov

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3) L'Atalanta potrà lottare per lo Scudetto?

Simone Eterno
Se alcune cose si allineano per il verso giusto, sì. In primis, chiaramente, l’Atalanta avrebbe bisogno di un campionato senza una dominatrice. E se il ciclo della Juventus è messo in discussione da una nuova rivoluzione in panchina che porta un manager senza esperienza, la squadra forse cui guardare è l’Inter. Se l’Inter però non dovesse confermare il processo di crescita e attestarsi su un livello simile a quello di quest’anno, allora la Dea potrebbe anche sognare. Servono però altre premesse: Gasperini deve ritrovare Ilicic o qualcuno che renda come Ilicic ha fatto lo scorso anno. Potrebbe essere Malinovskyi o il nuovo arrivato Miranchuk, ma siamo chiaramente nel campo delle previsioni.
Avere trattenuto il Papu Gomez è un’altra discriminante importante alla fine della risposta affermativa alla domanda iniziale. Ciò che potrebbe essere interessante però, per una squadra dagli automatismi così rodati, è quanto si giocherà senza pubblico. Senza il fattore campo questa è davvero una squadra che potrebbe andare a fare risultato ovunque. Dunque, in sintesi: ci sono squadre più forti, ma se per qualche motivo concederanno, l’Atalanta, il cui scheletro è rimasto uguale, potrebbe inserirsi.
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Gian Piero Gasperini e Papu Gomez, anche in questa stagione proveranno a guidare l'Atalanta verso obiettivi ambiziosi

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4) Il Milan di Ibrahimovic e Pioli riuscirà a centrare quel 4° posto che manca dal 2013?

Simone Pace
Per la prima volta dopo tanti anni il Milan si presenta ai blocchi di partenza con le idee chiare e con un minimo di continuità, dettata dallo spumeggiante finale dello scorso campionato. I rossoneri danno finalmente l'idea di essere un gruppo compatto, che sa quello che vuole e che segue con cieca fiducia i suoi due condottieri, Ibrahimovic in campo e Pioli in panchina. Il fiore all'occhiello di un mercato mirato è stato Tonali, centrocampista di prospettiva per il quale il club ha deciso di investire con convinzione. Insomma, i presupposti per fare bene stavolta sembrano esserci tutti. Il Milan manca da troppo tempo dalla Champions League e la stagione che sta per iniziare sembra quella giusta per consentire ai rossoneri di rientrare nell'Europa che conta. Il quarto posto, soprattutto se Romagnoli e compagni confermeranno il ritmo indiavolato tenuto nel post lockdown, è un obiettivo alla portata.
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Come cambia il Milan dopo l'acquisto di Tonali

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5) La Lazio e Immobile ripeteranno l'exploit della stagione 2019/2020?

Luca Stamerra
Quest'anno sarà molto più dura a causa del doppio impegno campionato-Champions. Il mercato ancora non è finito, ma la Lazio non sembra aver completato appieno l'organico per viaggiare “tranquilla” in entrambe le competizioni. La Champions League è davvero dura da affrontare, soprattutto per chi non si affaccia alla massima competizione europea da 13 anni. L'obiettivo per la squadra di Simone Inzaghi sarà quello di riconfermarsi tra le prime quattro, quindi, anziché puntare allo Scudetto. Immobile, invece, continuerà a segnare. L'exploit della stagione 2019-2020 non è stato un unicum: già nelle passate stagioni l'attaccante della Nazionale aveva segnato tanto e vinto classifiche marcatori. Forse non rivincerà la Scarpa d'Oro, ma continuerà ad essere uno dei bomber più prolifici della Serie A.
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Ciro Immobile eguaglia Gonzalo Higuain, Eurosport

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6) La Roma di Friedkin a che piazzamento può aspirare senza Zaniolo?

Marco Castro
L’infortunio di Zaniolo è un colpo tremendo per l’intero calcio italiano, ma è ovvio che a farne le spese sulla propria pelle saranno i giallorossi. La Roma perde un leader tecnico clamoroso, così insostituibile da rifocalizzare in parte gli obiettivi stagionali. Ma le incognite non finiscono qui. Edin Dzeko è in partenza verso Torino e un giocatore come lui non si trova dall’oggi al domani. Dovrebbe arrivare Milik, attaccante in grado di dialogare al meglio con le numerose mezzepunte giallorosse. Riuscirà a non far rimpiangere un giocatore da 106 presenze e 50 assist in 222 presenze con la Roma? Dal mercato sono arrivati solo Pedro e Kumbulla, mentre hanno salutato Zappacosta, Kalinic, Kolarov e una pedina fondamentale nel 2019/20 come Chris Smalling. Lo scenario più probabile è vedere la Roma in zona Europa League quando il prossimo maggio sventolerà la bandiera scacchi del campionato. Difficile fare di più e occhio a fare peggio: c’è traffico di squadre ambiziose a quel piano della Serie A e chiudere addirittura settimi o ottavi, e quindi fuori dalle Coppe, non è un’ipotesi così remota.

7) Dopo la Coppa Italia vinta, il Napoli tornerà a contendere a Juve e Inter lo scudetto?

Paolo Pegoraro
Difficilmente la banda Gattuso si potrà sedere al tavolo con Inter e Juventus per avere voce in capitolo sullo scudetto, ma sulla Champions (intesa come piazzamento) il Napoli può essere davvero competitivo e giocarsela con il Milan, le romane e l’Atalanta. Allo scacchiere tutto sommato collaudato dell’anno scorso i partenopei hanno addizionato un diamante grezzo là davanti, potenzialmente esplosivo: un certo Victor Osimhen.
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Come cambia il Napoli con l'acquisto di Osimhen

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8) Dopo i 31 gol della stagione passata Cristiano Ronaldo riuscirà a diventare capocannoniere?

Enrico Turcato
Dipende da quanto giocherà e da quanto vorrà gestirsi in primavera per dare il meglio in Champions e non arrivare all’Europeo troppo stanco. CR7 non avrà cali di rendimento e se chiamato in causa farà sempre la differenza. Quanti gol? Impossibile prevederlo ora. Gli avversari per il titolo di capocannoniere, da Immobile a Lukaku, certo non mancano. Certo è che il e vincere qualsiasi tipo di trofeo, di squadra e individuale. E non essere stato “il migliore” per due anni di fila in Italia, potrebbe averlo motivato a dovere.
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Juventus, Cristiano Ronaldo: 39 trofei in 35 anni, i titoli del fenomeno

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9) Giampaolo al Torino e Di Francesco al Cagliari sapranno rilanciare le loro carriere?

Simone Pace
Marco Giampaolo ed Eusebio Di Francesco sono reduci entrambi da un'annata da incubo. Il tecnico abruzzese ha visto naufragare prestissimo la sua esperienza al Milan e ora ha la possibilità di ripartire dal Torino. Il popolo granata ama in modo viscerale la propria squadra, ma allo stesso tempo è molto esigente. Non sarà semplice per Giampaolo, uomo schivo e non particolarmente mediatico, fare breccia nel cuore dei tifosi. Sarà fondamentale il primo mese di campionato: il calendario non è impossibile e in quel frangente Giampaolo dovrà guadagnare la fiducia del Toro a suon di punti.
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Marco Giampaolo dopo l'annata disgraziata al Milan prova a rilanciarsi sulla panchina del Torino

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Discorso analogo per Di Francesco, ma con una differenza sostanziale: il Cagliari è certamente un club ambizioso, che tuttavia consente agli allenatori di lavorare relativamente in tranquillità. Se dovessimo scommettere su uno dei due, insomma, punteremmo su DiFra, che ha tra le mani una squadra ben adattabile al suo 4-3-3 offensivo. Anche se con un Nainggolan in meno nel motore.

10) La Fiorentina è più forte o più debole dell'anno scorso?

Matteo Zorzoli
Bonaventura, Amrabat, Borja Valero: questi i volti nuovi della Fiorentina. La linea della società viola da qui al 5 ottobre è quella di muoversi solo per occasioni. Lo ha ribadito anche il presidente Rocco Commisso, intercettato dai media a Firenze nei giorni scorsi: "Abbiamo una squadra già fatta. Poi, vediamo se c'è l'opportunità di fare ancora qualcosa. Abbiamo cambiato l'80% della rosa negli ultimi due anni”. Il magnate italo-americano è di nuovo in Toscana, dove mancava da febbraio, prima del lockdown. La sua vicinanza alla squadra e Federico Chiesa, ormai convinto a rimanere, saranno i valori aggiunti della stagione gigliata. Oltre agli innesti di qualità e di esperienza, la sensazione è che la Fiorentina possa fare il salto proprio con l’intesa generazionale tra Franck Ribery e il talento azzurro: l’abbiamo visto in quell’abbraccio in tribuna dopo la tripletta di Federico contro il Bologna a luglio. Un patto tra campioni. Solo così il decimo posto a 49 punti della scorsa annata può essere superato.
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Giacomo Bonaventura, insieme ad Amrabat il rinforzo più importante della Fiorentina 2020/2021

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11) Pippo Inzaghi a Benevento dimostrerà di essere un allenatore da Serie A?

Stefano Fonsato
Per Filippo Inzaghi la situazione è ideale. A differenza delle precedenti esperienze alla guida di Milan e Bologna, le pretese in Serie A del neopromosso Benevento sono relative. Non solo, Superpippo ha la possibilità di veleggiare in posizioni di centro classifica grazie a una campagna acquisti che non ha badato a spese con gli arrivi di Glik dal Monaco, Ionita dal Cagliari, il difensore Foulon dal Beveren, Lapadula dal Genoa (reduce da una prolifica stagione in A col Lecce) e Caprari dalla Sampdoria. La Strega, a differenza del primo impatto (traumatico) di tre anni fa al massimo campionato italiano, questa volta può davvero stupire.

12) Chi sarà l'MVP della stagione?

Paolo Pegoraro
Non vedo segnali di flessione, non scovo indizi che possano suggerire la fine dell’interregno Cristiano Ronaldo: l’alieno è rimasto nel nostro campionato e pertanto è lui l’MVP in carica e regnante. Condizione fisica, fame, classe non gli fanno certo (ancora) difetto: no, l’era di CR7 non finirà quest’anno e la Juventus di Pirlo ne trarrà senza ombra di dubbio vantaggio.
MVP
Serie A 2018-2019Cristiano RONALDO (Juventus)
Serie A 2019-2020Paulo DYBALA (Juventus)

13) Quale sarà il primo allenatore esonerato?

Stefano Dolci
Se è sempre complicato prevedere il futuro e lanciare un nome certo, la storia degli ultimi campionati ci insegna che il primo esonero si è materializzato fra la 3a e l'8a giornata. Lo scorso anno ad aprire le danze fu una big come il Milan, che cacciò Giampaolo dopo 6 giornate per sostiturlo con Pioli. Quest'anno una squadra d'alto cabotaggio che potrebbe cambiare guida tecnica alla svelta è la Roma con Paulo Fonseca. Scelto dal vecchio patron Jim Pallotta (che ha ceduto la mano a Dan Friedkin), il portoghese ha avuto un percorso ondivago nel suo primo anno nella Capitale sconfessando il 4-2-3-1 per un più prudente 3-4-2-1. Senza Zaniolo, molto probabilmente pure senza Edin Dzeko, con diverse facce nuove, alcuni equivoci da risolvere e un calendario tutt'altro che agevole (Juventus e Milan nelle prime 5 giornate più due trasferte non semplici a Verona e Udine), il tecnico ex Shakhtar potrebbe essere il primo tecnico a saltare. Altri poteziali candidati che ci sentiamo di menzionare sono Iachini a Firenze, con una dirigenza come quella Viola che punta ad alzare l'asticella e tornare a ridosso dell'Europa, e Maran al Genoa, alle prese con il sempre vulcanico Preziosi (19 esoneri in 18 anni alla guida del Genoa).
Esoneri totaliPrimo esonerato
Serie A 2011-201214GASPERINI (Inter, 3^ giornata)
Serie A 2012-201313SANNINO (Palermo, 4^ giornata)
Serie A 2013-201415LIVERANI (Genoa, 6^ giornata)
Serie A 2014-20157CORINI (Chievo, 7^ giornata)
Serie A 2015-201616CASTORI (Carpi, 6^ giornata)
Serie A 2016-20179IACHINI (Udinese, 7^ giornata)
Serie A 2017-201810RASTELLI (Cagliari, 8^ giornata)
Serie A 2018-201912BALLARDINI (Genoa, 8^ giornata)
Serie A 2019-202013GIAMPAOLO (Milan), DI FRANCESCO (Samp) [6^ giornata]

14) Quale giovane italiano esploderà e si ritaglierà un posto per Euro2021?

Francesco Balducci
Gaetano Castrovilli. Probabilmente avrebbe strappato la convocazione al fotofinish, oppure sarebbe stato tra i primi esclusi da Mancini prima che il Covid mandasse all’aria l’edizione 2020 della manifestazione continentale. Col futuro di Chiesa ancora incerto, le fondamenta della nuova Fiorentina di Iachini nascono da lui fresco di maglia numero 10 sulle spalle, vestita in passato da campioni del calibro di Antognoni, Baggio e Rui Costa. Come tutti i giovani di talento – è un classe ’97 – ha ancora tanto da poter migliorare ma se in questa stagione imparasse a togliere il superfluo dal suo gioco, concentrandosi nel concretizzare le sue giocate, potrebbe scalare le gerarchie del ct della Nazionale considerando le condizioni altalenanti di Zaniolo.

15) Spezia e Crotone sono vittime designate per tornare subito in B o hanno armi per raggiungere la salvezza?

Stefano Fonsato
A mio avviso hanno tutte le carte in regole per provare a salvarsi, sebbene all'ultima giornata o comunque lottando fino all'ultimo. Lo Spezia farà ancora molto sul mercato, da qui al prossimo 5 ottobre, grazie alle grandi disponibilità di patron Volpi. Particolarmente interessante l'acquisto del portiere olandese ex PSV Eindhoven Zoet. Un "Benevento in miniatura", invece, può esserlo anche il Crotone, che ha accolto elementi di assoluto livello, come il difensore argentino Lisandro Magallan, giunto in riva allo Jonio dall'Ajax dopo l'ultima esperienza in prestito al Leganés, e del centrocampista brasiliano Eduardo Henrique dallo Sporting Lisbona. E, ancora, i vari Vulic, CIgarini, RIspoli, Rivière e Dragus.
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Vincenzo Italiano, allenatore dello Spezia, sarà con Andrea Pirlo uno dei due tecnici al debutto in Serie A

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16) La nuova stagione inizia quasi ovunque senza pubblico negli stadi: inciderà sull'esito del campionato?

Marco Castro
L’assenza iniziale dei tifosi allo stadio (anche se c'è da registrare una prima apertura in Emilia Romagna) sarà un aspetto triste, ma non inciderà sui rapporti di forza che decideranno questa Serie A. La spinta del pubblico è un aspetto importante, soprattutto per squadre che fanno il pienone come l’Inter (che nel 2019/20, finché si è potuto, ha tenuto una splendida media di 65.000 sostenitori a San Siro). Ma, con o senza pubblico, vincerà la squadra più forte. Per quanto riguarda il ritorno della gente su tutti gli spalti di Serie A (e non solo su alcuni) è difficile fare previsioni. Un'autentica certezza ancora non c'è: solo tra un paio di settimane, quando si vedrà la direzione della curva dei contagi dopo la riapertura delle scuole, se ne saprà probabilmente di più. Se la situazione dovesse essere incoraggiante, ci sarebbe un riaffollamento graduale ovviamente, mentre rivedere il pienone agli stadi in questa stagione rimane piuttosto utopico.
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Mihajlovic: "Giocare senza pubblico fa schifo. Spero che a settembre riaprano gli stadi"

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17) Genoa o Sampdoria, chi farà più punti alla fine della stagione?

Matteo Zorzoli
Chissà che l’arrivo dello Spezia in Serie A e i due nuovi derby in calendario possano spronare le genovesi, entrambi reduci da una stagione molto deludente, in cui il Grifone ha ottenuto la matematica salvezza addirittura all’ultima giornata ai danni del Lecce. Sulla carta la squadra allenata da Claudio Ranieri, subentrato a Di Francesco lo scorso ottobre, sembra avere ancora qualche chance in più rispetto ai cugini, anche se i tanti esuberi ancora da piazzare e i pochi innesti costringeranno i blucerchiati a presentarsi al primo appuntamento con la stagione 2020/21, allo Stadium, con l’undici invariato e con il (solito) tandem Bonazzoli-Quagliarella. Per i rossoblù, invece, la sessione di mercato è stata segnata dai ritorni: il primo è quello di Mattia Perin che, dopo la scappatella alla Juventus, difenderà nuovamente i pali del Vecchio Grifone. Il secondo è quello di Mattia Destro. Infine Edoardo Goldaniga che, dopo l’ottimo finale di stagione in prestito dal Sassuolo, sarà ancora a disposizione di Rolando Maran. E poi ci sarà Milan Badelj, l’uomo di esperienza che mancava al centrocampo genoano. La sfida alla luce della Lanterna si profila molto interessante.
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Massimo Ferrero, patron della Sampdoria, ha confermato Claudio Ranieri sulla panchina dei blucerchiati

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18) Quale sarà la squadra rivelazione del campionato?

Samuele Ragusa
Lasciando per un attimo da parte le sette europee, tra cui il Milan potrebbe davvero dare vita al campionato della svolta dopo anni di più ombre che luci, i nostri occhi sono puntati sulla Fiorentina di . Per quanto il tecnico toscano abbia commesso diversi passi falsi nella seconda parte dello scorso campionato, il mercato ed il recupero dei diversi lungodegenti potrebbero aver dato alla squadra Viola le armi in più per tornare a stupire in Serie A. Il presidente Commisso, fin qui, ha mantenuto le promesse blindando Federico Chiesa, portandolo, insieme a Kouame e Ribery, a dare vita ad uno dei reparti offensivi più temibili e imprevedibili dell’intero campionato. Bonaventura e Amrabat a centrocampo appaiono come il mix perfetto di esperienza e sostanza, dietro di loro lo zoccolo duro garantito da Pezzella e Milenkovic dovrà finalmente dimostrarsi all'altezza di un posto in Europa.

19) La regola delle 5 sostituzioni acuirà il gap fra le big e le altre?

Francesco Sessa
Il rischio è alto. La scelta di proseguire con questa novità, introdotta dopo il lockdown, è sensata e di buon senso: le squadre vengono dal tour de force estivo e dopo una pausa tutto sommato breve ripartono per una stagione intensa, con anche gli Europei in vista. È chiaro però che ampliare la possibilità di utilizzare i giocatori dalla panchina sarà una risorsa preziosa soprattutto per le squadre che possono contare su una rosa ampia. Quindi le big, senza girarci troppo intorno. E’ anche vero che le squadre che hanno più soluzioni dalla panchina sono anche quelle che giocano in Europa e che spesso arrivano in fondo in Coppa Italia. Che macinano quindi più chilometri, in campo ma anche negli spostamenti. Questo provvedimento è sicuramente manna dal cielo, soprattutto nelle partite prima di impegni importanti (le classiche sfide da turnover) e nei match chiusi contro le medio-piccole.

20) Bologna, Sassuolo, Parma: lotteranno per la salvezza o possono aspirare a un piazzamento UEFA?

Samuele Ragusa
Il trio emiliano ha già da diverse stagioni confermato di poter ambire a qualcosa di più di una semplice salvezza tranquilla, è sempre mancato l'ultimo passaggio, che in questo caso corrisponde alla voglia di crederci fino in fondo. Il Sassuolo, tra le tre, è sicuramente la più attrezzata per fare bene, forte di una guida tecnica, quella di De Zerbi, ormai considerata tra le tatticamente migliori del nostro campionato, il Bologna ha dalla sua il carisma di Sinisa Mihajlovic ed una rosa comunque capace di offrire diverse opzioni in termini di freschezza e fantasia. Chi rischia di faticare davvero tanto è il Parma, la cui scelta di salutare D'Aversa e il DS Faggiano potrebbe costare davvero caro: mancheranno – tanto – il talento e l'estro di Kulusevski, Liverani dovrà trovare quanto prima la quadratura del cerchio. Il rischio è quello di rimanere irrimediabilmente immischiati nella lotta per non retrocedere…
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Serie A 2020/2021: le maglie della prossima stagione

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